Spider Web

Se sei la ricerca di un titolo davvero spaziale e siete degli amanti del thriller e del serial killer allora non potete assolutamente perdervi questa perla e ditata da Jundo!

Parlo proprio della nuova uscita ‘ Spider Web ‘ che troverete in anteprima per la prima volta in Italia al Comicon di Napoli e se volete leggerla in maniera digitale potrei trovarla sull‘applicazione Jundo.

Spider Web

Trama:

I serial killer potrebbero essere ovunque. Nascosti silenziosamente nell’oscurità, osservando la loro preda. Oppure potrebbero camminare tranquillamente sotto la luce del sole, accanto a civili innocenti. Un sorriso pieno di benevolenza potrebbe nascondere un coltello in mano!
Oppure… l’assassino potresti essere proprio tu!

Cosa ne penso?

Posso tirare velocemente le somme avendo letto il primo volume e ne sono rimasta davvero entusiasta. Consiglio totalmente la lettura di questa storia a chi ama il genere thriller e chi è appassionato anche delle storie del serial killer.

Spider Web è una storia che parla di un ragazzo che vive da solo ed è avvolto da un atmosfera davvero tetra e particolare. In città iniziano a correre delle nuove novità attinenti a omicidi di giovani ragazze tutte con i capelli lunghi, ma si cerca ancora il colpevole. A primo impatto con l’andamento iniziale della storia il lettore tenderà a porre già le sue prime ipotesi che ma mano si riveleranno davvero sbagliate, o almeno lo è stato per me.

Voi cosa fareste se iniziato ad avere dei sospetti verso il vostro vicino che rincasa a un orario notturno, ha delle abitudini standard ma in qualche maniera vi trasmette delle vibrazioni non del tutto positive?

Sarà proprio questo il nucleo centrale della storia, il ragazzo che inizierà ad avere dei forti dubbi verso il suo vicino che è un giovane adulto che vive la sua quotidianità andando al lavoro e tornando a casa a notte profonda. Inizieranno le varie indagini e domande cercando di trovare il vero colpevole di questi omic1di, ma la vita del ragazzo potrebbe essere davvero in pericolo.

Una storia che si caratterizza da colori scuri, profondi e cupi. Un andamento narrativo veloce ma che riesce a cogliere l’attenzione del lettore in maniera particolare tant’è che la lettura sarà così entusiasmante che in un colpo solo avrete già finito il primo volume e vorrete subito il secondo.

Sono rimasta elettrizzata da questa storia nonostante il primo volume sia così ben composto e chiaro anche su dove vuole andare a parare, ciò che mi è rimasto impresso e proprio il modus operandi di cui si compone.

Ma perché il titolo è Spider Web? Letteralmente andando a tradurre sarebbe il ragno del web mi viene da pensare che il termine ragno venga collocato al fatto che gli omicid1 possano essere l’un con l’altro connessi, ma anche l’operazione che viene effettuata dal ragazzo nel venire a conoscenza di determinate informazioni e nel ricercare la verità dietro ad ogni omicidio proprio come una ragnatela investigativa.

Valmont – Le relazioni pericolose

La notizia più bella che un lettore di manga possa ricevere è sicuramente il fatto che le case editrici si dedicano anche a ristampare con nuove edizioni storie pubblicate un paio di anni fa per darle nuova vita.

Questo è assolutamente il caso di ‘Valmont – Le relazioni pericolose‘ di Chiho Saito con la nuova edizione deluxe edito da Panini Manga.

copertina

Trama:

Per Valmont la seduzione è una ragione di vita e l’amore è una guerra che può aver fine solo con la resa incondizionata del nemico. Torna in un unico volume deluxe la trasposizione a fumetti di un capolavoro della narrativa: Le relazioni pericolose di Laclos.

Cosa ne penso?

Valmont è un’opera che si macchia di un intrigante gioco di seduzione e vendetta sullo sfondo della Francia del Settecento. Tra la grande società francese che si arricchisce di feste di gente altolocata e di intrighi d’amore, veniamo catapultati in una storia che di colpi di scena ne fa’ la ragione della sua esistenza.

Valmont - Le relazioni pericolose

Tra un gioco di seduzione e di amori impossibili, la figura di Valmont è quella più riconosciuta ed etichettata in quanto viene proprio visto come il vero rappresentante della libertà delle relazioni e il suo modo di comportarsi in maniera così piena di elogi e di flirt, riesce a conquistare il corpo di qualsiasi donna.

