Recensione “Daniel Dante e la Compagnia del Lumen Magico”

Buongiorno cari lettori, oggi torno a parlarvi di un libro fantasy con dei tratti storici e caratterizzato da viaggi temporali di un autore emergente Silvio Coppola e il suo romanzo dal nome “Daniel Dante e la Compagnia del Lumen Magico”.

Potete acquistarlo su Amazon cliccando qui

Homo Vincet Draconem cit.

Copertina: Rimasta davvero entusiasta nel vedere che nella copertina c’è il paesaggio di Venezia è il personaggio principale che emana un’aura di forza
Titolo: DANIEL DANTE E LA COMPAGNIA DEL LUMEN MAGICO
Autore: Silvio Coppola
Data di rilascio: 2020
Genere: Fantasy
Trama: Daniel Dante è un ragazzino di 11 anni, rampollo di una stirpe di librai veneziani. Ha tre amici inseparabili, con cui, per gioco, ha fondato la Compagnia del Lumen Magico. Lui non sa di avere poteri eccezionali, ma lo scoprirà con l’arrivo dal passato dell’affascinante Veronica Franco, poetessa e cortigiana del ’500 che gli svelerà di essere il Prescelto. Daniel avrà, infatti, il compito di guidare l’umanità a livelli superiori di conoscenza e di ritrovare il “De Occulta Mathematica”, il testo di un matematico del ’300 misterioso e apparentemente introvabile che, una volta recuperato, lo aiuterà nella sua missione. Il giovane Prescelto non sarà solo in questa avventura ma, oltre ai suoi amici e familiari, arriveranno in suo aiuto dal passato altri Guardiani del Tempo, tra cui, Casanova e Vivaldi.

Valutazione: E’ un romanzo fantasy che mi ha davvero entusiasmata sia per la grande cura che c’è all’interno del romanzo, partendo dalle citazioni in latino, sia da alcune frasi in francese che vengono espresse dall’aiutante del protagonista che ha origini francesi ma anche per la cura e la dedizione dei particolari e dei dettagli. Non è semplice riuscire a realizzare un fantasy caratterizzato da viaggi nel tempo riuscendo a soddisfare tutti requisiti e tutte le domande che un lettore si pone durante una lettura. Il nostro autore, Silvio, è riuscito a realizzare un romanzo che sia completo sotto tutti gli aspetti. Non ho trovato errori grammaticali, non ho trovati momenti all’interno del romanzo che potessero annoiare il lettore e inoltre c’è un grande sviluppo della trama dall’inizio fino alla fine. Il lettore si sente trasportato in questo magico mondo di Guardiani del Tempio, di un’antica Venezia che noi oggi non conosciamo se non tramite la storia. Ciascun personaggio che viene citato ed enunciato all’interno della storia viene analizzato nel dettaglio, si riesce a comprendere come i vari personaggi abbiano delle caratteristiche ben definite e dei caratteri che sono propri.

Ci sono tantissime citazioni in latino come per esempio: Cibi condimetum esse famem di Cicerone.

Ci sono molti riferimenti a personaggi storici come per esempio a Charles Dickens, a Dante Alighieri, Domenico Venier e Vivaldi.

La grande cura e fantasia anche nella realizzazione di testi che il personaggio Daniel Dante con suo padre e suo nonno e nonché anche con i suoi amici, dovranno analizzare per riuscire a scoprire qual è la chiave per risolvere enigma e proteggere il mondo.

Tutto nasce dal problema che sorge il 1 settembre del 1501 e di Paciolo che sta andando a consegnare il suo manoscritto dal titolo De occulta mathematica.

Pensieri personali del libro: È un romanzo che mi ha permesso di avventurarmi in una Venezia diversa da quella che conosco attualmente, mi ha permesso di conoscere la forza e la determinazione che sono tratti fondamentali del carattere del nostro protagonista ovvero Daniel Dante che è solamente un bambino di 11 anni che è stato investito da una grande responsabilità: essere il Prescelto e avere cura del mondo.

