I Want to Be the Wall

Si sta avvicinando il Pride Month e la Starcomics ha deciso di arricchire la collana Queer di Star Comics con I WANT TO BE THE WALL. La serie di Honami Shirono, completa in tre volumi, approfondisce con sensibilità e comicità la sfera dell’asessualità e dell’aromanticismo.

tra il 31 maggio e il 1 luglio 2023, acquistando in fumetteria un qualsiasi volume della collana Queer (ON OR OFF e MY SON IS PROBABLY GAY compresi) si riceverà in omaggio una speciale illustration card raffigurante uno dei 7 manga rappresentativi della collana Queer.

copertina

Trama:

Yuriko, una donna asessuale, accetta di sposarsi per accontentare i genitori. Il suo nuovo compagno di vita è Gakurouta, un uomo omosessuale, innamorato del suo amico di infanzia.

Cosa ne penso?

Honami Shirono, parlami ancora di queste tematiche. 

“non posso innamorarmi, non mi è mai capitato” e il dolore di sentirsi sbagliata quando inizi a capire di più te stessa per la prima volta o come l’amore che ti trascini dietro da dieci anni che non sarà mai corrisposto.

Il Pride Month è alle porte ed è sempre meraviglioso vedere come l’amore in tutte le sue sfumature venga accolto e abbracciato dalla gente. 

I want to be the wall

In questa nuova opera scopriamo i margini della asessualità e il concetto dell’essere aromantica con un matrimonio di convivenza tra Yuriko e Gakurota.

Un primo volume che apre le porte verso una storia macchiata dal dolore e dal conforto, tra le parole di Gakurota scopriamo un amore non corrisposto per il suo amico d’infanzia, un sentimento ormai che si trascina da dieci anni e il desiderio che si tramuta in lacrime.

Mentre la figura di Yuriko ci fa scoprire una tematica che non è spesso chiacchierata o trattata, l’essere “aromantica” ossia il non provare amore/non essersi mai innamorati, strettamente connesso al concerto di “asessualità”.

Nella vita, attraverso le varie esperienze, succede a tutti di scoprire passo dopo passo qualche lato di se stessi ma il momento più crudo è quando ne parli con qualcuno e loro ti guardano con gli occhi accusatori e giudicatori del “ma sei seria?”. Questi sono i primi sentimenti di Yuriko, una fujoshi appassionata del mondo boy’s love nelle sue piene sfumature ma che non riesce ad approfondire la tematica dell’amore nella vita reale o negli shojo perché non ha mai provato il “batti cuore”.

I want to be the wall

Due persone dalle problematiche diverse che cercheranno nel matrimonio di convenienza a sostenersi a vicenda, creando una interpretazione per la società della loro vita da sposini perfetta.

Un’opera che sa intrattenere e trattare di tematiche che al giorno d’oggi hanno bisogno di spazio e di essere conosciute in maniera dolce e non superficiale. 

Potrei definirlo come un tocco delicato, ma che sa lasciare il segno.

I want to be the wall

Sono davvero curiosa di scoprire le pagine del secondo volume, mi sono soffermata molto sui sentimenti che vengono espressi da entrambi i protagonisti, Yuriko e Gakurota, e mi è venuta una stretta al cuore.

Le conversazioni sono semplici, abituali e quotidiane ma che aprono le porte verso la bellezza del conoscersi e riprovarci. Riprovare a trovare la serenità e il proprio equilibrio, anche in una situazione di mera apparenza per chi li circonda ma che nel loro matrimonio riescano a sostenersi e trovare qualcuno con cui essere se stessi.

Mi piace molto come Honami Shirono abbia predisposto l’andatura della narrazione, una vita quotidiana che non rende la lettura sgradevole o noiosa, ma incalzante nella sua semplicità.

I want to be the wall un’opera conclusa di tre volumi che farà breccia nel vostro cuore.

Of machines and Beasts

Amate le storie piene di battaglia con elementi particolari che si evolvono nel post apocalittico? Allora ‘Of Machines And Beasts‘ fare proprio il caso vostro. Un’opera che sarà trasportata in Italia grazie Jundo e potete leggerlo sia in maniera digitale sulla loro applicazione o acquistando il cartaceo.

Of Machines and Beasts

Trama:

L’umanità è morta! Risorgendo dalle ceneri, due razze opposte combattono per ciò che resta del mondo: I Cyborg, simbolo del progresso tecnologico, e gli Spiriti Bestia, tornati a essere un tutt’uno con la natura. Hei Tong Shi, uno spietato assassino cyborg che odia tutto – tranne il sarcasmo – è costretto ad accompagnare un gruppo di Spiriti Bestia in una ricerca per ripristinare il mondo distrutto. Ma non è mai facile sfuggire al proprio passato. Chi erediterà la terra nella guerra fra macchine e natura?

Cosa ne penso?

La curiosità che mi ha trasmesso questo titolo è andata bene oltre alle mie aspettative, è una storia a cui ho dato il primo sguardo attraverso l’applicazione e devo dire che già i colori mi hanno totalmente conquistata.

Avendo in mano il primo volume cartaceo posso già dirvi le mie impressioni attinenti sia alla qualità del volume nonché ai primi capitoli della storia, è una storia ancora in corso ed è di un autore di origini cinesi chiamato Chenxi.