Ma la verità sta sempre nel mezzo, un gioco molto scottante e particolare che coinvolgerà più persone e sentimenti. Ardentemente consiglio di recuperare il titolo per chi ama le storie con dei disegni davvero molto dettagliati, realizzati in maniera ottimale e con delle caratteristiche anche narrative molto complesse e pieni di dinamicità.

Valmont - Le relazioni pericolose

E’ una storia che richiede molta attenzione durante la sua lettura, questa è dettata anche dal fatto che si caratterizza per la maggior parte da sfondi scuri e dall’alternanza dell’utilizzo di un font con poca chiarezza e inoltre ho notato anche dei piccoli errori, probabilmente di tastiera, ma che non incideranno sulla lettura.

Personalmente sono stata trasportata in una Francia del seicento magnifica, una vera e propria trasposizione di un romanzo e di un film che riescono a colpire chi ama questo genere di storie e anche chi apprezza, a livello psicologico, conoscere i personaggi e andare oltre osservando la loro evoluzione propria e del contesto in cui si trovano.

Una lettura ricca di momenti che fanno davvero tremare le dita del lettore che vorrà di pagina dopo pagina continuare a conoscere l’evoluzione del personaggio principale, ma anche della donna che si presenta essere sua rivale fino all’ultima pagina. Un gioco un po’ definito come la scacchiera dove vince il più astuto e che riesce ad utilizzare la migliore strategia di attacco, ma come ogni attacco in una battaglia bisogna pur sempre difendersi.

Non so bene dirvi se Valmont è riuscito a difendersi dalle grinfie della sua amica e nemica, in questo caso stiamo parlando di un rapporto che nasce da un patto per poi rivolgersi nell’essere un’arma a doppio taglio.

Valmont - Le relazioni pericolose

L’aspetto più interessante è il fatto che nonostante Valmont venga visto nella società francese come un uomo molto libero che riesce attraverso il suo comportamento elegante e ben definito a catturare l’attenzione di tutte le donne che si trovano davanti al suo cammino, riusciamo ad osservare anche un altro aspetto ossia quello di come nelle società altolocate dei vecchi tempi nonostante questi amori che possono nascere sotterfugi tra le feste o dietro una maschera, bisogna pur sempre mantenere le proprie apparenze.

Nella storia incontreremo una giovane ragazza pura che non conosce nulla dell’amore e si innamora di primo impatto di un giovane cavaliere, purtroppo però la sua vita è già destinata a un matrimonio con un uomo molto importante e più grande di età, la ragazza non sa bene come gestire la situazione ma cede alle lusinghe del primo amore ma si troverà ingarbugliata tra le corde dell’energico flirt di Valmont.

Dall’altro lato viene coinvolta anche donna già sposata di cui la riservatezza è il suo elemento dominante, tuttavia nonostante per quanto possa essere fedele al suo dolce uomo, in qualche maniera viene catapultata in una relazione passionale di cui non riesce farne a meno ma questa è la porterà anche ad ammalare il suo cuore. Sarà proprio questa malattia che riuscirà a influenzare la vera identità di Valmont e a farlo traballare sulle sue sicurezze.

Un gioco di astuzia, una storia dinamica. Esattamente di cosa ci vuole parlare Valmont le relazioni pericolose? Abbiamo tre figure di donne molto importanti e con un carattere completamente diverso l’uno dall’altra e dall’altro lato abbiamo due uomini di cui uno perdutamente innamorato della donna virtuosa e pura e dall’altro lato abbiamo l’uomo che invece vuole essere riconosciuto dalla società come un dongiovanni e se ne pregia anche di tale etichetta.

Nonostante l’andamento molto lento della narrazione e l’eventuale avanti e indietro dei personaggi, ciò che mi ha davvero stupito e lasciato anche un vuoto nel cuore è stato proprio il finale. Un finale che in realtà non ti aspetteresti mai di leggere, un finale posso anche definire come rivoluzionario in quanto va ben oltre all’immaginazione del lettore e dei personaggi che l’autrice è riuscita a realizzare.

The Demon King’s Champions

Ditemi la verità, anche voi siete alla ricerca di un isekai che sia astuto, ma soprattutto che sia una grandissima figata.

