Rabbits’ forest vol.1

Arriva in Italia una nuova opera di Enjo – precedentemente è stato pubblicato il titolo Depth of Field – ed ora possiamo coccolarci con la nuova serie intitolata Rabbits’ Forest edita StarComics. Attualmente il titolo è composto da due volumi in corso ed è un Boy’s love non censurato con un’ambientazione scolastica.

copertina

Trama:

Tamaki Yuminaga è sempre stato un bambino socievole, di quelli che sorridono spesso, e ciò che Shunta Shii ha adorato sin dall’inizio di lui è proprio il suo viso sorridente. La loro amicizia è proseguita nel tempo, anche se Tamaki, essendo più grande di un anno, si è iscritto a scuola e diplomato prima. Elementari, medie, superiori… un rapporto costante e duraturo, ma che a un certo punto inizia a intensificarsi sempre più, tanto che in Shunta è scattato qualcosa, da quando ha visto Tamaki piangere davanti alla porta di casa. Il suo sentimento non è casto. Non è appropriato. Non è bello. Mentre i divieti aumentano, i ragazzi approdano al liceo e il loro rapporto comincia improvvisamente a cambiare… Rabbits’ Forest è una storia emozionante e coinvolgente scritta da uno degli autori di Boys’ Love più promettenti degli ultimi anni. Assolutamente da non perdere!

Cosa ne penso?

Come faccio a farti provare quello che provo io?

Rabbits’ forest è la storia di due amici di infanzia con un anno di differenza. Tamaki Yuminaga è un ragazzo sorridente e Shunta Shii ama quel suo sorriso.

Rabbits' Forest

Una storia che percorre un tempo lunghissimo e cerca, in qualche maniera, di trovare una evoluzione drastica. I sentimenti di Shii aumentano finché non esplodono e mettono Tamaki nella circostanza di prendere in considerazione il suo amico di infanzia.

“Se un ragazzo ti dicesse che gli piaci, come reagiresti? Perché c’è un ragazzo vicino a te a cui piaci”

Durante la lettura di questo primo volume si rimane avvolti dalla consapevolezza e dalla crescita dei sentimenti di Shunta Shii ed è una sensazione così palpabile e forte che mette anche il lettore nella condizione di pensare a come i propri sentimenti hanno inizio alla giovane età. 

Quando hai iniziato a voler dare il primo bacio o il primo abbraccio? Come ti sei sentito quando hai provato un forte affetto per qualcuno?

Rabbits' Forest

Una consapevolezza che rende Shii agitato nei confronti di Tamaki, tanto da avere anche quella fase di ribellione e di evitarlo fortemente quando quest’ultimo ha trovato per la prima volta una fidanzata.

C’è la dura prova di resistenza di Shunta perché si impone verso Tamaki, come se volere o volare, doveva necessariamente provare ad avere una relazione con lui – forse questa cosa di possesso non mi ha entusiasmata. Se Shii da un lato deve affrontare la dura realtà dei suoi sentimenti, anche Tamaki ha una grande problematica: sua madre lavorava di notte e a causa dei tanti uomini con cui giaceva e poi la tradivano ha imposto a suo figlio innumerevoli divieti per plasmarla in un uomo che non tradisce, tuttavia i problemi di Tamaki (in quanto non riesce ad andare oltre con le ragazze) sono traumi a causa delle vicende inerenti a sua madre e i suoi fidanzati.

Rabbits’ forest mette a nudo la voragine di sentimenti che una persona inizia a provare con la crescita, un mix di sofferenze e di comprensioni verso se stessi che non sono sempre semplici da gestire. Il volume non presenta scene hot, ma la censura in questo primo volume non è presente. Ho apprezzato molto la lentezza del manga e il modo in cui Enjo si è pres* il tempo per sviluppare i personaggi e i sentimenti.

Rabbits' Forest

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Vanishing my first love vol.1

Un titolo atteso e desiderato da molti e il delirio per recuperarlo, parlo proprio di Vanishing my first love.

La Starcomics ha portato in Italia un gioellino che vi consiglio assolutamente da recuperare.

Dopo l’indimenticabile My Love Story!!, la maestra Aruko torna a cimentarsi con una storia tenera e divertente scritta da Wataru Hinekure, in una delle serie sentimentali più iconiche degli ultimi anni che ha completamente ribaltato le regole del fumetto per ragazze!