Sicuramente la qualità di Jundo è tutta da apprezzare perché parliamo di volumi da un prezzo abbastanza economico 9,90 euro, una qualità molto eccellente sia per la carta e anche per il fatto che parliamo di storia che sono totalmente a colori.

Of machines and beasts presenta le sue prime tavole con un epilogo concentrato sulla fine del mondo. In questo mondo non ci sono più esseri umani, la società e la umanità che conosciamo ma siamo in un post apocalittico che presenta due nuove figure ossia i cyborg e gli spiriti bestia.

Come in ogni grande storia post apocalittica sappiamo bene che gli elementi determinanti sono quelli di riuscire a realizzare dei personaggi sorprendenti e battaglie non saranno mai noiose, caratterizzati da creatività.

L’intera umanità è estinta a causa di un enorme attacco, nel primo volume non scopriamo nel perché, né da chi e neanche secondo quale metodo, ma ci concentreremo nell’analisi delle prime due figure che incontreremo ossia un cyborg e uno spirito bestia che cercheranno di raggiungere il passo degli spiriti bestia. Qual è la caratteristica di queste due figure?

La prima è la rappresentazione di un essere umano con dei pezzi meccanici e dal potere di infezione cibernetica, sia un meccanismo di difesa del proprio corpo che trasforma le parti mancanti in parti metalliche portando fino alla fine alla realizzazione di un vero e proprio robot che si andrà a sostituire all’essere umano cancellando qualsiasi suo ricordo della vita precedente. Dall’altro lato abbiamo la figura dello Spirito bestia ossia degli esseri che abusando dei propri poteri, vengono trasformati nella bestia ossia nell’animale a cui sono legati.

Hei Tong Shi è il protagonista con una cattiva nomina. Lui è uno spietato assassino cyborg che ha un compito da portare a termine, una promessa fatta ad un amico in punta di morte ossia quello di ripristinare l’ormai mondo distrutto. Il nostro amato assassino riuscirà a conquistare i vostri cuori soprattutto dimostrando delle battaglie che lo coinvolgeranno la sua grande forza anche caratterizzata da un comportamento e da battute abbastanza ironiche e provocanti.

TABI – THE JOURNEY OF LIFE

Una delle bellezze derivanti dal Comicon è proprio la nuova opera di Aki Irie editata dalla Jpop ‘TABI – THE JOURNEY OF LIFE‘.

In Italia sono state editate le altre due opere ossia Il mondo di Ran e Nuvole a Nord-Ovest e per chi vuole scoprire altre sfumature della nostra mangaka sicuramente questa raccolta di racconti è imperdibile.

copertina

Trama:

Una raccolta di racconti originali per vivere tutte le sfaccettature dei mondi fantastici di Aki Irie e perdersi nell’inconfondibile tratto dei suoi disegni. Tra i racconti anche un divertente episodio inedito de Il Mondo di Ran.

Cosa ne penso?

Una delle sfumature che più mi sorprende di Aki Irie è il suo modo di disegnare e illustrare le ambientazioni, ma anche le emozioni dei personaggi che riesce a creare. Ogni volta che mi butto a capofitto nelle sue opere, rimango sempre sorpresa di come riesce a comunicare in maniera poetica ed elegante tutte le emozioni che cerca di racchiudere all’interno delle linee che tratteggia e dei disegni da mozzafiato che riesce a creare.

L’elemento identificativo che ci permette di riconoscere subito i suoi tratti di disegno è proprio grazie all’evoluzione che ci mette nel realizzare le ambientazioni e in questo volume unico, nonostante sia una raccolta di racconti con degli extra anche dedicati al Il mondo di Ran, il suo stile riesce a conquistare il cuore del lettore ed è impossibile non acquistarlo.

Tabi - The Journey of Life

Ogni singola storia dell’opera racchiude una motivazione per cui è stata realizzata e a fine volume possiamo godere sia di tavole extra nonché di sussunte spiegazioni dedicate ai racconti.

Il primo racconto in cui ci imbattiamo si intitola Harukoma e aldilà della bellezza dei disegni sia della donna e sia dello sguardo chiaro verso l’ambiente e verso l’arte, quello che mi ha colpito maggiormente è come la ragazza sia sempre attenta a quello che la circonda a causa di un’azione malvagia che vuole compiere suo fratello ossia quello di ucciderla, tutto viene arricchito dalla bellezza del canto e della musica che riescono a sciogliere la tensione che la porta nel cuore facendole godere anche di momenti gioiosi della vita.

Tabi - The Journey of Life

Aki Irie spiega verso la fine del volume che le piace il canto, la musica, le canzoni popolari giapponesi e che uno dei suoi strumenti preferiti è proprio la voce umana e per questo voleva dare un forte carattere a questo suo amore proprio realizzando un mini racconto che lo racchiudesse come protagonista.

Andando avanti ci imbattiamo in vari racconti che riescono a mostrare dei lati gentili nonché anche delle difficoltà delle persone, molti messaggi educativi e di incoraggiamento nel non lasciarsi sconfiggere dagli ostacoli e nel cercare di osservare sempre la parte bella della vita e di tutto ciò che ci circonda come la natura, il cielo o l’essere umano è stesso.