Tutto nasce dalla presenza di Veronica Franco, poetesse cortigiana del XVI secolo, che si presenta nella Libreria Antiquaria Dickens fondata nel 1870 dal quadrisavolo Daniele, passata di padre in figlio per cinque generazioni fino a Damiano, il papà di Daniel.

La grande cura di Silvio sia nel riuscire a raccontare due storie contemporaneamente che si intrecciano dal passato al presente, ma anche saper analizzare e permettere ai nostri protagonisti di trovare una soluzione mediante una induzione logica, ma anche riuscire a padroneggiare la storia e la cultura di molti personaggi illustri.

Mi sono davvero affezionata ai protagonisti come a Veronica a Franco, ad Alizée Bonnet una compagna di classe di Daniel, ma anche alle vicende così passionali e travolgenti che il lettore, man mano che proseguirà la lettura, andrà a scoprire.

La missione del Prescelto è quella di trovare il De occulta Mathematica e di guidare l’umanità, ma ha solo 11 anni e si scoprirà con le difficoltà e gli ostacoli che Daniel Dante è un bambino forte, coraggioso, intelligente e pronto per questa missione ed è pronto anche per sconfiggere i suoi nemici che cercheranno di ostacolarlo.

Sistema di valutazione: ★★★★★

Sono sicura che Silvio ha avuto una grande cura nel realizzare questo scritto, ma si riesce ben a comprenderlo anche dall’analisi e dallo studio di varie discipline: dai detti francesi, alle frasi di illustri poeti latini, alla conoscenza dell’ambientazione di una Venezia di molti anni fa, all’analisi e allo studio dei personaggi e delle loro caratteristiche ma anche alla creazione di un mondo che potesse abbinarsi anche alla presenza dei suoi abitanti (personaggi) e dalle battaglie per proteggere l’umanità. Si fanno riferimenti anche a vari testi come La Gerusalemme liberata, e tanti altri ancora. Sono davvero contenta di aver avuto questa possibilità e di leggere un fantasy, che a parer mio, vale molto.

Recensione “Che fine ha fatto Liz?”

Buon pomeriggio cari lettori, oggi torno con un romanzo thriller di un’autrice emergente di nome Chiara Citrini.

Potrete acquistare il romanzo su Amazon attraverso questo link – clicca qui

Copertina: Assolutamente no. E’ super pixelata. Non ha una immagine nitida e ben definita.
Titolo: Che fine ha fatto Liz?
Autore: Chiara Citrini
Data di rilascio: 2020
Genere: Thriller
Trama: Nella tranquilla cittadina di Holladay, nello Utah, vive la famiglia Cooper, composta da Liam, il capofamiglia, la moglie Liz e la figlia Amelia. La loro vita agiata e dall’apparenza perfetta è in realtà segnata da una terribile tragedia: la perdita della secondogenita Estelle, avvenuta tre anni prima. Un giorno Liam, rientrando a casa da un viaggio di lavoro, scopre che la moglie è sparita. Molti sono gli scenari che si profilano: rapimento a scopo di estorsione? Allontanamento volontario? Suicidio? Omicidio? Per ragioni diverse, sembrano tutte opzioni plausibili. A condurre le indagini c’è Christopher Warren, enigmatico detective che nasconde un segreto inconfessabile. Qualcuno trama nell’ombra, arrivando a minacciarlo di morte. Più ci si addentra nel caso, più ogni certezza sembra sgretolarsi. In una corsa contro il tempo, tutti si chiedono: che fine ha fatto Liz?


Valutazione: Ho analizzato questo romanzo con un occhio molto critico perché già non mi ha convinto la scelta di utilizzare un’immagine di copertina super pixelata. Non comprendo la scelta di utilizzare un’immagine così poco chiara e definita sapendo che la copertina è un elemento fondamentale nella vendita, soprattutto di un romanzo.

Non mi è piaciuto per niente le modalità di stampa soprattutto per quanto riguarda il font e la scelta di andare a capo ogni frase scritta. Penso che sia una cosa, per un lettore, davvero snervante.

