Recensione “Daniel Dante e la Compagnia del Lumen Magico”

Buongiorno cari lettori, oggi torno a parlarvi di un libro fantasy con dei tratti storici e caratterizzato da viaggi temporali di un autore emergente Silvio Coppola e il suo romanzo dal nome “Daniel Dante e la Compagnia del Lumen Magico”.

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Homo Vincet Draconem cit.

Copertina: Rimasta davvero entusiasta nel vedere che nella copertina c’è il paesaggio di Venezia è il personaggio principale che emana un’aura di forza
Titolo: DANIEL DANTE E LA COMPAGNIA DEL LUMEN MAGICO
Autore: Silvio Coppola
Data di rilascio: 2020
Genere: Fantasy
Trama: Daniel Dante è un ragazzino di 11 anni, rampollo di una stirpe di librai veneziani. Ha tre amici inseparabili, con cui, per gioco, ha fondato la Compagnia del Lumen Magico. Lui non sa di avere poteri eccezionali, ma lo scoprirà con l’arrivo dal passato dell’affascinante Veronica Franco, poetessa e cortigiana del ’500 che gli svelerà di essere il Prescelto. Daniel avrà, infatti, il compito di guidare l’umanità a livelli superiori di conoscenza e di ritrovare il “De Occulta Mathematica”, il testo di un matematico del ’300 misterioso e apparentemente introvabile che, una volta recuperato, lo aiuterà nella sua missione. Il giovane Prescelto non sarà solo in questa avventura ma, oltre ai suoi amici e familiari, arriveranno in suo aiuto dal passato altri Guardiani del Tempo, tra cui, Casanova e Vivaldi.

Valutazione: E’ un romanzo fantasy che mi ha davvero entusiasmata sia per la grande cura che c’è all’interno del romanzo, partendo dalle citazioni in latino, sia da alcune frasi in francese che vengono espresse dall’aiutante del protagonista che ha origini francesi ma anche per la cura e la dedizione dei particolari e dei dettagli. Non è semplice riuscire a realizzare un fantasy caratterizzato da viaggi nel tempo riuscendo a soddisfare tutti requisiti e tutte le domande che un lettore si pone durante una lettura. Il nostro autore, Silvio, è riuscito a realizzare un romanzo che sia completo sotto tutti gli aspetti. Non ho trovato errori grammaticali, non ho trovati momenti all’interno del romanzo che potessero annoiare il lettore e inoltre c’è un grande sviluppo della trama dall’inizio fino alla fine. Il lettore si sente trasportato in questo magico mondo di Guardiani del Tempio, di un’antica Venezia che noi oggi non conosciamo se non tramite la storia. Ciascun personaggio che viene citato ed enunciato all’interno della storia viene analizzato nel dettaglio, si riesce a comprendere come i vari personaggi abbiano delle caratteristiche ben definite e dei caratteri che sono propri.

Ci sono tantissime citazioni in latino come per esempio: Cibi condimetum esse famem di Cicerone.

Ci sono molti riferimenti a personaggi storici come per esempio a Charles Dickens, a Dante Alighieri, Domenico Venier e Vivaldi.

La grande cura e fantasia anche nella realizzazione di testi che il personaggio Daniel Dante con suo padre e suo nonno e nonché anche con i suoi amici, dovranno analizzare per riuscire a scoprire qual è la chiave per risolvere enigma e proteggere il mondo.

Tutto nasce dal problema che sorge il 1 settembre del 1501 e di Paciolo che sta andando a consegnare il suo manoscritto dal titolo De occulta mathematica.

Pensieri personali del libro: È un romanzo che mi ha permesso di avventurarmi in una Venezia diversa da quella che conosco attualmente, mi ha permesso di conoscere la forza e la determinazione che sono tratti fondamentali del carattere del nostro protagonista ovvero Daniel Dante che è solamente un bambino di 11 anni che è stato investito da una grande responsabilità: essere il Prescelto e avere cura del mondo.

Tutto nasce dalla presenza di Veronica Franco, poetesse cortigiana del XVI secolo, che si presenta nella Libreria Antiquaria Dickens fondata nel 1870 dal quadrisavolo Daniele, passata di padre in figlio per cinque generazioni fino a Damiano, il papà di Daniel.

La grande cura di Silvio sia nel riuscire a raccontare due storie contemporaneamente che si intrecciano dal passato al presente, ma anche saper analizzare e permettere ai nostri protagonisti di trovare una soluzione mediante una induzione logica, ma anche riuscire a padroneggiare la storia e la cultura di molti personaggi illustri.

Mi sono davvero affezionata ai protagonisti come a Veronica a Franco, ad Alizée Bonnet una compagna di classe di Daniel, ma anche alle vicende così passionali e travolgenti che il lettore, man mano che proseguirà la lettura, andrà a scoprire.