Tabi - The Journey of Life

Un altro racconto che mi ha fatto davvero sorridere si intitola Il principe viaggiatore e parla di un principe che vuole liberarsi delle responsabilità che ricadono sulle sue spalle ossia quella di dover governare un paese, un popolo e il suo animo non si rispecchia in queste responsabilità e cerca un modo per sfuggire e per custodire la sua libertà, tanto da far correre i soldati dietro alle sue scorribande.

Nella Postfazione ritroviamo anche delle parole dell’autrice:

“una volta, in una raccolta di mie opere, ho detto che manga dando forma a ciò che ci rapisce il cuore. È quello che penso ancora oggi. Spero che nelle vostre giornate, così pieni di impegni, abbiate la possibilità di imbattervi spesso in qualcosa di bello. Vi ringrazio.”

Trovare un messaggio che racchiude la gratitudine e un augurio dall’autrice credo che arricchisca la felicità del lettore nonché il buon animo dell’autore stesso.

Per tutta la durata dell’opera ci alterniamo tra racconti più brevi o racconti un po’ più lunghi, tuttavia la sorpresa non si limita solamente a vedere una tipologia di lavorazione diversa rispetto a quelle che siamo abituate in Italia con le altre due opere portate dalla stessa casa editrice, ma bensì vediamo anche una struttura della composizione delle tavole completamente diversa e innovativa.

La sorpresa più grande che possiamo ottenere da questo volume unico è sicuramente i disegni illustrativi che possiamo trovare alla fine del volume stesso, sono qualcosa di sorprendente e anche da immortalare all’interno di un quadro da appendere in camera perché sono poetica, sono maestose e gridano completamente tutta la bellezza dell’arte di disegno dell’autrice.

Magical Girl Risuka

Tra le nuove uscite Starcomics c’è un manga che si mista tra magia e vibes oscure. Un mix perfetto per chi ha voglia di catapultarsi in un mondo di umani che sono oggetto dei misteri dei maghi e delle loro formule.

Magical Girl Risuka uno shounen composto da cinque volumi in corso da non perdere!

copertina

Trama: 

La prefettura di Nagasaki, in Giappone, è un regno magico. I maghi che vivono al suo interno sono intrappolati nel Kyuushu, rappresentando comunque una minaccia tale da fare intervenire gli statunitensi durante la seconda guerra mondiale.
Figlia del più potente mago vivente, Mizukura Risuka ha dieci anni e vive fuori Nagasaki. Durante la ricerca del padre, uccide tutti i maghi malvagi che incontra sfruttando un incantesimo contenuto nel suo sangue, permettendole, per la durata di un minuto, di andare avanti velocemente nella propria vita, all’età di ventisette anni, quando è al culmine dei suoi poteri e poterli utilizzare. A farle da compagnia e guida c’è il sinistro Kugi Kizutaka, un genio sociopatico convinto che chiunque incontri sul suo cammino sia solo una potenziale pedina da sfruttare per i suoi fini.

Cosa ne penso?

Se la magia vuoi conquistare, Magical Girl Risuka devi acquistare.

Un titolo sorprendente che apre le sue prime pagine con delle tavole a colori e si conclude nelle medesime modalità. Un’avventura che vedrà come protagonisti principali due personaggi davvero particolari, da un lato abbiamo la maga di nome Misukura Risuka di dieci anni da cui pende sulla sua vita un’antica profezia e dall’altro lato abbiamo un essere umano di nome Kugi Kizutaka che ha degli ambigui pensieri connessi al concetto di vita e di magia.

Magical Girl Risuka

Anche se la storia si muove sui grandi passi di Risuka, l’attenzione ricade molto sul personaggio di Kizutaka, un bambino di dieci anni che vuole sottomettere gli esseri umani, che ritiene essere superflui e una massa di idioti, attraverso i suoi utili mezzi ossia i maghi.

La nota divertente è che, in realtà, anche Kizutaka stesso è un semplice umano, anzi, un bambino che ha una inclinazione verso gusti particolari e vuole essere coinvolto negli incidenti più macabri e profondi.

Il mondo creato in quest’opera viene governato dall’umanità, la vita delle persone scorre normalmente, ma a volte ci si ritrova incastrati in qualche formula magica che potrebbe condurre alla morte. Nelle alte mure vivono i maghi, ma sono una società chiusa e poco incline al lasciar passare chi non fa parte della loro gente.

Magical Girl Risuka

Kizutaka ha un occhio attento: rimanendo al centro dell’attenzione dei suoi compagni di classe, dei suoi insegnanti e delle situazioni in cui incorre riesce a cogliere i minimi dettagli che agli altri individui possono sfuggire e in questa maniera scopre in maniera veloce e funzionale la verità dietro l’identità di Risuka. I due decidono si stringere un patto, il ragazzo aiuterà la maga alla ricerca di suo padre e quest’ultima soddisferà gli ordini di Kizutaka. Kizutaka pensa di poterla usare come una pedina, ma presto si rende conto che Risuka è un fardello troppo complesso da gestire.

Il potere di Risuka è quello di essere la maga rossa del tempo, ossia lei è in grado di viaggiare nel tempo sia per spostarsi, ma anche per guarirsi ma non è in grado di utilizzare lo stesso potere sugli altri. Come riusciranno ad affrontare gli innumerevoli incidenti ambigui che si presenteranno in città?