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Trama

Aoki è innamorato della sua vicina di banco Hashimoto. Un giorno, prendendo in prestito la gomma da cancellare della ragazza, nota per caso che sopra c’è una scritta accanto a un cuoricino: è il nome di Ida, un loro compagno di classe. Inutile dire che Aoki ci rimane malissimo, se non che lo stesso Ida, vedendo che Aoki ha una gomma con scritto il suo nome, crede che il ragazzo sia innamorato di lui fraintendendo completamente i suoi sentimenti! Sarà solo l’inizio di una serie di comici e dolci equivoci. La stagione dei primi amori è appena cominciata!

Cosa ne penso?

Una commedia scolastica con dei tratti shojo e boy’s love che vanno a realizzare una storia unica e particolare da non farsi sfuggire. Solo nove volumi che ci faranno sognare, piangere e commuovere con sentimenti profondi e nuove conoscenze del proprio essere.

Vanishing My First Love

È possibile creare una grande confusione solo a causa di una gomma con inciso su un nome? Ebbene sì, in questa storia il vero colpevole di tutto il caos amoroso è proprio una gomma!

Diamo spazio a quattro personaggi: Aida, Ida, Aoki e Hashimoto. Il punto di inizio è il segreto che si promettono di mantenere Aoki e Hashimoto, ossia la cotta sentimentali di Hashimoto. Aoki però, per difendere questo segreto, si troverà a navigare in un mare di inspiegabili situazioni inverosimili che lo porteranno a realizzare una verità nuova. 

Questo porterà Ida a comprendere, in maniera letteralmente sbagliata, i sentimenti di Aoki che prenderanno una direzione diversa rispetto a quello che venivano espressi all’inizio della storia.

Vanishing My First Love

Aoki in realtà provava dei sentimenti per Hashimoto ma scoprendo che quest’ultima aveva una gomma con inciso il nome di Ida stava facendo di tutto per mantenere integro il segreto della sua amica, per poi scoprire che in realtà non è Ida l’oggetto del suo amore.

Una storia alla scoperta di nuovi sentimenti che incastreranno i nostri protagonisti in situazioni bizzarre, comiche ma anche tanto romantiche.   

La sensei Aruko ci regala anche in questa storia dei disegni maestosi che oltre a rendere i personaggi ricchi di espressività nei momenti di imbarazzo, di disagio e di felicità, riesce a creare atmosfere uniche  con cui esprimere la bellezza della storia ideata da Wataru Hinekure.

Una storia che riesce ad incontrare due generi che viaggiano su binari paralleli, arricchiti da tanti messaggi importanti e da nuovi sentimenti che prendono vita man mano che i personaggi vivono la loro quotidianità scolastica.

Vanishing My First Love

Un mix perfetto per chi vuole farsi coccolare in un abbraccio da personaggi veri e puri, con i loro problemi e le loro difficoltà che proveranno ad affrontare con coraggio e determinazione.

Le stanze infestate. Tredici racconti di fantasmi e una casa delle bambole. 

Siete in cerca di racconti dell’orrore adatto per questo Halloween? Volete immergervi in una lettura scorrevole dagli aspetti gotici, ma con delle edizioni particolari e ben realizzate?

Ho letto i tre volumi di “Le stanze infestate. Tredici racconti di fantasmi e una casa delle bambole” edito dalla Caravaggio Editore realizzati da Enrico De Luca (Autore) e Matteo Zanini (Autore) con l’aiuto di Daniele Serra (Illustratore).

Le stanze infestate. Tredici racconti di fantasmi e una casa delle bambole. Con Poster. Vol. 1 - Enrico De Luca,Matteo Zanini - copertina

Trama:

Nella grande, solitaria dimora dell’anziana professoressa Diletta Sapienza, c’è una misteriosa e imponente casa delle bambole con 13 stanze, depositarie di minuscoli segreti in parte celati tra bui pertugi e passaggi appena visibili nella tenue luce dei lampadari in miniatura. In ogni stanza è stato nascosto un libriccino, elegantemente rilegato e contenente una ghost story di un grande autore del passato, che Marco, giovane volontario, leggerà insieme alla donna. Attraverso la casa delle bambole i due protagonisti intraprenderanno, insieme al lettore, un lungo e graduale percorso di conoscenza di sé e del passato, alla scoperta di autori, opere e stili, da troppo tempo ingiustamente dimenticati. Con un racconto di Nathaniel Hawthorne.

Cosa ne penso?

