Spesso mi piace uscire dalla mia confort zone e grazie alla Ippocampo Edizioni ho scoperto una nuova chicca di cui non posso far a meno!
‘L’imperatore del giappone‘ una storia dedicata alle vicende che girano attorno a Hirohito.

Trama:
Realizzato per celebrare i 30 anni dalla morte di Hirohito, questo manga è il primo adattamento grafico di quello che fu il più lungo regno di un imperatore giapponese: 62 anni. Ad accompagnare l’accattivante racconto, una trama di intrighi politici e familiari.
Nell’anno 37 dell’era Meiji (1904) il giovane Hirohito inizia a farsi strada. Dai primi anni formativi della sua lunga reggenza fino ai drammatici eventi che hanno portato il Giappone alla Seconda guerra mondiale, questo splendido e documentatissimo manga alza il velo sugli aspetti poco noti della vita del principe Hirohito, futuro imperatore Shōwa, a cominciare dalla sua infanzia.
Cosa ne penso?
Mi piace trovare nuovi titoli a cui dare spazio e ‘L’imperatore del Giappone‘ è uno di questi. Un’opera molto interessante per chi ama il Giappone nelle sue mille sfumature, ma vuole conoscere anche qualcosa inerente alla sua storia. Composta da dodici volumi in corso, posso dire che i primi due mi hanno fatto conoscere sfaccettature di questo mondo a me distante, ma che apprezzo moltissimo.

La narrazione può apparire abbastanza lenta, ma ricordiamoci che entriamo in un contesto storico molto diverso dalla nostra realtà occidentale, ma niente paura! I disegni sono davvero ben dettagliati e maestosi, a tratti realistici e allo stesso tempo ricchi di elementi che riportano le usanze, i comportamenti, le modalità di conversazione di quegli anni.
Il primo volume si apre con delle pagine a colori che riescono subito a conquistare chi ha deciso di intraprendere questa lettura. Le prime tappe che conosceremo saranno inerenti alla educatrice del giovane principe che crescerà questo bambino come se fosse suo figlio. Una grande attenzione soprattutto alla educazione che viene ripartita andando a realizzare un’istituto destinato proprio a lui. Di notevole importanza anche le sagge parole che vengono spese durante la educazione attraverso le lezioni, come ad esempio il concetto di ‘un buon imperatore’ non connesso alla figura anarchica, ma bensì benevole verso il suo popolo.

Continua così la struttura dei volumi, alternandosi tra sapienza e storicità che riescono a raccogliere una storia che parte dagli anni 1904 fino alla grande formazione dell’impero Giapponese raccogliendo dentro di sé anche intrighi di potere, drammaticità e litigi familiari.
Una ripresa del popolo che ha subito la Seconda guerra mondiale, la evoluzione di concetti e di felicità che sono alla base di un potere che riuscirà a sovrastare le dubbiosità a seguito dei residui della guerra. La difficoltà di plasmare quello che sarà l’Imperatore, non è ruolo semplice e privo di difficoltà. L’educatrice, Taka, si troverà a dover affrontare non lievi problematiche attinenti sia alle modalità di educazione e di influenza verso lo stesso ragazzo.
Un lungo flashback che ci fanno conoscere l’infanzia di Hirohito e gli eventi che si sono venuti a susseguire. Ma cosa significa essere un Imperatore? Cosa significa detenere il potere? Hirohito attraverso le persone che lo circondando, tra Taka la sua educatrice e i maestri, comprenderà l’importanza della figura autoritaria che ricoprirà in età adulta e si preparerà a prosperare per il suo popolo.