Per quanto riguarda invece il racconto: suggerisco di fare capitoli più intensi e più lunghi anziché realizzare capitoli molto brevi che in realtà non raccontano nulla. Un altro punto di vista che vorrei sottolineare è soprattutto la questione riguardante alle conversazioni fra i protagonisti, questo perché ho notato una carenza di conversazioni intriganti e soprattutto di sentimenti provati dagli stessi protagonisti.

Durante la lettura non ho provato delle emozioni particolari e non ho compreso le emozioni provate dagli stessi protagonisti questo perché ho avuto l’impressione che in realtà ero davanti a una scrittura passiva, quindi che non si concentrava molto sulla esposizione dei sentimenti ma più che altro solo sulla narrazione, e quindi di andare ad esplicare al lettore l’andamento della storia.

E’ fondamentale all’interno di un romanzo, secondo il mio parere, di qualsiasi categoria esso sia, riuscire a concentrarsi oltre sulla narrazione della storia stessa ma anche sulle emozioni che le persone provano e soprattutto analizzare e descrivere i luoghi che circondano gli stessi personaggi questo per permettere al lettore di immaginarsi e di buttarsi a capofitto all’interno della lettura.

In ogni conversazione manca soprattutto chi è l’interlocutore. Posso comprendere che ad esempio se ci sono due soggetti all’interno di una stanza, è normale che la conversazione avvenga fra loro, ma è bene anche andare a descrivere le tonalità di voce con cui un soggetto esclama una frase o un termine, le emozioni che un soggetto prova.

Io in realtà non sono riuscita ad immaginare neanche la descrizione fisica dei protagonisti, né di Liz, né dell’investigatore e neanche di Liam. Soprattutto ho trovato un capitolo intero di quattro pagine che era solamente formato da conversazioni senza l’analisi di nient’altro.


Pensieri personali del libro: Partiamo dal presupposto che ci sono più punti negativi che a favore del romanzo, la cosa positiva è che è una lettura scorrevole e la storia è molto interessante. Però purtroppo oltre a questo non riesco a trovare nient’altro.

Liam Cooper è un famosissimo editore che viaggia spesso per questioni lavorative e vive una vita molto agiata. Ha una figlia di nome Amelia e purtroppo un’altra figlia che ha perso la vita, Estelle. La vita di Liam è solo all’apparenza perfetta, in realtà è un forte bevitore, un uomo cinico e violento che nasconde un segreto.

Il secondo protagonista è Christopher Warren. E’ un detective e un uomo con un terribile segreto. Detesta Liam Cooper poiché sembra insofferente alla scomparsa della moglie e lo vede spesso in uno stato alquanto discutibile.


Sistema di valutazione: ★★,5 ☆☆☆

Non mi sento di dare una stella al romanzo perché comunque comprendo il lavoro che è stato fatto dietro, apprezzo la storia e apprezzo la scrittura dell’autrice, ma ci sono tantissimi altri punti che purtroppo mi fanno valutare in maniera negativa il romanzo.

Recensione “Rime in prima copia”

Buongiorno cari lettori, oggi vi porto una raccolta di poesie di Antonio Semproni intitolata “Rime in prima copia”.

Potete acquistarlo su Amazon.

L’editore è Controluna Edizioni e potete acquistare la raccolta direttamente cliccando qui

Copertina: mi piace moltissimo.
Titolo: Rime in prima copia
Autore: Antonio Semproni
Data di rilascio: I edizione settembre 2020
Genere: Poesie
Trama: Rime in prima copia è una raccolta di brani scritti in rima baciata e rima alternata che esprimono la semplicità dell’autore nel descrivere ciò che non è carnale, ma bensì astrale. Pensieri, ombre, spirito.

Valutazione: Ho trovato molto piacevole le modalità di scrittura semplice, ciò non significa che sono banali ma bensì esaustive e sorprendentemente facili da comprendere per i lettori principianti sia per gli amanti della poesia. Il tema principale di queste poesie è l’Uomo, ma non nella sua carne ma bensì nella sua essenza più astratta. Spirito, anima, ombra.

