Witch and the Beast

Credo di aver trovato il seinen dell’anno!

Non sto scherzando, oggi voglio parlarvi di ‘Witch and the Beast‘ una nuova uscita edita PaniniComics ed è un’opera composta da dieci volumi in corso.

E’ l’unica opera di Kōsuke Satake, almeno secondo la fonte di AnimeClick e questa cosa mi ha destato tanta dubbiosità, ma non bisogna mai fermarsi alle apparenze!

copertina

Trama:

In una città abitata dalle streghe, un giorno giunge un uomo che trasporta una bara in compagnia di una ragazza con gli occhi di una bestia. I due seguono le loro prede, le streghe, scatenando una feroce battaglia a ogni loro incontro.

Cosa ne penso?

Sono pronta ad essere travolta da quest’opera!

Se la trama non vi suggerisce un granché come elementi, allora continua a leggere le mie impressioni perché a fine della recensione correrai in fumetteria ad acquistarlo! (eheh, inoltre è anche appena uscito il volume 2).

The Witch and the Beast

Esteticamente la cover sa fare il suo buon lavoro con la raffigurazione di questi due individui con una eleganza non indifferente, ma la veste non fa il monaco perché in realtà hanno un mondo alle loro spalle tutto da scoprire.

I disegni, già dalla prima tavola, ti fanno rimanere a bocca aperta. Sono rimasta sorpresa dai dettagli e dall’armonia con cui si riesce a seguire sia le battaglie che la narrazione stessa. Ci sono in rilievo i minimi dettagli, tanto che in una scena in cui c’è Ashaf in primo piano si riesce a vedere come il focus sia concentrato su di lui realizzando una sorta di sfocatura ai personaggi di contorno e all’ambiente alle sue spalle.

The Witch and the Beast

Ma qual è il punto decisivo che già dal primo volume mi ha fatto subito pensare di aver fatto Jackpot?

“Sai come si scioglie la maledizione di una strega? Il primo metodo e ricevere un bacio dal principe azzurro, il secondo è quello che la strega che ti ha maledetto cambi idea per capriccio.”

Un mondo governato dalla magia e dalla presenza di maghi, streghe, bestie magiche e misteri che si celano ad ogni angolo.

Ashef e Guideau, in prima battuta, sono alla ricerca di una strega, ma non una qualunque, bensì quella che ha maledetto Guideau la ragazza dall’aspetto felino.

Questi due strani soggetti si trovano alla Città di Cremisi e riescono a percepire della magia da parte di una strega. Tutto avviene in maniera ingannevole e minuziosamente, tant’è che si troveranno in mezzo ad una battaglia e verrà scoperto anche un terzo metodo per sciogliere la maledizione… ma in maniera temporanea.

The Witch and the Beast

Ashef, un mago di basso livello, l’ho trovato fin da subito un personaggio curioso, si porta dietro una bara per governare e gestire il potere, dall’altro lato abbiamo Guideau che nasconde la sua vera forma ed è una ragazza abbastanza schietta con un carattere aggressivo. Entrambi lavorano per un’associazione che si occupa di tutti i casi che girano introno alla magia, dall’apertura di una scatola sigillata all’eliminazione delle streghe.

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Staygold vol.1

Una storia un po’ inusuale che avuto un grande successo in Giappone e che finalmente arrivato anche in Italia grazie alla Jpop Manga. Probabilmente l’elemento caratterizzante di questo titolo possa far storcere il naso a più lettori, ma bisogna andare anche oltre proprio grazie anche alle caratteristiche e alla identità dei personaggi.

Staygold‘ un’opera BL di sei volumi completa in patria con una sfumatura di slice of life che ci farà innamorare.

copertina

Trama:

Yuuji vive con suo fratello minore e con i nipoti Hayato e Kikka, figli di sua sorella. Già tre anni sono trascorsi da quando la donna è fuggita, lasciando i suoi bambini, e Hayato è ora un adolescente. Un giorno sconvolge tutti tingendosi i capelli di biondo, e Yuuji non riesce proprio a capire il motivo di questo gesto. Che sia l’inizio di una fase di ribellione?

Cosa ne penso?

‘Un 𝙞𝙣𝙘𝙤𝙣𝙩𝙤𝙡𝙡𝙖𝙗𝙞𝙡𝙚 amore non corrisposto.’

Come ti comporteresti se ho il tuo sentimento d’amore crescesse con l’andare avanti degli anni ma non riuscisse a raggiungere la persona destinataria?

