In uscita questo fine mese con la Jpop abbiamo il titolo” FUKUROKOJI – VICOLO CIECO ” dell’autrice Tamekou.
Ho scelto di recuperare questo manga in quanto precedentemente ho già letto A lotus flower in the mud e My genderless boyfriend. 1; sono rimasta colpita per la bellezza dei disegni e per la particolarità delle storie.

Trama:
L’emporio familiare Matsuba si trova in un vecchio quartiere commerciale. Il giovane proprietario del negozio era il fidanzato della sorella maggiore di Nazuna. Quando quest’ultima rimane vittima di un incidente stradale, Nazuna decide di mantenerne viva la memoria iniziando una relazione sessuale con Matsuba, rimasto colpito dalla straordinaria somiglianza dei due fratelli. Con il passare del tempo, però, lo stesso Nazuna inizia a provare qualcosa per il ragazzo più grande… Nascosta tra le case di un dimesso quartiere commerciale, si sviluppa questa storia d’amore disonesta, ma piena di ardore…

Cosa ne penso?
La nostra cara Tamekou riesce sempre a farci immergere in storie diverse dal solito con la presenza di situazioni che si alternano tra dolore e amore.
Questa è una storia che si sviluppa in maniera lineare dalle prime pagine fino all’ultima portando con sé un extra della storia tra Matsuba e Nazuna e introducendo due mini storie con altri personaggi.
La relazione tra Nazuna e Matsuba si concentra su un desiderio espresso dalla sorella di Nazuna prima di morire a causa di un incidente, ossia che il suo fidanzato non si dimenticasse di lei.
Nazuna, con un viso dolce e molto simile alla sorella, avendo interpretato questo desiderio in una maniera tutta sua, inizia ad avere con Matsuba un rapporto in cui si curano a vicenda le ferite tanto da definire Matsuba il “suo portafoglio personale” in quanto viene anche pagato.

Il dolore che affrontano man mano non è semplice da esprimere, ma i loro volti riescono a definirne le sensazioni. Un amore agrodolce che inizia con una semplice “non voglio andare avanti” fino a raggiungere un “ti amo”.
La vita di Nazuna, dalla morte della sorella, non è semplice. Si è allontanato da casa, frequenta l’università ma girovaga ogni giorno e finisce sempre nella casa di Matsuba. D’altro canto il nostro Takumi Matsuba accetta sempre di vedere quel viso e non riesce proprio a lasciarlo andare.
Ma arriverà il momento della rottura di questo rapporto per poi esteriorizzare con sincerità i loro sentimenti.
Dal sentirsi oppressi dalla perdita di una figura importante in comune, i due giovani ragazzi riescono ad apprezzarsi a vicenda per quello che sono e non per quello che stanno facendo.
E’ un po’ come se difronte a loro ci fosse un’enorme scalinata e all’inizio camminavano lontani l’un dall’altro per raggiungere la cima, ma ognuno con il proprio andamento di camminata per poi fermarsi, guardarsi, ascoltarsi e raggiungere la fine insieme, mano nella mano.

Sono rimasta affascinata dai disegni, dalla sincerità dei volti che Tamekou è riuscita a rappresentare, ma anche la dolcezza del sentirsi pronti a superare una perdita che ti segna la vita.