Questo titolo è una immersione negli aspetti gotici dark di cui sono follemente innamorata e posso sostenere che la lettura è molto scorrevole, forse grazie anche alla grandezza del font nonchè anche dalla curiosità che nasce nel lettore andando avanti nella lettura.

Ho letto i primi tre volumi che trattano tutti della stessa storia in maniera continua e questo aiuta tantissimo al lettore anche ad immergersi, aldilà della storia in sé di Marco, un ragazzo che aiuta sua madre nel far volontariato conosce la professoressa Daniela Sapienza che ha una casa particolare dove nel salotto si trova questa casa delle bambole composta da 13 stanze. Non è solamente un racconto che permette al lettore di immergersi in una visione adolescenziale di un ragazzo che non essendo totalmente amante dei romanzi si trova a scoprire un mondo nuovo, ma anche per conoscere nuovi testi che normalmente non sono suggeriti.

Quello che ho apprezzato maggiormente in questa raccolta, ricordo che a fine mese di ottobre uscirà il quarto volume, è la dedizione che si è avuta nei confronti della realizzazione nel complesso di questi libri, ossia di questi tre volumi. Le illustrazioni principali che possiamo osservare nella copertina sono qualcosa di maestoso e particolare che ti danno proprio un senso di antiquato e di particolare e unico che riesce a immergersi nella memoria del lettore nonchè anche la grafica interna che si distingue tra il racconto di Marco e della Professoressa e la rilegatura anche di quei testi che Marco stesso legge ad alta voce.

Una casa delle bambole che il nucleo essenziale del racconto è in questa casa ci sono 13 stanze, 13 stanze che raffigurano i 13 racconti dell’orrore e gotici che si affronteranno durante la lettura. Parliamo di storie inedite che hanno come oggetto i fantasmi che per la prima volta sono stati tradotti in italiano, quindi sono una vera e propria scoperta da gustare.

Sarà una serie composta da sei volumi in totale che ci faranno immergere in un mondo lontano innondato da avventure mai conosciute prima.

Happy of the end vol.1

Il ritorno in Italia di una delle autrici più amate e più particolari di sempre: Ogeretsu Tanaka. 

Happy of the end” edito da Jpop apre le porte, con il suo primo volume, ad una storia senza censure e con una grande profondità e stato d’animo verso i sentimenti di chi, amando le persone del proprio sesso, si sente escluso da una società buia.

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Trama:

Una mattina, Chihiro si sveglia tra i sacchi di spazzatura. Improvvisamente, un ragazzo gli si avvicina guardandolo con un sorriso sul volto. È così che a Chihiro tornano i ricordi della sera prima, quando fu abbandonato tra i rifiuti proprio da lui…

Cosa ne penso?

Un buon volume corposo che riesce a rendere giustizia allo sviluppo tra i due personaggi e anche del loro vissuto e del loro presente.

Happy of the End

I disegni della Ogeretsu sono sempre sorprendenti e ben dettagliati, con tavole pulite e con grande occhio per i particolari. Attenzione però, nonostante siano presenti scene di rapporti sessuali questi non hanno censure e in particolare volevo sottolineare anche la bravura nel riuscire a creare un doppio livello all’interno del disegno tra cui si distingue un oggetto in primo piano quasi sfocato e il soggetto in un secondo piano con nitidezza.

L’amore verso il partner dello stesso sesso e il rifiuto di essere accettati dalla propria famiglia: queste sono le problematiche di Chihiro Kashiwagi, un ragazzo di ventitré anni che si trova a camminare per la città senza una casa dove tornare o una famiglia da cui essere abbracciati nei momenti di angoscia, tutto questo semplicemente perché ha amato e prova attrazione per le persone dello stesso sesso. Chihiro per quattro anni ha avuto una relazione con il suo primo amore che l’ha folgorato nell’animo quando gli ha inviato la partecipazione al suo matrimonio con la sua partner. Chihiro aveva già capito che probabilmente i suoi sentimenti fossero gli unici a sopravvivere in quella relazione così fragile, tanto che, una volta al matrimonio del suo primo amore e vedendo la sua felicità è riuscito solo a congratularsi trascinandosi dietro un senso di disagio e di tristezza.

Happy of the End

Una complessità di pensieri e di paure che non si allontanano dalla nostra società odierna, le vibrazioni che la Ogeretsu riesce a trasmettere con i suoi disegni così vivi e trasparenti riescono a colpire il lettore.