Staygold

La situazione familiare dei Nakayama è complessa e gira intorno a una sorta di triangolo amoroso che non riesce a trovare la porta per la soluzione. Un fratello e una sorella che sono stati lasciati a casa del loro zio perché la madre probabilmente è scappata con un pescatore, uno zio d’altro canto che cerca di affrontare quotidianamente una relazione che non potrà mai trovare la felicità e una ambigua situazione che porterà effetti su tutti quanti.

StayGold è un’opera che si presenta con dei disegni molto semplici, dettagliati verso i volti e gli sguardi ma meno strutturati verso l’ambiente circostante. Questa modalità stilistica di disegno mi ha colpito fin da subito perché non si concentra nell’arricchire le tavole bensì cerca di trasmettere la sensazione di disagio, di amore, di ambiente circostante in cui si muovono i personaggi stessi.

La nota di valore in quest’opera è la differenza di età tra i personaggi, abbiamo un ragazzo che è stato cresciuto e ha sempre visto come figura di riferimento il suo caro zio ma non è visto come una figura paterna ma bensì come una figura amorosa ossia destinatario dei sentimenti che si sono evoluti nel tempo.⠀

Staygold

Quello che mi incuriosisce davvero tanto e mi porta anche a suggerire e consigliare la lettura, almeno del primo volume, è sicuramente che nonostante stiamo parlando di un ragazzo che all’età di 13 anni matura dei sentimenti non sono frutto di una illusione o di un attaccamento troppo spropositato nei confronti dello zio che ha avuto un ruolo fondamentale nella sua vita, ma bensì sono emozioni veri.

D’altra parte lo zio invece si comporta come un adulto che cerca di scoprire le radici di questo amore, cerca di comprendere i pensieri e la mentalità del ragazzo che ha sempre cresciuto e che anche cambiato il pannolino. È sorprendente come non si limita semplicemente a rimanere scioccato dall’affermazione ricevuta dal suo nipote e dell’amore che stato manifestato attraverso un bacio rubato, ma bensì cerca andare oltre.cerca di comportarsi come un adulto che si trova davanti una strada a due corsie e che cerca di comprendere quale sia la strada più adatta.

Tuttavia questa storia non parla solamente di un amore impossibile tra un tredicenne che esplora i confini dell’adolescenza ma bensì abbiamo anche un’altra facciata, ossia l’amore che non riesce a raggiungere la persona voluta dal punto di vista di un adulto.

Staygold

sicuramente il fatto di trovarsi di fronte a una storia che a questo elemento particolare della differenza di età abbastanza grande soprattutto perché ha per oggetto un personaggio minorenne dell’età di 13 anni possa far storcere un po’ il naso, dall’altra parte ritengo che sia davvero interessante verificare e vedere anche gli atteggiamenti dell’altra parte e anche il modo in cui si può evolvere la storia in sé.

Le opere di Hideyoshico hanno sempre una sfumatura di drammaticità e di emozioni non indifferenti. Mi sento di consigliare anche altri titoli inediti:

  • Romeo ga Rival (seinen)
  • Udagawa-chō de Mattete yo (Boy’s love)

Le madrine – Monica McInerney

Per molto tempo stavo cercando un romanzo che potesse davvero coinvolgermi e trasmettermi tantissime emozioni, finalmente l’ho trovato e oggi voglio parlarvi di ‘Le Madrine‘ di Monica McInerney – nuova uscita edita dalla Fazi editore.

le madrine

Trama:

Le madrine di Eliza conoscono tutti i segreti di famiglia: per quanto tempo ancora potranno tenerli per sé?

Figlia unica dell’amatissima ma inaffidabile Jeannie, madre giovane e irregolare, Eliza Miller ha sempre potuto contare sul sostegno delle sue affezionate madrine, Olivia e Maxie. Riguardo al padre Eliza non ha mai saputo nulla: Jeannie le ha promesso che le avrebbe rivelato la verità il giorno del suo diciottesimo compleanno. Poco prima della fatidica data, però, è scomparsa all’improvviso, cambiando ogni cosa. Molti anni più tardi, Eliza, ormai trentenne, è una donna solitaria, introversa e dedita soprattutto al lavoro. Quando nell’arco della stessa giornata viene licenziata e sfrattata di casa, decide di accettare l’invito di Olivia a raggiungerla a Edimburgo per fare una sorpresa a Maxie che sta per sposarsi. Questo viaggio sarà per Eliza l’occasione per uscire dal guscio ovattato nel quale si è rinchiusa, ma soprattutto per indagare sull’identità di suo padre. Per scoprire chi è quest’uomo misterioso, però, dovrà capire chi era davvero sua madre: le madrine hanno custodito per anni i segreti di Jeannie, ma ora è tempo che la verità venga a galla.

