È arrivato un italiano uno volume assolutamente da non perdere, edito dalla StarComics il suo nome è ‘Boy meets Maria‘.
Un volume che quando lo concluderete vi farà sentire vuoti, vi farà scendere delle lacrime, vi arricchirà l’anima.

Trama:
Taiga Hirosawa è uno studente quindicenne scapestrato al suo primo anno di scuola superiore. Un giorno, assistendo alla performance del club scolastico di teatro, rimane affascinato da una talentuosa ballerina e attrice…salvo poi scoprire che in realtà è un lui!
Cosa ne penso?
Boy meets maria è drammatico, ironico, educativo.

Un mix di atmosfere che ti aiuteranno ad affrontare due tematiche chiave molto strong che può turbare la sensibilità di alcuni lettori.
Se non vuoi piangere durante la lettura, se non vuoi affrontare qualcosa di particolare ma hai bisogno di immergerti in qualcosa di tranquillo allora non iniziare questo titolo.
A fine lettura ho sentito i miei sentimenti turbati. In realtà era come se dentro di me si fosse creato una barriera di lacrime che veniva stimolata da attimi di gioia.
Nel centro della lettura, nel momento più profondo, ho sentito il mio cuore spezzarsi. Ho pianto. Un pianto quasi liberatorio per me e per la situazione dei protagonisti.
Mi è già capitato nel tempo, di leggere storie che raccontassero di persone “indefinite” e ogni volta sento una forte empatia nei confronti dei loro sentimenti perché mi pongo tante domande a cui da sola non so darmi una risposta.
Boy meets maria è così. Una ventata gelida di bellezza ma anche di oscurità.

Un racconto frammentato che permette di ricostruire l’anima di Taiga e di Yu, le loro lotte interne, i loro valori, le loro evoluzioni.
I supereroi. Sono sempre stati un punto di riferimento per i bambini e quando si vuole diventare uno di loro a volte si trova tanto orgoglio che nel momento in cui quel sogno ti viene infranto, ti senti vuoto dentro.
Questo è Taiga, un ragazzo cresciuto osservando con occhi luccicanti i supereroi dei cartoni, con una idea ben precisa in testa di voler difendere la persona a lui cara.
Dall’altro lato abbiamo Yu, soprannominato “La grande Maria” che con grande agilità riesce sia a danzare con grazia e femminilità e a ricoprire nella recitazione, i ruoli femminili.

Il suo passato tumultuoso, angosciante. Una strada piena di detriti che hanno lacerato piano piano il suo essere, ma che grazie alla carica di coraggio e di vitalità di Taiga, riuscirà a scoprire nuove parti di se stesso che non abbandonerà mai più.
Boy meets maria è la prosa del coraggio, vorrei così definirlo.
Non è solo una lettura forte, come ho detto precedentemente si alterna anche in attimi di ironia e commedia. Nello sfondo troveremo i compagni di classe che si sentono turbati da come etichettare Yu.
Questo ci fa comprendere come nella società la gente da molto valore, sbagliando, a come etichettare qualcosa o qualcuno … ma la cosa fondamentale non è essere noi? Io sono io, e va bene così.
Posso essere anche un magnifico unicorno, non importa.
Qui, nel contesto, c’è un messaggio educativo che suona a grande voce “A Yu piacciono le torte”. Detto così sembra una frase senza senso, ma in realtà nel contesto discorsivo in cui si dilaga ha un forte impatto emotivo.
Taiga sta spiegando ai suoi compagni che Yu può essere quello che vuole, una ragazza o un ragazzo, ma non cambierà il fatto che è la persona che decidere di essere.
Troveremo anche i due amici di Taiga che ci aiuteranno a smorzare la situazione tra una risata e l’altra, potrei definirli due comici di grande vedute che cercheranno di smuovere le acque e far capire a Taiga di cambiare modo di vedere le cose.
Maria, Yu. Indipendentemente dal ruolo che vuole ricoprire nella sua vita, si trova ad affrontare un passato che con forza gli ha imposto dei vincoli.
Per favore, amate le persone per quello che sono e non per quello che voi vorreste che siano.
Che siano uomini o donne o genere indefinito, non importa. Ognuno è splendido a modo suo Boy Meets Maria ci educa in questo.