La missione del Prescelto è quella di trovare il De occulta Mathematica e di guidare l’umanità, ma ha solo 11 anni e si scoprirà con le difficoltà e gli ostacoli che Daniel Dante è un bambino forte, coraggioso, intelligente e pronto per questa missione ed è pronto anche per sconfiggere i suoi nemici che cercheranno di ostacolarlo.

Sistema di valutazione: ★★★★★

Sono sicura che Silvio ha avuto una grande cura nel realizzare questo scritto, ma si riesce ben a comprenderlo anche dall’analisi e dallo studio di varie discipline: dai detti francesi, alle frasi di illustri poeti latini, alla conoscenza dell’ambientazione di una Venezia di molti anni fa, all’analisi e allo studio dei personaggi e delle loro caratteristiche ma anche alla creazione di un mondo che potesse abbinarsi anche alla presenza dei suoi abitanti (personaggi) e dalle battaglie per proteggere l’umanità. Si fanno riferimenti anche a vari testi come La Gerusalemme liberata, e tanti altri ancora. Sono davvero contenta di aver avuto questa possibilità e di leggere un fantasy, che a parer mio, vale molto.

Recensione “Ickabog”

Buon pomeriggio lettori, oggi vi porto nel mondo di Ickabog della J.K. Rowling in collaborazione con la Casa Editrice Salani Editore.

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Siamo tornati in una nuova avventura narrata dalla cara zia Rowling. Non è il mondo di Harry Potter, quindi dovete essere pronti a viaggiare per la grande valle e tra le grinfie della gente, e chissà, magari riusciremo ad incontrare l’Ickabog.

Copertina. Bella e particolare
Titolo: Ickabog
Autore: J.K.Rowling
Data di rilascio: 2020
Genere: Fantasy per bambini
Trama: C’era una volta un regno chiamato Cornucopia. Una minuscola nazione ricca e prospera, famosa per i suoi formaggi, gli ottimi vini, i dolci deliziosi e le salsicce succulente. Sul trono siede un sovrano benevolo, Re Teo il Temerario, le cui giornate trascorrono pigre, tra banchetti sontuosi e battute di caccia, con la fida compagnia dei suoi lord, Scaracchino e Flappone. Tutto è perfetto… O quasi. Secondo la leggenda, infatti, un terribile mostro è in agguato nelle Paludi del Nord. Ogni persona di buonsenso sa che l’Ickabog è solo una leggenda inventata per spaventare i bambini. Ma le leggende sono strane e a volte prendono una vita propria… Quando questo accade, toccherà a due giovani amici, Robi e Margherita, affrontare un’incredibile avventura e svelare una volta per tutte dove si nasconde il vero mostro. Solo così speranza e felicità potranno tornare a Cornucopia.

Rowling, Ickabog
Rowling, Ickabog

Valutazione: Una fiaba per bambini che ci immerge nella cittadina di Cornucopia che a causa della presenza dell’Ickabog viene travolta dalla paura e dal terrore. All’interno del libro troveremo dei disegni coerenti con il capitolo che terminiamo di legge. Sono disegni fatti da bambini e con cura e divertimento, si riesce ad arricchire il mondo di Ickabog. Mi ricorda tanto Il Piccolo Principe di Antoine de Saint-Exupéry.

E’ un mondo diverso da quello che siamo abituati a conoscere della Rowling, non è Harry Potter, non troveremo della magia nascosta ma troveremo la cattiveria, l’inganno, il dolore e la dolcezza tra queste pagine. L’arroganza dell’uomo, l’inganno che porta alla morte e soprattutto all’illusione.

Un mix di sentimenti invaderanno il lettore che si sentirà smarrito fra quelle frasi cariche di fantasia ma anche di realtà.


Pensieri personali del libro: Probabilmente i messaggi secondari che vengono ad incontrarsi all’interno della fiaba non potranno essere colti a vista d’occhio da un bambino e questa forse è la pecca più grande. In realtà per essere una fiaba per ragazzi è abbastanza cruda, a volte mi è venuto il dubbio che non fosse un thriller sotto mentite spoglie di un fantasy.

Tutta la fiaba si basa su una cosa principale: la menzogna. Il mondo di Cornucopia si fa innondare dalla cattiveria e dal terrore per l’Ickabog, una bestia alta quanto due cavalli dagli occhi enormi. Ma l’Ickabog non l’ha mai visto nessuno, se non per i nobili di corte eppure ha ucciso tante persone. La gente nei dintorni inizia a credere alla presenza di questo mostro perché ignari della realtà e non conoscono nient’altro al di fuori del Regno.

Com’è semplice ingannare chi ignora ciò che esiste dall’altra parte del muro?

E’ la classica dimostrazione che una realtà può essere distorta a proprio piacimento e che, nonostante i mille intrighi, la verità salirà sempre a galla.

Vengono messi in mostra molti lati dell’essere umano: dall’egocentrismo e mancanza di buon senso del Re, all’astuzia dei suoi compari, all’intelligenza di Margherita e Robin, alla tenacia dei Cavalieri Ribelli.