Viene data una immagine alla morte qualificandola come una calda coperta. La grande abilità dell’autore sono la cura delle rime baciate e alternate per tutta la raccolta, dando una forte accentuazione alle parole che finiscono le frasi.

Non elencherò tutte le poesie trattate, ma ve ne citerò alcune per farvi immergere ancor di più nella lettura delle parole di Antonio. E’ un libro che consiglio di acquistare perché il nostro caro autore è riuscito a parlare di svarianti argomenti con semplicità, mettendo su carta i suoi più limpidi pensieri e rendendo i lettori, partecipi del viaggio nella sua testa e nel suo cuore.

Il ritmo di rima è presente in tutte le poesie, vi è una omogeneità delle modalità utilizzate. Devo ammettere che ci sono poesie che mi sono piaciute un po’ meno perché forse non ne ho compreso appieno il significato: es. la poesia festa, coinquilino.

I versi ricercano l’esistenza stessa dell’essere e delle cose della vita, si appropriano di espressioni quotidiane e semplici. I testi delineano l’incertezza e la temporaneità delle vicende umane in ogni squarcio della loro sorte.
Pensieri personali del libro: Nella prima poesia intitolata “Ombra” lo scrittore enuncia una metrica di rima alternata in cui viene esplicata l’ombra dell’uomo come una essenza distaccata dalla carne -il corpo- .

La poesia “Spirito” intravede lo spirito stretto nelle cose e nei luoghi, come se fosse rinchiuso in una scatola, stretto tra le mani e le braccia, come se fosse uno strumento.

La poesia “Anima senza corpo” si caratterizza da una metrica di rima baciate. La immagine dell’animo che prende possesso di sé e del suo essere nella notte tetra volando nel cielo con le ali, come se fosse un uccello.

Il treno che corre per mete indefinite e l’Identità che si mixa e si confonde fra i grandi spazi della terra percorsi, come se le piacesse giocare finché l’uomo non la scopre e la fa sua, ma lei già si trova nel luogo di destinazione indefinito del treno. Come se fosse un gioco “acchiappa il ladro”, ma con una dolcezza assoluta di conquistare qualcosa che già è proprio inconsciamente.

La poesia “Insalata” mi ha fatto sorridere grazie alla sua ironia e simpatica in cui viene mostrata la verità sulla gente – o la presupposta verità -.

Altre poesie come Girotondo mi hanno riempito il cuore di pensieri e sentimenti, perché nella lettura di questa poesia si ha anche una voglia di canticchiarla come se fosse una vera e propria canzone.

Un giro su se stesso per chiamare l’ombra a raccolta
e poi lasciare il paese imboccando una svolta
ma non si lascia tutto il resto in una sola volta
la storia di un uomo è la sua vita che si racconta
prendendo il tempo innocuo per la coda
l’avventura avrà inizio alla prossima strofa
gira in tondo, vagabondo, intorno al mondo
l’avventura avrà inizio laggiù in fondo
gira in tondo, vagabondo, per tutto l’equatore
l’avventura avrà inizio fra ventiquattr’ore
quando il sole cede alla luna
allora avrà inizio l’avventura
ma tu giri veloce così è sempre giorno

gira veloce gira in tondo
ti gira la testa e si spicca il ricordo
gira in tondo gira in fretta
è vuoto nella tasca e fumo nella testa
non hai che il tuo corpo
e non trattiene il ricordo
gira in fretta gira in tondo
senza fermarti, nemmeno un secondo
senza specchiarti, nemmeno un ricordo
l’avventura sarà iniziata? Ieri o l’altro ieri?
Gira in tondo e si spiccano i pensieri
gira fino a che la strada avrà fine in una spiaggia
lì il mare e il giro di un vortice tra le tue brac
cia

La poesia “Procede” descrive esattamente la mia vita con semplici parole.

La poesia “Sipario” è uno spazio di parole che stringe con forza intorno ai ricordi. Questi ricordi rimangono dietro ad un velo, mentre la lunga esistenza dell’uomo percorre il suo tratto di vita senza fermarsi.