Non vorrei dire e non vorrei vantarmene, ma ho proprio un titolo adatto per voi e parlo dell’opera The Demon King’s Champions edita da Jundo e potete trovarla anche lettura digitale sulla loro applicazione.

The Demon King's Champion

Trama:

Durante l’ennesima notte trascorsa con il suo videogioco preferito, l’hardcore gamer “75” muore a causa di un infarto. L’uomo si reincarna in un personaggio del videogioco a cui stava giocando trovandosi durante una battaglia contro un boss. Senza equipaggiamento o abilità usa la sua intelligenza per stringere un’alleanza con Devo, il Re dei Demoni. Per continuare a servirlo 75 dovrà salire di livello e sconfiggere tutti i suoi nemici, rischiando la sua ultima vita…

Cosa ne penso?

Ammetto le mie colpe, anch’io da grande nerd spesso mi capita di passare notti in bianco oppure di completare una maledetta missione ed è proprio questo il punto iniziale di questa magnifica storia.

Il nostro personaggio è talmente ossessionato da questi videogame che passa tantissimi notte insonne finché non ha un infarto e si ritrova in un gioco. L’inizio ormai lo conosciamo tutti come in ogni ottima storia il nostro protagonista si troverà sempre davanti ha delle difficoltà e dovrà avere un ottimo ingegno per saper superare le nuove sfide e conoscere il modo in cui è stato trasportato.

Il problema nasce all’origine ossia il fatto che il ragazzo, è vero che è stato trasportato in un videogame, ma quale sarebbe il senso se viene già portato davanti a un mostro enorme che potrebbe ucciderlo semplicemente schiacciandolo con un piede?

Per uscire da quella situazione davvero difficile del dungeon, 75 ossia il nome del nostro protagonista, dovrà riuscire a trovare un modo per sconfiggere il boss finale.

Devo dire che leggendo questa storia mi sono fatta tantissime risate e questo grazie anche a come è stato realizzato il personaggio che è davvero ironico, molto spontaneo delle sue battute e non vuole morire di nuovo in poco tempo. Dietro questa storia nasce e si nasconde anche una grande creatività e senso dell’umorismo che sicuramente danno tantissimo valore sia la narrazione non che anche alle emozioni che riesce a trasmettere a chi lo legge.

Secondo voi qual è il metodo che utilizzerà 75 nel sconfiggere il boss finale di un dungeon? Sono davvero dubbiosa se farvi lo spoiler cercando di farvi ridere e quindi necessariamente farvi acquistare direttamente il titolo oppure lasciarvi sospesi.

Credo che la mia forza di volontà sia davvero fragile e quindi sarò qui a darvi un piccolo indizio oltre che ha una mano: 75 per sconfiggere il maestoso boss inquietante e forzuto deciderà di inventarsi una storia davvero particolare e stramba ossia quello di essere suo figlio. Giustamente il boss vuole ben capire come è possibile che un essere così principiante e piccolo e senza poteri possa essere il figlio del Re dei demoni.

Tuttavia 75 decide di sedersi a tavolino e dimostrare attraverso un test di paternità con il sangue che effettivamente suo figlio solo dopo essersi lamentato del fatto che il sangue del re dei demoni e schifosamente verde fluoro.

L’imperatore del giappone

Spesso mi piace uscire dalla mia confort zone e grazie alla Ippocampo Edizioni ho scoperto una nuova chicca di cui non posso far a meno!

L’imperatore del giappone‘ una storia dedicata alle vicende che girano attorno a Hirohito.

copertina

Trama:

Realizzato per celebrare i 30 anni dalla morte di Hirohito, questo manga è il primo adattamento grafico di quello che fu il più lungo regno di un imperatore giapponese: 62 anni. Ad accompagnare l’accattivante racconto, una trama di intrighi politici e familiari.
Nell’anno 37 dell’era Meiji (1904) il giovane Hirohito inizia a farsi strada. Dai primi anni formativi della sua lunga reggenza fino ai drammatici eventi che hanno portato il Giappone alla Seconda guerra mondiale, questo splendido e documentatissimo manga alza il velo sugli aspetti poco noti della vita del principe Hirohito, futuro imperatore Shōwa, a cominciare dalla sua infanzia.

Cosa ne penso?