Nessuno avrebbe mai più detto che lui era egoista, vanitoso e crudele! Per il bene di un ingenuo, vecchio pastore puzzolente e del suo inutile bastardino lui, Re Teo il Temerario, avrebbe dato la caccia all’Ickabog! Certo, il mostro non esisteva, però era comunque molto bello ed eroico da parte sua andare fino all’altro capo del paese, di persona, solo per dimostrarlo!

Re Teo e il capitolo 10.

Sistema di valutazione: ★★★★ ☆ | 

Ringrazio ancora per la copia in omaggio.

Recensione “Il cerchio di pietre”

Buon pomeriggio cari lettori, oggi sono tornata con un nuovo romanzo di un autore emergente che ha pubblicato il suo libro con la casa editrice GoWare. Vi parlo di Enrico Graglia e il suo romanzo “Il cerchio di pietre”

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Copertina: Molto particolare
Titolo: Il cerchio di pietra
Autore: Enrico Graglia
Data di rilascio: 2020
Genere: Fantasy
Trama:
Vincenzo, ragazzo di provincia, fa una strana scoperta al fiume. Ne derivano sogni oscuri e vivide allucinazioni, che ostacolano la sua relazione con l’intraprendente e affascinante Lavinia e lo spingono a credere che in gioco ci sia più della propria sanità mentale. È possibile che qualcuno – o qualcosa – stia cercando di mettersi in contatto con lui? E cosa ci fa un antico e misterioso cerchio di pietre nella campagna piemontese? Ad aiutare Vincenzo, lo scrittore-guru Saverio, in cerca di riscatto da un’esistenza mediocre.
I tre protagonisti di questa storia dark, che affonda le sue radici nella provincia italiana, si confronteranno con l’ignoto, causa delle nostre più grandi paure, in cui a decidere l’esito dell’eterno scontro fra Bene e Male è la fragilità stessa dell’animo umano.


Valutazione: “Il cerchio di pietra” è il primo libro di questo autore e sono rimasta davvero sbalordita sia per la grande capacità di saper narrare con precisione qualsiasi avvenimento che gira intorno al personaggio principale ma riuscire anche a trasmettere le emozioni al lettore. Non è semplice riuscire a realizzare con grande effetto delle storie dark e fantasy, senza annoiare chi legge, ma questo non è il caso di Enrico.

Mi sono appassionata pagina dopo pagina al mondo che ha creato ed è un libro che suggerisco soprattutto a chi ama il fantasy, l’horror o comunque vuole leggere qualcosa di diverso.


Pensieri personali del libro: La scrittura di Enrico è possente, definita e rende la lettura davvero molto scorrevole. Il lettore non si annoierà mai durante il viaggio e ne rimarrà davvero stupito fino all’ultima pagina. Mi sono piaciuti i personaggi, ben descritti e immersi in maniera coerente nella trama. Nel racconto è possibile ritrovare alcuni temi come l’amore e l’amicizia usando però, visioni negative come gli incubi.

Il personaggio del romanzo si chiama Vincenzo e ha 19 anni, è un ragazzo di provincia che un giorno, si imbatterà in qualcosa di misterioso e diverso dalla realtà. Il giorno in cui si imbatte in questa nuova avventura, Vincenzo è al fiume con gli amici per divertirsi, ma scopre tra le acque del fiume una pietra particolare: una pietra che presenta delle incisioni.

Da questo momento le avventure di Vincenzo si immergeranno nel mondo del mistero e il ragazzo inizierà ad avere delle visioni nelle quali si dibattono paure, mostri, oblio.

Le vostre paure sono intatte.

Le avete scritte nella vostra struttura genetica, non potete strapparvele di dosso.

E così ogni epoca ha i suoi mostri.

E noi li incarniamo tutti.

Vincenzo sarà accompagnato da Lavinia e Saverio, uno scrittore saggio che potrebbe essere l’anello mancante per chiarire la verità sulla pietra.

Sono personaggi veri, sinceri, trasparenti. Non sono personaggi creati con caratteristiche che si differenziano dall’essere umano, ma portano con loro i pregi e difetti di ciascuno di noi.

E’ una storia avvincente, con immagini che ti fanno battere il cuore fin su per la gola.

Le emozioni dei personaggi traboccano fuori dal romanzo fino a travolgere il lettore. La paura, la determinazione, la confusione, il caos e lo smarrimento diventano stati d’animo anche di chi legge e non solo di chi li vive nel viaggio.


Sistema di valutazione:
★★★★ ☆ |

Complimenti all’autore per il suo romanzo. E’ super consigliato.

E’ un romanzo geniale, passionale, che travolge il lettore dalla prima pagina fino all’ultima. Un mondo pieno di avventure, misteri, enigmi, paure e tormenti. Non è semplice riuscir ad incastrare ogni tassello della storia con così tanta armonia senza far traboccare il racconto nella noia. Un romanzo forte, avvincente che farà rimanere il lettore entusiasta fino alla fine.