Magical Girl Risuka, un’opera tratta dalla novel Shin Honkaku Mahou Shoujo Risuka, riesce a sorprenderci con dei disegni ben dettagliati che si muovono tra vibes grottesche e fantasiose.

A primo impatto viene da pensare se l’età dei ‘dieci anni’ con cui vengono rappresentati i ragazzini sia una età adeguata a seguito delle vicende e delle conversazioni complesse e notevoli che affrontano. Con certezza posso dire che, nonostante questa lieve perplessità, il primo volume mi ha davvero entusiasmata. Sono davvero felice di trovare in un’opera così particolare anche una grande dedizione per le pagine a colori che la rendono ancora più eccellente.

L’innocenza del buio

L’innocenza del buio è un nuovo horror italiano tutto da gustare per chi ama il genere.

Ci sono storie che hanno origine più antiche e non finisco mai per davvero. Questa è una di quelle

Un nuovo romanzo edito dalla Sperling & Kupler scritto da Roberto De Feo e Lucio Besana, riuscirà a trasportarvi in una storia che si alterna fra il 1919 e il 2019 ambientato in Italia. Un romanzo che cattura l’attenzione del lettore trascinandolo in una realtà scura e piena di misteri con dei ricordi che lasceranno delle macchie indelebili nei cuori dei ragazzi protagonisti.

Trama:

Dopo anni di ricerche, lo psichiatra infantile Christian Basili sembra aver trovato i soggetti che potrebbero avvalorare le sue teorie: quattro bambini che, pur non conoscendosi, condividono gli stessi ricordi di una vita passata. Frammenti sbiaditi degli anni trascorsi tra le due guerre in un castello al confine con la Francia, appartenuto ai coniugi Poitier. Matteo, Miriam, Kevin ed Erica si trasferiscono nel castello insieme a Christian e alla sua assistente Sara. Anche se non subito, l’esperimento si dimostra un successo: i ragazzi rammentano sempre più episodi della loro esistenza di un secolo prima. Memorie felici che presto, però, si rivelano un inganno: una forza oscura infesta il castello, un’entità misteriosa e crudele che vuole ridestarsi e tornare a fare del male.

Cosa ne penso?

L’innocenza del buio è un romanzo macchiato di inquietudine e maledizioni, racconta la storia di quattro ragazzi che vivranno nel loro tempo presente i ricordi di ragazzi sotto un altro nome che sono vissuti intorno al 1919 tra le due guerre e che avranno dei ricordi sbiaditi attinenti ad un castello e a una identità chiamata Madaime Poitier.

Le prime pagine si aprono presentando i vari i bambini e la vita che stanno vivendo nel 2019, ricordi che si mischiano con la realtà presente e un senso di inquietudine e di non appartenenza al posto che vivono insieme alle loro famiglie. Si inizia parlare di reincarnazione, di ricordi appartenenti a un tempo lontano, a bambini che iniziano ad avere nella loro mente e nel loro inconscio di ricordi sfumati che hanno bisogno di un mezzo per essere vissuti.

Lo sperimento si concentra sul far vivere per tre settimane questi ragazzi all’interno di un castello che rientra nei loro ricordi sbiaditi del 1919, il punto di connessione dello psicologo è quello di cercare un mezzo affinché i ragazzi possano riconoscere in maniera certa l’identità di quei nomi che rimbombano nella loro mente.

Un esperimento che dalle prime pagine sembra essere di interesse direttamente scientifico, con dei caratteri un po’ filosofici ma soprattutto che si concentrano nel fare un passo avanti per la scienza umana andando a parlare anche di concetti come reincarnazione, la possibilità di vivere una nuova vita e di mantenere i ricordi di quella precedente. Un mix di idee e di presupposti che rendono questo romanzo davvero innovativo e molto interessanti sotto tanti aspetti e sfumature, soprattutto per la tipologia di descrizione e di narrazione che viene utilizzata dai due scrittore.

Nulla è certo e niente è chiaro fino alle ultime pagine in cui lettore verrà investito da un carico di emozioni e di evoluzioni della storia davvero molto particolari e pieni di suspense.

Le vecchie storie narrate in tempo antichi se vengono trasportate nella nostra età, spesso, riescono a trasportare un significato: questo è il caso del pozzo e la strega, una storia che è il punto cruciale per l’avanzamento della narrazione e per i ragazzi che cercheranno di ritrovare la corda di connessione fra la loro realtà e quella vissuta nei cent’anni precedenti.

Ritengo che le storie più evocative sono quelli che hanno per protagonisti proprio dei ragazzi perché viene messo in gioco l’infantilità trasparente e innocua e la creatività della mente di un bambino ma anche le paure vive che un essere umano può conoscere. Un’esperienza diversa che potrebbe essere affrontata da un giovane adulto che non proverebbe le stesse emozioni e sensazioni di un bambino.

Pochi personaggi ma tutti i connessi in maniera molto logica, le memorie inizieranno grazie ad alcuni oggetti di collegate al passato, ad essere un punto di connessione e di elaborazione anche per lo sperimento. Un’ambientazione, come il castello, che è stato oggetto di ritrovo per bambini che sono stati abbandonati da genitori oppure sono orfani. Un punto in cui questi ragazzi possono definire casa e possono trovare la propria famiglia, ma cosa succede se quella famiglia inizia ad utilizzarti come strumento?

