Siete in cerca di un romanzo appassionante che riesca a farvi immergere in unaPompei drammatica ma allo stesso tempo gloriosa?
Avete amato Circe o La canzone di Achille o altri retelling e siete in cerca di qualcosa che vi possa rimanere impresso?
“Le lupe di Pompei” di Elodie Harper è un romanzo acuto, intraprendente e dinamico che vi trasporterà in un tempo lontano tra una vita di lusso e la povertà. Edito dalla Fazi Editore, Le lupe di Pompei è un titolo che suggerisco di recuperare.

Trama:
Le lupe di Pompei sono Amara, Didone, Vittoria, Berenice, Cressa. Ma nessuna di loro si chiama davvero così. Questi sono i loro nomi da schiave, costrette alla prostituzione nel bordello cittadino dal cinico padrone Felicio. Nella Pompei antica, che procede ignara incontro al proprio destino, vivendo contrasti abissali tra ricchezza e miseria, uomini e donne, cittadini liberi e schiavi privi di qualunque diritto, le ragazze che abitano il postribolo tentano ogni giorno di sopravvivere alla brutalità delle loro notti. Qualcuna, come Amara, ricorda un passato di libertà ed è decisa a riconquistarlo con ogni mezzo; altre, al contrario, sono nate schiave e non hanno conosciuto un’esistenza diversa. Ma nonostante il dolore di ogni storia personale e la continua gara per procacciarsi clienti, denaro e pane, le lupe possono contare le une sulle altre, farsi custodi delle reciproche debolezze e paure, proteggersi a vicenda ogni volta che è possibile, senza perdere la capacità di cogliere minuscole gioie quotidiane, ma soprattutto senza perdere la speranza: le strade di Pompei sono piene di opportunità e perfino chi non ha più nulla può trovare un’occasione per rovesciare la sorte in suo favore.
Con Le lupe di Pompei, primo capitolo di una trilogia imbastita sullo sfondo di una realtà lontana nel tempo ma brulicante di vita, Elodie Harper mette in scena un denso, avvincente racconto di resistenza umana e femminile, riuscendo a dar voce alle donne le cui storie sono rimaste ai margini della Storia.
Cosa ne penso?
“Senza fine sarà la notte
ed è strada che si deve percorrere”.
Le Lupe di Pompei è un romanzo accattivante e sorprendente. Tra citazioni di Ovidio, Marziale, Graffiti a Pompei e descrizioni accurate, ti ritrovi catapultato anni or sono, in una Pompei trafficata da libertà e schiavismo con i nobili e la plebe che cercano di sopravvivere alla dura realtà con tutti i mezzi a disposizione.
Elodie Harper ci fa scortare in queste scoperte uniche e sorprendenti, dalle ‘lupe‘ che vendono loro stesse per uscire dal tunnel della schiavitù. Amara, Didone, Vitoria, Berenice e Cressa sono donne divenute schiave, tutte con un passato differente, ma con un presente in comune.
Tra litigi, possessi, conflitti e amori nuovi, le nostre lupe affronteranno la realtà di una Pompei angusta e oscura.
Mi sono completamente fatta trasportare dal dinamismo e dalla cura narrativa dell’autrice, una scrittura che ti fa perdere la concezione del tempo, una narrativa che ti colpisce e un ambiente che ti trasporta come una zattera sul fiume. Il racconto prende il possesso di te stesso e del tuo tempo, ti fa vivere le difficoltà delle lupe, ti fa comprendere la necessità e il bisogno che provano gli schiavi della Pompei antica, ti senti anche stanco e rammaricato per le loro sfortune e i lori non averi.
Donne che hanno perso il diritto di amare e di essere amate, donne che hanno perso il loro nome, Donne che hanno perso il loro tempo ma non l’amore per la libertà.
Un succulente tratto drammatico delle schiave prostitute e della guerra di chi le governa, Le lupe di Pompei mostra senza paure e limiti quello che vivevano le donne e gli uomini quando la fortuna li abbandonava o quando le loro famiglie non potendosi permettere un pezzo di pane vendevano i loro figli. Una cruda realtà ormai abbandonata, ma che è esistita.
Elodie Harper riesce a mescolare in un unico volume romanzato una Pompei lontana ma piena di sentimenti che vivono ancora oggi.