Mi piace trovare nuovi titoli a cui dare spazio e ‘L’imperatore del Giappone‘ è uno di questi. Un’opera molto interessante per chi ama il Giappone nelle sue mille sfumature, ma vuole conoscere anche qualcosa inerente alla sua storia. Composta da dodici volumi in corso, posso dire che i primi due mi hanno fatto conoscere sfaccettature di questo mondo a me distante, ma che apprezzo moltissimo.

Imperatore del Giappone

La narrazione può apparire abbastanza lenta, ma ricordiamoci che entriamo in un contesto storico molto diverso dalla nostra realtà occidentale, ma niente paura! I disegni sono davvero ben dettagliati e maestosi, a tratti realistici e allo stesso tempo ricchi di elementi che riportano le usanze, i comportamenti, le modalità di conversazione di quegli anni.

Il primo volume si apre con delle pagine a colori che riescono subito a conquistare chi ha deciso di intraprendere questa lettura. Le prime tappe che conosceremo saranno inerenti alla educatrice del giovane principe che crescerà questo bambino come se fosse suo figlio. Una grande attenzione soprattutto alla educazione che viene ripartita andando a realizzare un’istituto destinato proprio a lui. Di notevole importanza anche le sagge parole che vengono spese durante la educazione attraverso le lezioni, come ad esempio il concetto di ‘un buon imperatore’ non connesso alla figura anarchica, ma bensì benevole verso il suo popolo.

Imperatore del Giappone

Continua così la struttura dei volumi, alternandosi tra sapienza e storicità che riescono a raccogliere una storia che parte dagli anni 1904 fino alla grande formazione dell’impero Giapponese raccogliendo dentro di sé anche intrighi di potere, drammaticità e litigi familiari.

Una ripresa del popolo che ha subito la Seconda guerra mondiale, la evoluzione di concetti e di felicità che sono alla base di un potere che riuscirà a sovrastare le dubbiosità a seguito dei residui della guerra. La difficoltà di plasmare quello che sarà l’Imperatore, non è ruolo semplice e privo di difficoltà. L’educatrice, Taka, si troverà a dover affrontare non lievi problematiche attinenti sia alle modalità di educazione e di influenza verso lo stesso ragazzo.

Un lungo flashback che ci fanno conoscere l’infanzia di Hirohito e gli eventi che si sono venuti a susseguire. Ma cosa significa essere un Imperatore? Cosa significa detenere il potere? Hirohito attraverso le persone che lo circondando, tra Taka la sua educatrice e i maestri, comprenderà l’importanza della figura autoritaria che ricoprirà in età adulta e si preparerà a prosperare per il suo popolo.

La conquista del cielo

Dopo la famosa e brillante uscita ‘La scelta di Pandora‘, Edizione BD torna con un meraviglioso capolavoro di Yudori intitolato ‘La conquista del cielo‘.

Un meraviglioso manga intrinseco di messaggi e di ricerca dell’amor proprio e della conquista del cielo, sotto molti aspetti.

La conquista del cielo - Yudori

Trama:

Nell’Olanda del XVI secolo, Amelie è una giovane cattolica sposata con Hans, agiato mercante con la passione del collezionismo. Un ruolo, quello della moglie umile e accondiscendente, che mal si accorda al suo carattere ribelle e curioso… Finché il marito non porta dai suoi viaggi una giovane schiava arrivata da terre lontane, frantumando il fragile equilibrio della casa. A poco a poco, però, le due donne stringeranno un legame che le spingerà verso la libertà. 

Cosa ne penso?

La conquista del cielo‘ è uno di quei manga che ti apre la mente e ti trasporta in un contesto lontano, seppur vicino alla nostra realtà, che sa emozionare ed insegnare.

La conquista del cielo

La talentuosa artista coreana Yudori, ha rappresentano in quest’opera una miriade di etichette associate alla donna e di sentimenti negativi e positivi che una moglie può provare.

Nell’Olanda del XVI secolo, Amelie si trova in una realtà abbastanza stretta. La sua femminilità è cupa e poco vistosa, ma i suoi occhi volano come un uccello libero nel cielo così vasto, ma tutto da scoprire. E’ sposata con Hans, un giovane mercante dal viso meraviglioso. Pare che qualunque verità del mondo, debba essere da lui conosciuta e contemplata proprio grazie alla sua bellezza, ma non riesce a conquistare il cuore distante di Amelie.