Roberto De Feo e Lucio Besana utilizzano una tipologia di narrazione alternante ossia tra il mondo reale e quello precedente, vi è una stretta connessione e riescono a realizzare il mix durante la struttura del romanzo, ossia non sono presenti dei capitoli appositi dedicati alla vita dei ragazzi del castello del 1919 e quello attinente al 2019, bensì sia un miscuglio di identità dei ragazzi di Matteo, Miriam, Kevin ed Erica alternati con le memorie di Chiara, Ennio, Gabriele e Irina.

La struttura stilistica la definirei poetica perché riesce ad avvolgere il lettore in maniera mistica e anche piena di inquietudine, facendo sì che lettore rimanga incollato alle pagine per ore e ore finché non termina l’ultima pagina, questa è stata un po’ la mia esperienza. Mi sono buttata a capofitto in questo romanzo horror in davvero pochissime ore e ne sono rimasta pienamente soddisfatta.

Spider Web

Se sei la ricerca di un titolo davvero spaziale e siete degli amanti del thriller e del serial killer allora non potete assolutamente perdervi questa perla e ditata da Jundo!

Parlo proprio della nuova uscita ‘ Spider Web ‘ che troverete in anteprima per la prima volta in Italia al Comicon di Napoli e se volete leggerla in maniera digitale potrei trovarla sull‘applicazione Jundo.

Spider Web

Trama:

I serial killer potrebbero essere ovunque. Nascosti silenziosamente nell’oscurità, osservando la loro preda. Oppure potrebbero camminare tranquillamente sotto la luce del sole, accanto a civili innocenti. Un sorriso pieno di benevolenza potrebbe nascondere un coltello in mano!
Oppure… l’assassino potresti essere proprio tu!

Cosa ne penso?

Posso tirare velocemente le somme avendo letto il primo volume e ne sono rimasta davvero entusiasta. Consiglio totalmente la lettura di questa storia a chi ama il genere thriller e chi è appassionato anche delle storie del serial killer.

Spider Web è una storia che parla di un ragazzo che vive da solo ed è avvolto da un atmosfera davvero tetra e particolare. In città iniziano a correre delle nuove novità attinenti a omicidi di giovani ragazze tutte con i capelli lunghi, ma si cerca ancora il colpevole. A primo impatto con l’andamento iniziale della storia il lettore tenderà a porre già le sue prime ipotesi che ma mano si riveleranno davvero sbagliate, o almeno lo è stato per me.

Voi cosa fareste se iniziato ad avere dei sospetti verso il vostro vicino che rincasa a un orario notturno, ha delle abitudini standard ma in qualche maniera vi trasmette delle vibrazioni non del tutto positive?

Sarà proprio questo il nucleo centrale della storia, il ragazzo che inizierà ad avere dei forti dubbi verso il suo vicino che è un giovane adulto che vive la sua quotidianità andando al lavoro e tornando a casa a notte profonda. Inizieranno le varie indagini e domande cercando di trovare il vero colpevole di questi omic1di, ma la vita del ragazzo potrebbe essere davvero in pericolo.

Una storia che si caratterizza da colori scuri, profondi e cupi. Un andamento narrativo veloce ma che riesce a cogliere l’attenzione del lettore in maniera particolare tant’è che la lettura sarà così entusiasmante che in un colpo solo avrete già finito il primo volume e vorrete subito il secondo.

Sono rimasta elettrizzata da questa storia nonostante il primo volume sia così ben composto e chiaro anche su dove vuole andare a parare, ciò che mi è rimasto impresso e proprio il modus operandi di cui si compone.

Ma perché il titolo è Spider Web? Letteralmente andando a tradurre sarebbe il ragno del web mi viene da pensare che il termine ragno venga collocato al fatto che gli omicid1 possano essere l’un con l’altro connessi, ma anche l’operazione che viene effettuata dal ragazzo nel venire a conoscenza di determinate informazioni e nel ricercare la verità dietro ad ogni omicidio proprio come una ragnatela investigativa.

Valmont – Le relazioni pericolose

La notizia più bella che un lettore di manga possa ricevere è sicuramente il fatto che le case editrici si dedicano anche a ristampare con nuove edizioni storie pubblicate un paio di anni fa per darle nuova vita.

Questo è assolutamente il caso di ‘Valmont – Le relazioni pericolose‘ di Chiho Saito con la nuova edizione deluxe edito da Panini Manga.

copertina

Trama:

Per Valmont la seduzione è una ragione di vita e l’amore è una guerra che può aver fine solo con la resa incondizionata del nemico. Torna in un unico volume deluxe la trasposizione a fumetti di un capolavoro della narrativa: Le relazioni pericolose di Laclos.

Cosa ne penso?

Valmont è un’opera che si macchia di un intrigante gioco di seduzione e vendetta sullo sfondo della Francia del Settecento. Tra la grande società francese che si arricchisce di feste di gente altolocata e di intrighi d’amore, veniamo catapultati in una storia che di colpi di scena ne fa’ la ragione della sua esistenza.