Cosa ne penso?

«Le conosceva da quando era nata; erano le migliori amiche di sua madre; non potevano non avere le risposte alle sue domande».

Mi sono cimentata in questa nuova lettura senza sapere davvero cosa aspettarmi, e posso solamente dire che a fine lettura ho sentito un vuoto dentro. Questo romanzo non è solamente una lettura che consiglio a chi vuole trovare una scrittura coinvolgente, molto scorrevole e che sappia davvero intrattenere il lettore, ma anche per chi sta cercando una storia che riesca nelle sue mille sfumature raccontare qualcosa.

Le madrine’ è una storia che parla di una ragazza che è stata cresciuta da una madre che l’ha sempre coccolata con mille storie della sua adolescenza creando un bellissimo rapporto tra madre e figlia che a volte nonostante le sue lacune, è riuscito a lasciare un segno.

Tanti racconti, tanti sorrisi e tanti abbracci hanno fatto crescere Eliza come la donna consapevole della creatività di cui godeva la madre, ma non era un rapporto fine a se stesso che racchiudeva solamente queste due donne bensì coinvolgeva anche le due migliori amiche della madre che hanno avuto un ruolo davvero fondamentale nella crescita della ragazza.

Olive e Maxie, due donne da caratteri diversi, da vite completamente opposte che è un certo punto si sono interrotte per poi incontrarsi nuovamente. Due migliori amiche che tutti vorremmo della nostra vita, due donne di cui a cui si può fare affidamento.

Eliza, fin da bambina, è cresciuta in un contesto in cui la madre la riempiva di bellissimi pensieri e che veniva lo stesso tempo viziata dalle sue migliori amiche, un passato davvero burrascoso in cui in assenza del padre l’unica figura di riferimento erano queste tre donne che facevano parte della sua vita oltre anche ad una sua amica.

Il tempo passa, la ragazza torna da un viaggio insieme a una delle sue madrine sempre in giro per il mondo, tornando a casa scopre qualcosa di sconvolgente.

Ad un certo punto tutto diventa nero, i secondi sembrano ore e la scena è impressa nei suoi occhi, Eliza tornando a casa da uno dei suoi innumerevoli viaggi con le madrine troverà una scena che la segnerà per tutta la vita.

Il punto di non ritorno del cuore di Eliza, ma il momento in cui tutte sue domande si sparpagliano come una goccia nell’oceano. Anni dopo, alla ricerca di suo padre, farà delle scoperte agghiaccianti sulla sua famiglia.

Un viaggio alla ricerca di se stessi, un viaggio alla ricerca dei tanti perché di cui si componeva le sue domande e anche alla ricerca di un amore che potesse travolgerla.

Monica McInerney ci trasporta in questa vita complessa e drammatica con una scrittura possente, fresca, coinvolgente. Vengono rappresentate quattro donne completamente diverse per il loro carattere, per i loro pensieri e per il loro modo di agire. Quattro figure in cui noi possiamo rispecchiarci, nelle problematiche della vita quotidiana, nei pensieri di un adolescente e di un adulto.

Consiglio questa storia soprattutto per chi sta cercando il racconto di una vita quotidiana, delle sue delusioni dei suoi momenti di felicità che possono davvero farti aprire gli occhi e riscaldarti il cuore. Durante la lettura mi sono sentita completamente trasportata in queste dinamiche familiari, che nonostante siano diverse dalla mia realtà, mi hanno permesso di aprire gli occhi verso un rapporto diverso da quello che si instaura tra madre e figlia ma è possibile creare il concetto di famiglia anche con altre persone che non hanno stesso sangue.

La stanza grigia

Stai cercando un titolo davvero sorprendente che parla di quegli elementi negativi in una relazione amorosa come un’ossessione per l’altra persona o per il tuo grande amore? Sei alla ricerca di un titolo tutto italiano che ti faccio entrare in un mondo completamente diverso da quello che ti sei sempre immaginato sull’amore?

La stanza grigia‘ un’opera italiana edita Upper Comics.

Trama:

In amore vince chi fugge…
Se ci riesce.

Cosa fareste per appagare la vostra sete di amore?
Angelica è disposta a tutto per essere corrisposta dal ragazzo che ama. Anche a rapirlo e rinchiuderlo in un’angosciante stanza grigia.
Riuscirà a farsi amare dal suo ostaggio, o il suo caro amore troverà il modo di evadere?

Arriva finalmente il primo fumetto thriller scritto da Kiria EternaLove, alias Chiara Scarpitta, e disegnato dal tratto inconfondibile di Marilena Wu.
Lasciatevi rapire dall’inquietante creatività della youtuber e scrittrice che ha lasciato senza fiato migliaia di lettori!