La giovane cattolica è intraprendente e ribelle, non riesce a soffermarsi solo sul ruolo che le è stato assegnato da quella società poco ridimesionata e così, si ritrova a condividere il tetto della sua dimora con una mera giovane schiava delle terre lontane.

Lo stile di disegno di Yudori coglie subito l’attenzione del lettore. Con le sue linee pulite, visi grezzi e reali, raffigura lo sguardo della sofferenza e dell’affetto. Amelie viene raffigurata nella sua pura nudità, un corpo privo di forme che diventa cibo per soddisfare i suoi doveri coniugali finché non viene sostituita da una bellezza esotica e corposa.

La conquista del cielo

Amelie si troverà ad affrontare le etichette della classica moglie casalinga e devota alla volontà del marito, ma la notte cela un’altra realtà: quella di una donna che ama sognare e che vorrebbe, un giorno, conquistare il cielo. A pochi passi si incuriosisce dell’evoluzione dell’umanità, dei mulini, dell’aria e dell’acqua che bolle fino a creare una piccola mongolfiera e cercare di far tornare quella docile ragazza alle sue terre lontane.

Dall’altro lato, la giovane, dovrà combattere anche con il desiderio di essere l’unica donna nella vita di suo marito. La sua figura inizia ad essere messa da parte, il suo ruolo inizia a diventare più piccolo e fragile. Tra odio e compassione, Amelie cerca di non sprofondare nell’abisso.

Quest’opera riflette la volontà di evolversi e di trovare un proprio posto nel mondo, nonostante i vincoli e le difficoltà. L’ingegno di una donna che non deve essere limitato solo perché non è un uomo, ma che tutti hanno la possibilità di portare l’umanità ad un passo più evolutivo.

Un concetto che ritroviamo ancora nella nostra cruda realtà, in cui la bellezza è soggetta ancora a delle valutazioni mediocri e superficiali. La nascita dei dubbi, delle riflessioni annesse al proprio essere e alle proprie forme. La fragilità che può derivare da un amore frivolo senza sentimento, dalla condanna di essere una donna etichettata e limitata ad un ruolo che non le appartiene.

La conquista del cielo

Amalie cerca, in qualche modo, di andare oltre a quelle aspettative prive di evoluzione che Hans e gli altri personaggi che la circondano, cercano di ostacolare. Amelie va oltre, in un modo sconvolgente e coraggioso, cercando anche di salvare l’identità di quella giovane schiava che balla libera nel cielo.

Anche la religiosità, in quest’opera, svolge un ruolo fondamentale. Amelie vuole raggiungere il cielo per sentirsi più vicina a Dio, ma nel suo percorso riesce a comprendere che Dio è già vicino a lei.

Raybearer – Jordan Ifueko

Tra le nuove uscite della Fazi Editore consiglio assolutamente da recuperare ‘Raybearer‘, un fantasy con una narrazione davvero particolare.

Raybearer - Jordan Ifueko - copertina

Trama:

Tarisai ha sempre desiderato il calore di una famiglia: è cresciuta in isolamento, nel selvaggio e lussureggiante regno di Swana. Sua madre, Lady, è una donna potente e temuta, che non le ha mai dimostrato affetto e che la spedisce nella Città di Oluwan, la capitale dell’impero arit, a competere con altri bambini per entrare a far parte del Concilio del principe Dayo, l’erede al trono. Undici di loro verranno selezionati per essere consacrati attraverso il potere del Raggio, che li legherà a vita al futuro imperatore impegnandoli a proteggerlo. Ma il destino di Tarisai è segnato da un crudele incantesimo di Lady, che vuole che la figlia uccida il principe, invece di amarlo e difenderlo. Tarisai è davvero obbligata a essere la pedina nei giochi politici di sua madre? In una capitale piena di intrighi e magia, la giovane dovrà decidere chi considerare davvero la sua famiglia e a chi, invece, voltare le spalle. Nulla conta più della lealtà. Ma cosa accade quando giuri di proteggere colui che sei nata per distruggere? L’esordiente Jordan Ifueko, nuovo fenomeno del fantasy americano, si è ispirata alle terre dell’Africa occidentale per dare vita a un’avventura dal ritmo serrato sul conflitto tra dovere e giustizia, lealtà e amore, obbedienza e autodeterminazione.