Valmont - Le relazioni pericolose

Tra un gioco di seduzione e di amori impossibili, la figura di Valmont è quella più riconosciuta ed etichettata in quanto viene proprio visto come il vero rappresentante della libertà delle relazioni e il suo modo di comportarsi in maniera così piena di elogi e di flirt, riesce a conquistare il corpo di qualsiasi donna.

Ma la verità sta sempre nel mezzo, un gioco molto scottante e particolare che coinvolgerà più persone e sentimenti. Ardentemente consiglio di recuperare il titolo per chi ama le storie con dei disegni davvero molto dettagliati, realizzati in maniera ottimale e con delle caratteristiche anche narrative molto complesse e pieni di dinamicità.

Valmont - Le relazioni pericolose

E’ una storia che richiede molta attenzione durante la sua lettura, questa è dettata anche dal fatto che si caratterizza per la maggior parte da sfondi scuri e dall’alternanza dell’utilizzo di un font con poca chiarezza e inoltre ho notato anche dei piccoli errori, probabilmente di tastiera, ma che non incideranno sulla lettura.

Personalmente sono stata trasportata in una Francia del seicento magnifica, una vera e propria trasposizione di un romanzo e di un film che riescono a colpire chi ama questo genere di storie e anche chi apprezza, a livello psicologico, conoscere i personaggi e andare oltre osservando la loro evoluzione propria e del contesto in cui si trovano.

Una lettura ricca di momenti che fanno davvero tremare le dita del lettore che vorrà di pagina dopo pagina continuare a conoscere l’evoluzione del personaggio principale, ma anche della donna che si presenta essere sua rivale fino all’ultima pagina. Un gioco un po’ definito come la scacchiera dove vince il più astuto e che riesce ad utilizzare la migliore strategia di attacco, ma come ogni attacco in una battaglia bisogna pur sempre difendersi.

Non so bene dirvi se Valmont è riuscito a difendersi dalle grinfie della sua amica e nemica, in questo caso stiamo parlando di un rapporto che nasce da un patto per poi rivolgersi nell’essere un’arma a doppio taglio.

Valmont - Le relazioni pericolose

L’aspetto più interessante è il fatto che nonostante Valmont venga visto nella società francese come un uomo molto libero che riesce attraverso il suo comportamento elegante e ben definito a catturare l’attenzione di tutte le donne che si trovano davanti al suo cammino, riusciamo ad osservare anche un altro aspetto ossia quello di come nelle società altolocate dei vecchi tempi nonostante questi amori che possono nascere sotterfugi tra le feste o dietro una maschera, bisogna pur sempre mantenere le proprie apparenze.

Nella storia incontreremo una giovane ragazza pura che non conosce nulla dell’amore e si innamora di primo impatto di un giovane cavaliere, purtroppo però la sua vita è già destinata a un matrimonio con un uomo molto importante e più grande di età, la ragazza non sa bene come gestire la situazione ma cede alle lusinghe del primo amore ma si troverà ingarbugliata tra le corde dell’energico flirt di Valmont.

Dall’altro lato viene coinvolta anche donna già sposata di cui la riservatezza è il suo elemento dominante, tuttavia nonostante per quanto possa essere fedele al suo dolce uomo, in qualche maniera viene catapultata in una relazione passionale di cui non riesce farne a meno ma questa è la porterà anche ad ammalare il suo cuore. Sarà proprio questa malattia che riuscirà a influenzare la vera identità di Valmont e a farlo traballare sulle sue sicurezze.

Un gioco di astuzia, una storia dinamica. Esattamente di cosa ci vuole parlare Valmont le relazioni pericolose? Abbiamo tre figure di donne molto importanti e con un carattere completamente diverso l’uno dall’altra e dall’altro lato abbiamo due uomini di cui uno perdutamente innamorato della donna virtuosa e pura e dall’altro lato abbiamo l’uomo che invece vuole essere riconosciuto dalla società come un dongiovanni e se ne pregia anche di tale etichetta.

Nonostante l’andamento molto lento della narrazione e l’eventuale avanti e indietro dei personaggi, ciò che mi ha davvero stupito e lasciato anche un vuoto nel cuore è stato proprio il finale. Un finale che in realtà non ti aspetteresti mai di leggere, un finale posso anche definire come rivoluzionario in quanto va ben oltre all’immaginazione del lettore e dei personaggi che l’autrice è riuscita a realizzare.

The Demon King’s Champions

Ditemi la verità, anche voi siete alla ricerca di un isekai che sia astuto, ma soprattutto che sia una grandissima figata.

Non vorrei dire e non vorrei vantarmene, ma ho proprio un titolo adatto per voi e parlo dell’opera The Demon King’s Champions edita da Jundo e potete trovarla anche lettura digitale sulla loro applicazione.

The Demon King's Champion

Trama:

Durante l’ennesima notte trascorsa con il suo videogioco preferito, l’hardcore gamer “75” muore a causa di un infarto. L’uomo si reincarna in un personaggio del videogioco a cui stava giocando trovandosi durante una battaglia contro un boss. Senza equipaggiamento o abilità usa la sua intelligenza per stringere un’alleanza con Devo, il Re dei Demoni. Per continuare a servirlo 75 dovrà salire di livello e sconfiggere tutti i suoi nemici, rischiando la sua ultima vita…

Cosa ne penso?