Fino a metà volume scopriremo anche un’altra sfaccettatura di cui è protagonista Huang Haoran, un ragazzo di cui l’età è sconosciuta, ma per cui per vari motivi prende di mira Chihiro e piano piano, tra una paura e l’altra, riesce ad aprire una piccola porta verso il suo cuore.

Haoran è un personaggio avvolto dal mistero e una personalità ambigua e protettrice e dannosa verso se stesso, mentre Chihiro è più un ragazzo dal vissuto tremendamente sbagliato e pieno di angoscia.

Haoran ha compiuto vari lavori distruttivi per il fisico e per la mente, si è ritrovato a sostituire una persona sconosciuta per la sua vera madre mentre la sosteneva economicamente. Questo disagio interno del personaggio fa ben capire fin dove si può spingere lo stato di squilibrio che un adolescente diventato uomo, può provare.

Durante la lettura si riesce a conoscere meglio entrambi i personaggi, le tematiche che emergono durante la storia non sono semplici da digerire e suggerisco ampliamento di evitarne il recupero se non si è pronti ad affrontare tematiche di un certo calibro.

Happy of the End

Il finale del primo volume mi ha lasciato un amaro in bocca non indifferente, ho sentito un macigno sul cuore per la tristezza e l’angoscia dei personaggi verso la vita che mi ha davvero toccata.

“È perché ci sei tu che ho iniziato a sperare che forse per me è possibile continuare a vivere ed essere felice … è solo colpa tua”

*Nb: La storia è una immersione nella drammaticità dell’essere umano e delle complicanze che ancora si possono riscontrare nella vita quotidiana quando si ama qualcuno dello stesso sesso o quando ti ritrovi senza una madre e ti trovi a dover affrontare ad una tenera età le difficoltà della vita. I personaggi provano un disagio che viene riconosciuto e si abbracciano su questo fronte, tuttavia c’è un forte desiderio di morire ma anche di sopravvivere. Consiglio la lettura solo a chi riesce ad affrontare queste tematiche.

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Rabbits. Gioca se ne hai il coraggio

Hai amato squid game la serie tv, ma non sai proprio cosa leggere per entrare in quel mood di sopravvivenza? Sei stanco di leggere sempre i soliti thriller? Ti consiglio “Rabbits. Gioca se ne hai il coraggio” di Terry Miles edito HarperCollins!

Rabbits. Gioca se ne hai il coraggio - Terry Miles,Luigi Maria Sponzilli - ebook

Trama:

È un normalissimo giorno lavorativo, uguale a tanti altri. Ti hanno assegnato un compito che ti ha assorbito completamente, e quando guardi l’orologio ti accorgi che sono le 4:44 del pomeriggio. Controlli le e-mail, e scopri che hai 44 messaggi non letti. Sorpreso, ti rendi conto che è il 4 aprile: 4/4. E quando sali in macchina per tornare a casa il contachilometri segna 44.444. Una coincidenza? O hai appena visto l’ingresso della tana del coniglio? Rabbits è un colossale Alternate Reality Game che usa il mondo intero come scenario. Da quando è nato, nel 1959, si sono tenute dieci iterazioni e sono stati decretati nove vincitori. Nessuno conosce la loro identità, e non si sa nemmeno in cosa consista esattamente il premio che hanno vinto: forse una favolosa somma di denaro, forse un ingaggio nella CIA, forse addirittura l’immortalità o la chiave per decifrare l’universo. L’unica cosa certa è che più ci si addentra nel gioco, più diventa pericoloso: in passato sono morte delle persone, e il numero di vittime sta crescendo. E ora sta per iniziare l’Undicesima iterazione. K, affascinato da questo mondo segreto, cerca da anni un modo per partecipare. L’occasione si presenta quando il ricchissimo Alan Scarpio, presunto vincitore di una delle passate edizioni, lo contatta per affidargli una missione disperata: c’è qualcosa che non va nel gioco, e K deve risolvere il problema prima che inizi la nuova iterazione, o il mondo intero ne pagherà le conseguenze. Cinque giorni dopo Scarpio viene dato per disperso. Due settimane più tardi, K manca la scadenza. Inizia l’Undicesima iterazione. E tutto a un tratto è in gioco il destino dell’intero universo.

Cosa ne penso?

Questo romanzo dalle sfumature thriller, si apre con una introduzione davvero accattivante, già la copertina suscita curiosità al lettore e con questi colori così particolari e il disegno di un coniglio, che tra l’altro sarà anche l’oggetto del romanzo stesso maniera metaforica, lo rende un titolo da consigliare.