Il primo volume di una potente epopea fantasy ambientata in un mondo ricco di tradizioni magiche, leggende e riti ancestrali, ma anche colmo di segreti pericolosi.

Cosa ne penso?

Raybearer è uno di quei fantasy che ti fa viaggiare tra terre lontane.

Un mondo governato da popoli e culture diverse, ma qualcuno che cerca sempre di distruggere la quiete con la conquista del potere.non troveremo solamente umani, ma anche personaggi che riescono ad utilizzare la magia e hanno dei tratti particolari.

Tarisai è una ragazza che sempre cresciuta in isolamento, non ha mai effettivamente goduto dell’affetto della madre nonostante quest’ultima fosse in vita e fosse vicino a lei. La sua adolescenza è sempre stata caratterizzata da bugie bianche, da racconti di storie mai completi, di una carezza che non è lei ma arrivata.

Si troverà ad un certo punto ad essere catapultata in un mondo aperto, si distaccherà da quella ce l’hai qui è sempre cresciuta per conoscere altre persone ma con un unico obiettivo: uccidere.

In realtà lei non sa bene qual è l’obiettivo della sua missione, ancora una volta rimane all’oscuro di tutto ma le sento una voce dentro di sé, una voce connessa alla mente di sua madre che nel momento opportuno la farà entrare in azione.

Fatta di me’ è una frase che troveremo spesso nel primo volume di questo fantasy, potrei definirlo anche la frase di apertura e di conclusione del primo volume. È una fase che al suo interno riesce a immagazzinare quello che è Tarisai e quello che dovrebbe fare.

Lady, sua madre, la manda nella capitale di Aritsar per entrare nel consiglio degli undici del principe ereditario Ekundayo. Tarisai appare davanti ai membri, grazie all’analisi del suo essere attraverso un dono speciale, come una ragazza pura e libera da qualsiasi malignità (proprio grazie al fatto di essere cresciuta in isolamento e all’oscuro delle vere intenzioni di sua madre). Il suo dovere sarà quello di amare il Principe ed esserne devota.

La vita di Tarisai lontana da Bhekina House è più dinamica e piena di misteri. Di volta in volta, inizia ad avvicinarsi al Principe e a creare un vero e proprio legami di fiducia e affetto, ma nulla è dimenticato tanto che la ragazza inizierà a sentire dentro la sua testa delle voci sussurrate da parte della madre per farle compiere il grande atto.

Nulla è perduto, ma niente è sicuro. Tarisai si troverà a combattere dinanzi a due realtà: quella costruita dalla madre e quella che lei stessa vuole crearsi.

Un romanzo pieno di colpi di scena e interessante sotto molti punti di vista, sia a livello di ribellione verso il proprio sangue nonché anche nella creazione di legami che vanno oltre al destino.

La perplessità è rivolta verso lo stile narrativo, a volte è calzante e lineare mentre altre volte sembra essere più lento e meno pressante. Questo potrebbe far risultare in alcuni capitoli, la lettura più pesante. Il mondo di Jordan Ifueko è ben strutturato secondo la sua gerarchia ed elementi fantasy con riferimenti al folklore e non solo.

The High Mountain Court – I cinque regni di Okrith volume 1

Se siete alla ricerca di un fantasy che posso farvi appassionare fin dalle prime righe sicuramente ‘The High Mountain Court – I cinque regni di Okrith‘ può fare al caso vostro. Nuova uscita della HarperCollins!

Siamo di fronte a una storia che ha dell’incredibile, tra streghe e principi ci troveremo ad essere catapultati in regni e pieni di terrore alla ricerca della libertà.

Trama:

UNA STREGA SOLITARIA.
UN TALISMANO DIMENTICATO.
UN PRINCIPE POTENTISSIMO.
E UN MONDO CHE STA PER SPROFONDARE NEL CAOS…


Remy, diciannove anni, teme di essere l’unica strega rossa ancora viva, ed è determinata a restare tale. Ma il Re della Corte del Nord, che ha massacrato la sua famiglia e messo una taglia sulle teste delle streghe rosse, ha altri piani: vuole distruggere la sua specie una volta per tutte.
Quando i guerrieri che governano le Corti scovano il suo nascondiglio, Remy si ritrova faccia a faccia con Hale, l’affascinante – e molto determinato – Principe della Corte dell’Est. Lui ha bisogno di una strega rossa per mettere fine alla guerra con la Corte del Nord, e in cambio l’aiuterebbe a sfuggire ai nemici che la braccano.
Eppure, nonostante l’innegabile attrazione che vibra tra loro, la giovane non è certa di potersi fidare. Al tempo stesso, se vuole salvare se stessa e la sua gente e aiutare il Regno a sbarazzarsi di un tiranno sanguinario, ha altra scelta?
Così, con una guerra alle porte e i cacciatori di streghe alle calcagna, Remy accetta di partire insieme al principe alla ricerca di due potenti talismani che potrebbero aiutarli nella loro missione.
Sarà un viaggio insidioso, e non solo per i pericoli che i due giovani dovranno affrontare. Perché il destino li ha fatti incontrare solo adesso, ma le loro anime potrebbero essere indissolubilmente intrecciate da sempre.

Avvincente e pieno di romanticismo, magia e passione, il primo libro dell’attesissima saga dedicata ai Cinque Regni di Okrith è un high fantasy pieno di adrenalina, abitato da guerrieri straordinari, potenti streghe e misteriosi talismani che possono mettere a dura prova i piani del destino. 

Cosa ne penso?

Questo primo volume si apre con una magnifica mappa di Okrith e in maniera molto docile ci sentiamo piano piano tra i suoi angoli.

La protagonista in questione è Remy, una ragazza di soli 19 anni che ha perso i genitori ed è sempre in grave pericolo a causa di quello che è. In queste terre vige la caccia alle streghe rosse, Remy è una di quelle. La sua identità e sempre a rischio per questo deve sempre cambiare posto e la sua vita ma mano diventa sempre più difficile. In questo viaggio di sotterfugi viene accompagnata da Heather, una strega bruna, che nonostante non ci siano legami di sangue è il suo punto di riferimento.

La vita di Remy cambia all’improvviso, mentre lavorava nella locanda incontra il Principe della Corte dell’Est di nome Hale, un uomo che cercherà di portare la pace tra i regni ma ha bisogno di una strega rossa per fermare la guerra. La prima vera battaglia per Hale, però, è quello di conquistare la fiducia della strega rossa. Il passato di Hale è profondo e sofferente, nonostante il suo carattere arrogante cercherà di custodire Remy e di proteggerla.

Una storia che ispirata a nuovi regni immersi nel fantasy, che fanno a catapultare il lettore in regni caratterizzati da dolore e la violenza ma in come tutte le storie c’è un principe e anche una principessa, ma in questo caso una strega molto importante, che cercheranno di riportare la pace su questi territori. A.K Mulford ha uno stile di narrazione veloce, calzante ma che riesce in qualche modo a trasportare il lettore in cui l’ambientazione, in quelle nature e in quei campi estesi non che anche nella drammaticità delle situazioni che vivono i personaggi.

Nonostante può essere che alcuni elementi siano classici di questo genere, a volte possono sembrare essere scontati, tuttavia ci saranno dei momenti che lasceranno il lettore davvero sorpreso.un primo volume che si legge tutto d’un fiato, ci si innamora dell’evoluzione anche della relazione fra il principe e la Strega rossa.

Tra momenti di imbarazzo e momenti di lotta, riusciamo a comprendere anche la psicologia dei personaggi e il loro modo di pensare e di agire.

In questo libro non troviamo solamente le streghe come elemento fantasy, ma bensì ci saranno fae e umani. Una lotta per la sopravvivenza, una lotta per riacquistare il potere che si aveva nel passato e cercare di ricongiungersi con la propria famiglia.

Le streghe rosse, fin dai tempi antichi, sono sempre state fonte di potere ma nella realtà che vive Remy, non è più così.sono state ricercate e cacciate, in tante sono morte infatti la nostra Strega pensa di essere l’unica sopravvissuta finché non viene a scoprire una realtà davvero sconcertante.

Un fantasy completo in tutti suoi elementi perché parla di avventura, romanticismo, amicizie, famiglia e magia e riesce a creare tutto questo in un mondo che già dal suo primo volume riesce a farti immergere in un viaggio magnifico.