Ammetto le mie colpe, anch’io da grande nerd spesso mi capita di passare notti in bianco oppure di completare una maledetta missione ed è proprio questo il punto iniziale di questa magnifica storia.

Il nostro personaggio è talmente ossessionato da questi videogame che passa tantissimi notte insonne finché non ha un infarto e si ritrova in un gioco. L’inizio ormai lo conosciamo tutti come in ogni ottima storia il nostro protagonista si troverà sempre davanti ha delle difficoltà e dovrà avere un ottimo ingegno per saper superare le nuove sfide e conoscere il modo in cui è stato trasportato.

Il problema nasce all’origine ossia il fatto che il ragazzo, è vero che è stato trasportato in un videogame, ma quale sarebbe il senso se viene già portato davanti a un mostro enorme che potrebbe ucciderlo semplicemente schiacciandolo con un piede?

Per uscire da quella situazione davvero difficile del dungeon, 75 ossia il nome del nostro protagonista, dovrà riuscire a trovare un modo per sconfiggere il boss finale.

Devo dire che leggendo questa storia mi sono fatta tantissime risate e questo grazie anche a come è stato realizzato il personaggio che è davvero ironico, molto spontaneo delle sue battute e non vuole morire di nuovo in poco tempo. Dietro questa storia nasce e si nasconde anche una grande creatività e senso dell’umorismo che sicuramente danno tantissimo valore sia la narrazione non che anche alle emozioni che riesce a trasmettere a chi lo legge.

Secondo voi qual è il metodo che utilizzerà 75 nel sconfiggere il boss finale di un dungeon? Sono davvero dubbiosa se farvi lo spoiler cercando di farvi ridere e quindi necessariamente farvi acquistare direttamente il titolo oppure lasciarvi sospesi.

Credo che la mia forza di volontà sia davvero fragile e quindi sarò qui a darvi un piccolo indizio oltre che ha una mano: 75 per sconfiggere il maestoso boss inquietante e forzuto deciderà di inventarsi una storia davvero particolare e stramba ossia quello di essere suo figlio. Giustamente il boss vuole ben capire come è possibile che un essere così principiante e piccolo e senza poteri possa essere il figlio del Re dei demoni.

Tuttavia 75 decide di sedersi a tavolino e dimostrare attraverso un test di paternità con il sangue che effettivamente suo figlio solo dopo essersi lamentato del fatto che il sangue del re dei demoni e schifosamente verde fluoro.

L’imperatore del giappone

Spesso mi piace uscire dalla mia confort zone e grazie alla Ippocampo Edizioni ho scoperto una nuova chicca di cui non posso far a meno!

L’imperatore del giappone‘ una storia dedicata alle vicende che girano attorno a Hirohito.

copertina

Trama:

Realizzato per celebrare i 30 anni dalla morte di Hirohito, questo manga è il primo adattamento grafico di quello che fu il più lungo regno di un imperatore giapponese: 62 anni. Ad accompagnare l’accattivante racconto, una trama di intrighi politici e familiari.
Nell’anno 37 dell’era Meiji (1904) il giovane Hirohito inizia a farsi strada. Dai primi anni formativi della sua lunga reggenza fino ai drammatici eventi che hanno portato il Giappone alla Seconda guerra mondiale, questo splendido e documentatissimo manga alza il velo sugli aspetti poco noti della vita del principe Hirohito, futuro imperatore Shōwa, a cominciare dalla sua infanzia.

Cosa ne penso?

Mi piace trovare nuovi titoli a cui dare spazio e ‘L’imperatore del Giappone‘ è uno di questi. Un’opera molto interessante per chi ama il Giappone nelle sue mille sfumature, ma vuole conoscere anche qualcosa inerente alla sua storia. Composta da dodici volumi in corso, posso dire che i primi due mi hanno fatto conoscere sfaccettature di questo mondo a me distante, ma che apprezzo moltissimo.

Imperatore del Giappone

La narrazione può apparire abbastanza lenta, ma ricordiamoci che entriamo in un contesto storico molto diverso dalla nostra realtà occidentale, ma niente paura! I disegni sono davvero ben dettagliati e maestosi, a tratti realistici e allo stesso tempo ricchi di elementi che riportano le usanze, i comportamenti, le modalità di conversazione di quegli anni.

Il primo volume si apre con delle pagine a colori che riescono subito a conquistare chi ha deciso di intraprendere questa lettura. Le prime tappe che conosceremo saranno inerenti alla educatrice del giovane principe che crescerà questo bambino come se fosse suo figlio. Una grande attenzione soprattutto alla educazione che viene ripartita andando a realizzare un’istituto destinato proprio a lui. Di notevole importanza anche le sagge parole che vengono spese durante la educazione attraverso le lezioni, come ad esempio il concetto di ‘un buon imperatore’ non connesso alla figura anarchica, ma bensì benevole verso il suo popolo.

Imperatore del Giappone

Continua così la struttura dei volumi, alternandosi tra sapienza e storicità che riescono a raccogliere una storia che parte dagli anni 1904 fino alla grande formazione dell’impero Giapponese raccogliendo dentro di sé anche intrighi di potere, drammaticità e litigi familiari.