Rabbits è un gioco segreto. Sicuramente non ne hai mai sentito parlare se non per caso o sul dark web. Nessuno sa chi gestisce il gioco, come si fa ad entrare o chi ne siano i giocatori. Tu parteciperai senza sapere di essere in gioco, “La porta è aperta“, è l’unico indizio. Se riesci a trovare gli schemi, scoprire gli indizi e aprire la tua mente, il gioco potrebbe sceglierti. 

È in corso dal 1959 circa e fino ad adesso ci sono state dieci iterazioni, ora è in partenza l’undicesima ma quali sono i rischi di chi gioca a questo gioco segreto? Le vite si perdono a colpo di ciglia, coloro che gareggiano lo fanno sotto pseudonimi e senza alcuna reale comprensione della posta in gioco o di cosa viene assegnato al vincitore. 

Tutto ha inizio quando K. viene avvicinato da Alan Scarpio, un miliardario solitario etichettato come uno dei vincitori di un’iterazione passata di Rabbits. Davanti ad un piatto di torta a Seattle, Scarpio dice a K. che qualcosa non va nel gioco e che ha bisogno dell’aiuto di K. per comprenderne il problema, però prima che possa spiegare, Scarpio viene interrotto da una telefonata allontanandosi dal luogo lasciandosi dietro tante domande. Il giorno successivo Scarpio viene dichiarato disperso lasciando K. il peso di scoprire la verità.

Dalle sfumature di Squid Game ci troviamo ad affrontare una realtà più virtuale e innescata da logica, deduzione e grinta nel voler andare avanti. Rabbits si presenta come un libro tortuoso, con dinamiche che fanno su e giù come le montagne russe, personaggi nascosti e altri intraprendenti, un lettore che non può perdere l’attenzione nemmeno per una virgola e messaggi nascosti.

Terry Miles ci porta in un vero e proprio paese delle meraviglie dove i concorrenti vengono etichettati come conigli che devono correre da una parte all’altra per riuscire a snocciolare le problematiche connesse al gioco senza avere effettivamente degli indizi o una mappa su come muoversi. La modalità di narrazione e di investigazione che nasce dalla scrittura stessa, coinvolge totalmente il lettore che non riesce a distaccare i suoi occhi dalle pagine e continua per ore a immergersi in questo mondo davvero molto complesso e personaggi sono tutti i particolari. La narrazione salta nelle linee temporali, una narrazione con un ritmo lento e tanti elementi come ulti psichedelici di giochi per computer, doppelganger.

Sensor

Siete alla scoperta per questo mese di ottobre di racconti dell’orrore e del mistero che vi possano far rabbrividire la pelle e lasciarvi quel senso di angoscia dopo la lettura? Non potete perdere le opere del famosissimo Junji Ito con ‘Sensor‘ edito Starcomics.

Un volume unico intenso che si immerge con inquietudine e superstizione nel concetto spirituale dell’universo e della sua grandezza. Un’opera con dei tratti filosofici e dottrinali che vi farà scoprire la bellezza dei disegni del mangaka.

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Trama:

Kyoko, una splendida donna dai lunghi capelli fluenti, cammina ai piedi del monte Sengoku, tra vortici di misteriosi filamenti vulcanici dai riflessi dorati. All’improvviso, un uomo appare davanti a lei e la guida fino al villaggio di Kiyokami, dove tutto sembra brillare degli stessi riflessi color oro e i cui abitanti si rivelano adepti di un culto misterioso. Una serie di terrificanti eventi sta per sconvolgere la vita di Kyoko e dell’intero villaggio… Un’altra opera straniante, onirica e suggestiva dal genio del fumetto horror Junji Ito!

Cosa ne penso?

Lo stesso Junji Ito ci spiega nella postfazione le origini di questa opera:

‘avevo scelto quel primo titolo (Diario di Viaggio di una Succuba) in base alla struttura generale dell’opera che avevo elaborato prima di iniziare la serializzazione, ma durante la lavorazione a cominciato a non essere più adatto e, in seguito ad alcuni cambi di rotta, sono sorte delle discrepanze con la storia che ne è scaturita. Alla inizio avevo in mente di rendere Kyoko Byakuya una sorta di narratrice che viaggiava in vari luoghi e si imbatteva in episodi bizzarri, un po’ come l’Orochi dell’anonima opera del maestro Kazuo Umezz (…)’

Possiamo dunque ben capire che l’idea originale non era quella di realizzare una storia corposa da rinchiudere in un volume unico e che le circostanze hanno portato a un mutamento del personaggio stesso nonché il fulcro della storia.