Cosa ne penso?

Credo di essermi fatta incantare dalla semplicità e dalla pazzia di questo volume, “La stanza Grigia”. Un racconto in cui una pazza innamorata, rapisce il destinatario del suo amore rinchiudendolo in una stanza insonorizzata per parecchi giorni sperando che prima o poi il suo amore possa essere ricambiato.

Angelica è una ragazza che si innamora in maniera ossessiva e suggestiva di un ragazzo che l’ha aiutata in pochi momenti della sua vita scolastica.

Questa ossessione ha portato la ragazza a  creare, per sei mesi, una stanza destinata a rinchiudere Marco. Una stanza dalle pareti grigie con pochi averi necessari per la sopravvivenza del giovane.

Iniziano così dei giorni angoscianti che porteranno Marco ad avere delle apparenti visioni fino a farlo credere pazzo. 

La storia con questi elementi che rincorrono il genere thriller e psicologico mi hanno solleticato il palato. Ho apprezzato tanto anche l’aspetto più enigmatico della mente umana connessa all’amore – ossessione e al rifiuto che diviene accettazione. 

Le tavole sono ben disposte e organizzate, inoltre danno quel senso di dimensione pari a qualcosa di organizzato, sistemato e posizionato correttamente come una stanza vuota e chiusa.

Probabilmente avrei voluto sapere maggiormente sulla figura del fratello di Angelina e del movente per le sue azioni, ma sarà davvero un volume unico o ci sarà il seguito?

Mononogatari – vol.1

La tipologia di opere che più apprezzo sia da vedere che da leggere sono sicuramente quelle che riescono ad avere come elementi caratterizzanti i demoni, i fantasmi che prendono possesso degli umani e i personaggi che abbiano un carattere duro, definito ma sorprendente.

In Italia è arrivato il primo volume dedicato alla serie Mononogatari, una storia che si presentano già dal primo volume con una copertina celeste pastello e i personaggi che hanno le vesti tendente al rosa che si sfuma verso bianco. Una grafica che ho gradito molto!

leggi l’intera recensione e ti dirò dei motivi per cui recuperare quest’opera composta da 15 volumi in corso.

copertina

Trama:

Hyoma Kunato è un ragazzo che detesta gli tsukumogami, spiriti in grado di possedere oggetti inanimati, poiché uno di loro gli ha rubato qualcosa per lui molto importante. Il protagonista, appena trasferitosi a Kyoto, dovrà però convivere con una ragazza di nome Botan Nagatsuki, la quale invece vuole bene agli tsukumogami e li tratta come membri della sua famiglia.

Cosa ne penso?

Oltre alla versione manga, è disponibile anche la visione dell’anime che consiglio vivamente di recuperare.

Sono molteplici le storie che conosciamo che hanno come elementi definita tori quelli di spiriti che prendono possesso di oggetti o di esseri umani e che possono avere dei comportamenti buoni o cattivi, ma Mononogatari cos’ha di diverso?

Mononogatari

In tutte le storie che ho letto, molto probabilmente l’elemento in comune oltre essere gli spiriti è anche la tipologia di comportamento adottato dai personaggi, spesso sono caratterizzati da ragazzi in età adolescenziale che iniziano a maturare un comportamento molto distaccato nei confronti della realtà e duro sia a causa di vicende che hanno toccato il loro passato o anche per l’ambiente circostante.

Ciò che mi piace maggiormente di questa storia è che il personaggio nonostante abbia un carattere davvero forte e abbia delle idee ben realizzate, strutturate e difficili da smuovere, riesce comunque ad ascoltare il parere degli altri e a modificare o comunque a tener conto anche di queste cose. Hyoma Kunato è un ragazzo che dà la caccia e odia davvero questi spiriti, tuttavia per determinate circostanze si troverà a convivere con loro e cosa potrà succedere?

Mononogatari

Una convivenza che sicuramente sarà dura sia per il ragazzo nonché anche per la controparte perché si troveranno a vivere con un personaggio dal carattere abbastanza duro, ma anche ambiguo. I legami inizieranno a spezzarsi ed a instaurarsi, tuttavia la lettura è davvero sorprendente e mai noiosa, la disposizione delle tavole è ben realizzata e di semplice lettura, la narrazione scorre tranquillamente e i disegni sono dettagliati, creativi e formosi nei combattimenti.

Verso la parte finale del primo volume avremo una porta spalancata perché si entra effettivamente nel vivo della prima tappa di questa storia e inizieranno a nascere davvero tanti dubbi che verranno poi scoperti con i volumi successivi.