Una ripresa del popolo che ha subito la Seconda guerra mondiale, la evoluzione di concetti e di felicità che sono alla base di un potere che riuscirà a sovrastare le dubbiosità a seguito dei residui della guerra. La difficoltà di plasmare quello che sarà l’Imperatore, non è ruolo semplice e privo di difficoltà. L’educatrice, Taka, si troverà a dover affrontare non lievi problematiche attinenti sia alle modalità di educazione e di influenza verso lo stesso ragazzo.

Un lungo flashback che ci fanno conoscere l’infanzia di Hirohito e gli eventi che si sono venuti a susseguire. Ma cosa significa essere un Imperatore? Cosa significa detenere il potere? Hirohito attraverso le persone che lo circondando, tra Taka la sua educatrice e i maestri, comprenderà l’importanza della figura autoritaria che ricoprirà in età adulta e si preparerà a prosperare per il suo popolo.

La conquista del cielo

Dopo la famosa e brillante uscita ‘La scelta di Pandora‘, Edizione BD torna con un meraviglioso capolavoro di Yudori intitolato ‘La conquista del cielo‘.

Un meraviglioso manga intrinseco di messaggi e di ricerca dell’amor proprio e della conquista del cielo, sotto molti aspetti.

La conquista del cielo - Yudori

Trama:

Nell’Olanda del XVI secolo, Amelie è una giovane cattolica sposata con Hans, agiato mercante con la passione del collezionismo. Un ruolo, quello della moglie umile e accondiscendente, che mal si accorda al suo carattere ribelle e curioso… Finché il marito non porta dai suoi viaggi una giovane schiava arrivata da terre lontane, frantumando il fragile equilibrio della casa. A poco a poco, però, le due donne stringeranno un legame che le spingerà verso la libertà. 

Cosa ne penso?

La conquista del cielo‘ è uno di quei manga che ti apre la mente e ti trasporta in un contesto lontano, seppur vicino alla nostra realtà, che sa emozionare ed insegnare.

La conquista del cielo

La talentuosa artista coreana Yudori, ha rappresentano in quest’opera una miriade di etichette associate alla donna e di sentimenti negativi e positivi che una moglie può provare.

Nell’Olanda del XVI secolo, Amelie si trova in una realtà abbastanza stretta. La sua femminilità è cupa e poco vistosa, ma i suoi occhi volano come un uccello libero nel cielo così vasto, ma tutto da scoprire. E’ sposata con Hans, un giovane mercante dal viso meraviglioso. Pare che qualunque verità del mondo, debba essere da lui conosciuta e contemplata proprio grazie alla sua bellezza, ma non riesce a conquistare il cuore distante di Amelie.

La giovane cattolica è intraprendente e ribelle, non riesce a soffermarsi solo sul ruolo che le è stato assegnato da quella società poco ridimesionata e così, si ritrova a condividere il tetto della sua dimora con una mera giovane schiava delle terre lontane.

Lo stile di disegno di Yudori coglie subito l’attenzione del lettore. Con le sue linee pulite, visi grezzi e reali, raffigura lo sguardo della sofferenza e dell’affetto. Amelie viene raffigurata nella sua pura nudità, un corpo privo di forme che diventa cibo per soddisfare i suoi doveri coniugali finché non viene sostituita da una bellezza esotica e corposa.

La conquista del cielo

Amelie si troverà ad affrontare le etichette della classica moglie casalinga e devota alla volontà del marito, ma la notte cela un’altra realtà: quella di una donna che ama sognare e che vorrebbe, un giorno, conquistare il cielo. A pochi passi si incuriosisce dell’evoluzione dell’umanità, dei mulini, dell’aria e dell’acqua che bolle fino a creare una piccola mongolfiera e cercare di far tornare quella docile ragazza alle sue terre lontane.

Dall’altro lato, la giovane, dovrà combattere anche con il desiderio di essere l’unica donna nella vita di suo marito. La sua figura inizia ad essere messa da parte, il suo ruolo inizia a diventare più piccolo e fragile. Tra odio e compassione, Amelie cerca di non sprofondare nell’abisso.

Quest’opera riflette la volontà di evolversi e di trovare un proprio posto nel mondo, nonostante i vincoli e le difficoltà. L’ingegno di una donna che non deve essere limitato solo perché non è un uomo, ma che tutti hanno la possibilità di portare l’umanità ad un passo più evolutivo.

Un concetto che ritroviamo ancora nella nostra cruda realtà, in cui la bellezza è soggetta ancora a delle valutazioni mediocri e superficiali. La nascita dei dubbi, delle riflessioni annesse al proprio essere e alle proprie forme. La fragilità che può derivare da un amore frivolo senza sentimento, dalla condanna di essere una donna etichettata e limitata ad un ruolo che non le appartiene.

La conquista del cielo

Amalie cerca, in qualche modo, di andare oltre a quelle aspettative prive di evoluzione che Hans e gli altri personaggi che la circondano, cercano di ostacolare. Amelie va oltre, in un modo sconvolgente e coraggioso, cercando anche di salvare l’identità di quella giovane schiava che balla libera nel cielo.

Anche la religiosità, in quest’opera, svolge un ruolo fondamentale. Amelie vuole raggiungere il cielo per sentirsi più vicina a Dio, ma nel suo percorso riesce a comprendere che Dio è già vicino a lei.