Siamo dirimpetto ad una edizione che presenta una copertina ruvida davvero meravigliosa e un volume unico composto da quattro storie auto conclusive che permettono al lettore di sbizzarrirsi con la fantasia per creare un proprio finale come caratteristica propria del nostro famoso mangaka.
“La zona fantasma” di Junji Ito edito StarComics.

Trama:
Una giovane coppia in viaggio nel Tohoku, camminando lungo una strada di campagna, sente una donna piangere rumorosamente, per poi scoprire che si tratta di una moderna prefica, pagata per prodigarsi in esternazioni di dolore ai funerali. Il pianto della donna è talmente intenso che comincia a risuonare nelle orecchie della ragazza… fino a provocare in lei un tremendo cambiamento! Cosa le sta succedendo? E come si può fermare quella reazione apparentemente irreversibile? Troverete questo e altri piccoli gioielli del terrore nella nuova raccolta del maestro Junji Ito, genio indiscusso dell’horror giapponese, che in questa spaventosa collezione di piccoli capolavori indaga i risvolti più terrificanti della vita quotidiana, svelando tutto l’orrore che si cela tra le pieghe della cosiddetta normalità.
Cosa ne penso?
Un volume unico che racchiude dentro di sé quattro storie diverse, enigmatiche e senza un finale. Un piccolo angolo di terrore in cui Junji Ito ci trasporterà senza limiti.
La prima storia si intitola “la collina delle lacrime”, molto particolare con una grossa attenzione verso alla tristezza e alla profondità nonché anche alla ricerca della liberazione delle anime dei defunti.
La seconda storia si intitola “Demonia” e l’ho trovato particolarmente interessante anche perché ricalca la tematica spirituale e religiosa con degli elementi molto grotteschi e macabri che incidono più su una sorta di ossessione della religiosità.

La terza storia si intitola “Il torrente di spiriti di Aokigahara” e racconta di come una coppia che cerca il luogo adatto per porre fine alla propria esistenza, in realtà si trovano faccia a faccia con un fenomeno molto particolare chiamato il torrente di spiriti e la coppia – insieme ad un terzo individuo – passeranno le loro giornate a tuffarsi in questo flusso senza fine. (una storia bizzarra che mi ha fatto anche ridere)
La quarta storia intitolata “ Dormiveglia “ la connessione tra un serial killer e i suoi modi atroci per commettere i delitti.
Junji Ito ancora una volta riesce a sorprendere l’unico volume la narrazione di quattro storie completamente diverse che si arricchiscono di elementi tipici dell’horror, anche psicologici e che cerco di andare sempre oltre rispetto ai classici canoni di angoscia e di terrore. Un’ottima rappresentazione anche dei minimi dettagli, ma soprattutto l’attenzione verso l’espressione di ciascun soggetto che sta vivendo una situazione particolarmente ansiosa o ambigua.

Ciò che caratterizza maggiormente questo volume è la presenza di più tavole che danno spazio ai luoghi, alla visione delle scene e meno al dialogo questo permettendo al lettore di concentrarsi di più anche nella visione spaziale in cui si muovono gli individui e nel luogo in cui succedono determinate situazioni.
Tra tutte le storie incluse in questo volume è quella che principalmente mi ha colpito è stata la seconda perché ha quel senso di spiritualità e religione che possono, sia dar fastidio e far storcere il naso, ma penso che siano qualcosa di eccellente e accattivante che fa rimanere lettore incollato sulla storia e crearsi un proprio finale.