Però non allarmatevi perché nonostante ci sia stato questo cambiamento di retta via, il volume si presenta come un’opera probabilmente molto più leggera rispetto alle classiche opere di Junji Ito, ma che comunque a modo suo riesce a far percepire al lettore un senso di angoscia e di retrogusto successivamente alla conclusione della lettura e anche un misto di orrore e di malformazione dell’essere umano e del concetto universale durante la lettura stessa.

”Allora forse. . . sono capelli d’angelo? Ma la natura dei capelli d’angelo è ancora un mistero. Alcune persone dicono che sia seta di ragno o che provenga da UFO.”

Sensor

Le prime tavole si aprono con l’avventura in mezzo al monte Sengoku di una giovane donna di nome Kyoko Byakuya che visita il villaggio e vede i capelli dorati ovunque – attaccati alle case e agli stessi abitanti del villaggio. I capelli funzionano come espansione dei propri sensi, consentendo agli abitanti del villaggio di percepire perfino l’essenza dell’universo tramite la meditazione. 

Successivamente questo villaggio viene distrutto e la donna è l’unica a salvarsi grazie ad una massa di capelli dorati che la trasformano nella chiave della chiaroveggenza destinata e indicata dall’Universo stesso.

A causa di una grande nube nera che si è formata sul monte, l’attenzione della gente inizia a suscitare curiosità arrivando alle orecchie di un giornalista anonimo che si interessa alla vicenda e prenderà anche lui parte a questo evento unico e inspiegabile.

Reseña de Sensor de Junji Ito, ECC Ediciones

Kyoko Byakuya è la chiave dell’universo, ma il suo essere umana si trasforma in qualcosa di diverso tanto da renderla importante per la setta che vuole sfruttarla per la sua grande chioma di capelli dorati.

Le disavventure della donna la porteranno in luoghi dove il suicidio è una quotidianità e dove strani insetti riflettono il dolore di quelle persone che si sono spinte giù dal dirupo.

Tra indagini e nuove informazioni, il giornalista riesce a percepire l’essenza universale della donna e i suoi lineamenti umani si trasformano in qualcosa di orrendo con deformazioni particolari.

Junji Ito | La Noche Americana

Ad un certo punto c’è anche un flashback in cui vicino a Kiyokami – il villaggio – c’è un vulcano, nel quale viene gettato Miguel, un missionario cristiano. Dopo quell’omicidio, i capelli d’oro cadono in tutto il villaggio portando le conseguenze della meditazione.

Ciò che caratterizza maggiormente questa storia è come nella stessa postfazione del mangaka è come se i personaggi man mano adempivano alle loro azioni, si allontanavano in automatico dallo scorrere della storia come se, in un certo senso, la storia è creata in maniera naturale.

Sensor non si caratterizza dall’orrore della malformazione corporea, ma più che altro intacca il livello psicologico e va nelle profondità dell’universo e del suo senso, mi sono davvero piaciuti gli elementi soprannaturali come il culto e l’aspetto del giornalista che indaga in maniera ossessiva.

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Diario di una guerriera single

Conoscete la mangaka Kabi Nagata?

Se non la conoscete allora fermatevi a leggere questa recensione perché vi parlerò del suo nuovo titolo giunto in Italia grazie alla casa editrice Jpop oppure se invece la conoscete, ma non sapete della nuova uscita, continua a leggere e a sorprenderti!

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Trama:

Dopo aver esplorato il tema della sessualità, della malattia e della solitudine, l’autrice prosegue ora l’irresistibile e toccante racconto delle proprie vicende con Diario di una guerriera single, dove il percorso interiore di Nagata intreccia il desiderio di trovare l’amore e il significato del matrimonio. Un nuovo imperdibile viaggio nel profondo dell’anima di una delle più apprezzate mangaka degli ultimi anni.

Cosa ne penso?

Dalle tavole pulite, pieni di ironia e di sensibilità verso la società e verso l’apprezzamento di se stessi, Kabi Nagata ci fa immergere nuovamente una sorta di diario personale che vuole condividere con tutti i suoi lettori con grande coraggio e determinazione. Non è semplice riuscire a incontrare un autore o un’autrice che sia in grado di mettersi in gioco nella stessa maniera con cui lo fa questa mangaka e la sua personalità è unica, infatti è possibile riconoscere le sue storie facilmente perché ha un proprio stile di riconoscimento.