Se dovessi trovare una nota dolente probabilmente sarebbe il fatto che alcuni tratti della narrazione (ad esempio il viaggio di Remy e Hale) e possono sembrare davvero molto veloce e questo non ti permette di assaporare passo dopo passo tutti gli eventi, tuttavia nonostante possa trovare questi piccoli difetti, posso dire che è una ottima lettura.

No love zone

Finalmente si sta dando più spazio anche ai Manhwa, ma in particolar modo ai boy’s love. Oggi voglio parlarvi una delle ultime uscite della Panini Comics conclusa di 4 volumi e tutta a colori. Parlo proprio di ‘No love Zone’, una storia piena d’amore e di dolcezza.

copertina

Trama:

L’impiegato Lee Eun-gyeom ha un carattere socievole per quanto sia sfortunato nelle relazioni amorose. Un giorno al lavoro incontra il nuovo superiore Han Jihyuk, un giovane capace di fargli provare forti sensazioni… prima di rendergli la sua vita un inferno.

Cosa ne penso?

È una di quelle serie che ho letto tantissime volte e non posso fare a meno di suggerirlo perché sta cercando una storia d’amore che si volga piano piano, che riesce a trasmettere un sentimento puro e trasparente e non necessità di quell’elemento di tossicità di cui si stanno caratterizzando la maggior parte dei racconti boy’s love.

L’amore a prima vista è un tale cliclé

No Love Zone

No love zone probabilmente non rientra esattamente tra le mie top five dei manhwa preferiti, ma sicuramente rientra in una categoria di titoli che voglio necessariamente nella mia libreria. E’ composta da 2 stagioni e 64 capitoli (c’è in aggiunta una side story). La nostra edizione è composta da 4 volumi conclusiva.

L’edizione che ha realizzato la Panini per questo titolo è davvero fantastica, già dalla cover posso vedere che il titolo a un certo rilievo e a una tipologia di riflesso davvero magnifico per non parlare anche poi al suo interno in cui le pagine sono ben strutturate e tutte a colori.

Diciamoci la verità tra me e te, chi non ha mai sognato una relazione d’amore in ufficio tra scartoffie e conferenze?

Il nostro Eungyeom mentre aspetta il treno, ha un colpo di fulmine con un tipo che rispecchia proprio il suo tipo ideale, ma viene fermato da una signora con degli ideali particolari sulla vita e ha quasi rischiato di arrivare tardi a lavoro. Un ragazzo di 29 anni che non ha molta fortuna in amore, il suo ultimo fidanzato è un buono a nulla e gli chiede sempre dei soldi. Sul posto di lavoro però incontra il famoso ragazzo del treno che realtà si scopre essere il suo caporeparto, Han Jihyeok ha solo 29 anni ed è alto e affascinante, e farà sgobbare il nostro Eungyeom.

Quando leggo le storie di questo genere mi viene in mente che magari il concetto di legame di destino possa essere vero, infatti i nostri personaggi in realtà hanno qualcosa in comune e non è la prima volta che si incontrano.

Questo manhwa è esilarante, pieno di momenti di suspence e dolcezza e i suoi personaggi sono ben caratterizzati con i loro pregi e difetti. Presenta scene piccanti e la costruzione del loro rapporto avviene in maniera lenta, dettagliata e funzionale. Non è una relazione che nasce a caso, non è una relazione che si evolve senza una base solida, ma si crea in maniera così dolce e spontaneo che lettore si ritrova a tifare tantissimo per loro due.

Eungyeom è un ragazzo che si lascia trascinare dalla passione e trova sempre delle persone che non riescono ad apprezzarlo per quello che è. Dopo che i suoi genitori l’hanno lasciato, lui si è rimboccato le maniche ed è riuscito a trovare un lavoro abbastanza stabile ma la sua realtà e la sua quotidianità verrà completamente messa in subbuglio da Jihyeok.

I disegni sono semplici, emotivi ed entusiasmanti. Anche la colorazione dell’ambiente circostante, dei particolare, dei personaggi, riesci a trasmettere una esperienza completamente nuova per il lettore facendo apprezzare ancora di più questa tipologia di storie.

Sono davvero contenta che finalmente si possa dare spazio anche questa storia e sinceramente spero che possono essere portate anche altri acconti che valgono davvero la pena di essere eletti.ogni volta che leggo No love zone, mi sento come una bambina a Natale e sono davvero felicissima di poterlo sfogliare e ammirare ogni giorno della mia libreria.