Ciò che distingue Kabi Nagata è la naturalezza con cui racconta di se stessa e dei momenti imbarazzanti, problematici e particolari. Si mette a tu per tu con il lettore, senza creare confini o un mondo fantastico dove nascondersi ma semplicemente spogliandosi dei pregiudizi e delle concezioni di narrazione per parlare solo di se stessa.

Diario di una guerriera single

Ecco perché amo immensamente i titoli di Kabi Nagata e anche questa nuova autobiografia “Diario di una guerriera single” ha saputo strapparmi un sorriso e farmi pensare tra una risata e l’altra “questa è anche un po’ matta” (ovviamente in positivo – perché l’adoro)

Inizia tutto con “voglio un matrimonio”, ma in mancanza della materia prima ossia il partner, la nostra cara mangaka decide di prendere appuntamento per uno shooting con indosso un abito da sposa, ma la situazione degenera e si deprime.

Il volume incontra tante tematiche: dal vestiario matrimoniale nelle coppie, l’affrontare l’esistenza dei veri sentimenti tra gli innamorati etc.

Ciò che mi fa sentire nella mia comfort zone è proprio ciò che mi trasmette la mangaka con i suoi disegni, con la sua ironia e il suo essere trasparente al mondo. 

Diario di una guerriera single

Dopo che Nagata scopre che le coppie possono amarsi veramente, anche lei vuole entrare in questo mondo… in maniera molto moderna però, scaricando un’app di incontri – ma ahimè, gli sconosciuti gli fanno davvero paura!

Apprezzo molto, oltre il suo modo di evidenziarsi in maniera particolare e unica dando ad ogni titolo un colore diverso e raccontando oltre agli aneddoti, anche traumi personali, è la delicatezza con cui avvisa il lettore. 

Le sue tavole sono sempre pulite, le storie che racconta ti faranno sentire un po’ a casa o come se venga tutto raccontato in maniera strettamente personale che ti riscalda anche il cuore e a volte ti viene anche da ridere per le bizzarre situazioni che racconta o le strane, ma personali, idee che le vengono.

*La Jpop ha portato altre opere dell’autrice che consiglio vivamente di acquistare perché aldilà delle sue personali esperienze che vengono raccontate in maniera dinamica e originale – come la prima volta in cui è andata a prostitute -, riesce a trattare con ordinarietà ed eleganza le tematiche della comunità lgbtq+ senza andare oltre alla superficie, ma abbraccia con simpatia le varie problematiche.

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Il mistero di Ron Kamonohashi vol 1.

Amanti dei misteri e degli intrighi più profondi, siete pronti per una nuova avventura? In Italia è sbarcato un titolo dai disegni sorprendenti e dinamici edito Jpop … “Il mistero di Ron Kamonohashi“. Una nuova intraprendente e avvincente storia che ha come personaggio un individuo alquanto singolare.

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Trama: 

Totomaru Isshiki è un investigatore desideroso di aiutare le persone ma incapace nel proprio lavoro. Seguendo il consiglio di uno dei suoi colleghi, si avventura per ottenere l’aiuto del solitario Ron Kamonohashi. Cinque anni prima, Kamonohashi era un celebre investigatore che, per ragioni sconosciute, decise di ritirarsi. Ron, ormai diventato una persona eccentrica e disordinata, rifiuta inizialmente l’invito di Isshiki per poi decidere di aiutarlo. La vera ragione per cui Ron si è ritirato era qualcosa fuori dal suo controllo e Totomaru potrebbe essere la chiave per farlo tornare al suo antico splendore. I due affronteranno ogni genere di mistero.

Cosa ne penso?

sei alla ricerca di un titolo affascinante immerso nel mistero e nei casi di indagine che abbia come protagonista un detective privato con un carattere alquanto particolare?

Non puoi assolutamente perderti questa nuova entrata in Italia edita Jpop dal nome “Il mistero di Ron Kamonohashi”!

Il mistero di Ron Kamonohashi

Ron Kamonohashi è un eccellente detective nella risoluzione dei misteri più oscuri e lasciati senza una risposta, dopo aver vissuto per anni in isolamento e reclusione verso il mondo esterno a causa di una sua problematica inerente alla risoluzione dei misteri, viene salvato da Totomaru Isshiki, un ragazzo ingenuo dal cuore puro che lavora presso la squadra di investigazione.

Possiamo di per certo sottolineare il fatto che Kamonohashi è un personaggio davvero molto particolare, con la sua capigliatura così trasandata e con il suo intelletto così fine riesce a captare anche nei piccoli segnali di una scena del crimine, degli elementi davvero fondamentali per la sua risoluzione ma il problema è dietro l’angolo ossia non può essere scoperto perché la scuola da cui è stato espulso gli ha evitato la possibilità di continuare con l’ ttività di investigazione. 

Il mistero di Ron Kamonohashi

Isshiki nella sua semplicità, verrà accompagnato in queste nuove avventure dal grande genio dei misteri che ha sempre avuto un tasso di risoluzione dei casi del cento per cento, anche se ci sono stati sempre zero arresti. Come mai un grande genio della investigazioni non è mai riuscito a far arrestare nessun criminale? Questo mistero che avvolge il temerario personaggio che con la sua individualità e il suo egocentrismo vi farà davvero divertire nella soluzione dei crimini!

Sono davvero affascinata da questo titolo e sono contenta che finalmente sei arrivato in Italia e ovviamente diamo anche grande spazio ai disegni che sono maestosi, particolari, precisi e ovviamente lo sguardo di Kamonohashi non ci lascia indifferenti.

Un carattere enigmatico e particolare che riesce nella sua complessità a catturare l’attenzione. Questa storia ci apre le porte a un duo di detective che vanno a rappresentare un po’ il classico Holmes e Watson o anche ai personaggi indimenticabili di Detective Conan, però revisionato il tutto in chiave moderna. 

Il mistero di Ron Kamonohashi

Nel primo volume andremo ad incontrare tre casi completi e il quarto invece che ci lascia con un finale aperto che verrà sicuramente risolto nelle sue ambiguità nel volume successivo. 

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Dandadan vol. 1

E’ arrivato in Italia un nuovo shounen con i fiocchi! ‘Dandadan‘ apre le porte tra le superstizioni orientali e quelle occidentali, riuscendo a creare un mix perfetto per questo mese di Ottobre ma non solo! Tra disegni sorprendenti e tanta comicità riesce a tener saldo l’interesse del lettore.

copertina

Trama:

Ken Takakura è un ragazzo vittima di atti di bullismo. Un giorno, il giovane inizia a dialogare per caso con la sua compagna di classe Momo Ayase. Lui è un fanatico dell’occulto, mentre lei crede soltanto nei fantasmi. I due, per una scommessa, decidono di recarsi separatamente in zone associate sia all’occulto che al soprannaturale. Visitando i rispettivi luoghi, entrambi si devono ricredere… inizia così la loro avventura.

Dandadan

Cosa ne penso?

Una lettura da non perdere per questo Ottobre !

Sei in cerca di una lettura folle senza logica, ma allo stesso tempo che sappia farti ridere e anche che parla di occulto? In Italia è arrivato “𝗗𝗮𝗻𝗱𝗮𝗱𝗮𝗻” con il suo primo volume che ci lascerà sorpresi! Edito @jpop – che si ringrazia per la copia

Dandadan

Dai disegni divertenti e dinamici, ci troviamo catapultati in una storia piena di pazzia che ha come protagonisti Momo Ayase, una liceale con una nonna medium che crede negli spetti e Mr. Occulto un otaku solitario che crede negli ufo.

Cosa hanno gli spettri e gli ufo in comune?
Tutto inizia con una sfida tra Momo e Mr. Occulto nel persuadere l’un l’altro delle loro convinzioni, ma questo creerà un po’ di problemi: tra maledizioni spettrali e rapimenti da parte degli alieni, i due giovani liceali avranno delle difficoltà da affrontare.

Dandadan

Ammetto che durante la lettura ero in uno stato confusionale ma anche abbastanza sorprendente, è una lettura innovativa con dei personaggi bizzarri e molto diretti con i loro pensieri. Sicuramente il primo volume mi ha lasciato un po’ perplessa in quanto la sua conclusione ti lascia a bocca aperta perché non sai davvero cosa aspettarti dal seguito e che piega possa prendere – in senso decisamente positivo.

I disegni sono in stile moderno, i combattimenti sono fluidi e mi sono piaciuti anche la colorazione degli sfondi e dei momenti un po’ più drammatici.

Dandadan