Il cielo ha solo il sole e se ne sta sereno
io ho solo gli occhi e negli occhi il vero
il cielo non ha colori, gli manca l’arcobaleno
in cielo mi manca l’ombra, non sono intero
il sole ha i raggi e il vento i miei capelli
il cielo ha i figli, un nugolo di uccelli
che non gli dà pensieri, stride a ciel sereno
che è figlio solo suo, pare un corpo alieno
il sole è un cero e il cielo lo porta in silenzio
il tetto del cielo è una cupola e il cielo un tempio
di notte il cielo è nero e io scivolo nel fondo
il cielo è un pozzo e io volto le spalle al mondo
nel tetto del cielo è il seme e il cielo è un campo
schiantato dal vento, io sono un germe di fango
schiantato sulla terra, maturo un frutto osceno
il cielo ne è il padre, eppure mi resta straniero

Cielo padre


Sistema di valutazione: ★★★★ ☆

Ringrazio Antonio di avermi dato la possibilità di recensire la sua raccolta e per la sua immensa disponibilità.

Recensione “Dall’altra parte”

Buon pomeriggio lettori, oggi in questa giornata piovosa voglio portarvi e parlarvi di una raccolta di poesie di un autore emergente, Emanuele Gentili.

Come sempre, ringrazio immensamente l’autore per essersi fidato delle mie valutazioni oggettive e inoltre voglio già enunciare in primis che qualsiasi consiglio riguardante la raccolta di poesie e il suo lessico l’ho già promosso l’autore stesso in privato.

Potete acquistare la sua raccolta cliccando qui.

Dall'altra parte di [Emanuele Gentili]

Copertina: In realtà non mi fa impazzire anche perché penso che sia lo zoom di una spiaggia che venga bagnata dalle onde, avrei preferito magari è la stessa immagine con dei colori forti che possano mettere a fuoco le parole chiavi che si riscontrano nelle poesie.
Titolo: Dall’altra parte
Autore: Emanuele Gentili
Data di rilascio: 2020
Genere: Poesie
Trama: Non è semplicemente una raccolta di poesie.
E’ un viaggio emotivo. Ispirato al Frankenstein di Mary Shelley, è un percorso empatico in cui il fil rouge è il muro.
Presenza fisica nella parte in cui vedo il mondo con gli occhi di padre, in quanto esso è la parete che divide la mia stanza con quella della mia piccola creatura.
Simbolica e storica nella seconda parte, dedicata alla moglie. Essendo lei nata nel blocco sovietico, questa presenza è ancora molto sentita e forte.
Nell’ultima parte, dove sono gli occhi da uomo che vedono il mondo, per fortuna il muro sparisce e non ha più modo di esistere.

E’ una silloge dedicata a tutte quelle persone che avvertono dentro se stessi qualcosa, a cui io cerco di dare voce, forma e sostanza.


Valutazione: Emanuele scrive per Sofia, per il suo futuro, per mostrarle dove l’amore di un padre può giungere. Scrive dei suoi ricordi di quando era bambino, dei suoi nuovi sentimenti che arrivano come un uragano con la nascita di sua figlia, di quel senso di responsabilità nei confronti di un’altra vita. Racconta dell’amore per sua moglie, una donna genuina e fiduciosa verso il genere umano.

Le sue poesie sono sincere, semplici e genuine come se fossero destinate più a se stesso e poi i suoi veri destinatari. È un mix di dolcezza, paternità e amore. Una enunciazione a parole della quotidianità e della sua bellezza. Secondo me, il termine di “ti abito” presente in una poesia di Emanuele, è la poesia più bella che ogni essere umano possa scrivere. Ti trasmette un senso di veridicità dei sentimenti e della completezza di una persona che va al di là di qualsiasi altra poesia d’amore.

È una struttura moderna, più vicina al linguaggio e alla modalità ritmica di cui ha bisogno il lettore, per rendere la lettura scorrevole e di facile comprensione, ma che riesca al contemplo a trasmettere i sentimenti che lo scrittore vuole enunciare e che prova.

Ho apprezzato la tecnica del “mettere come ultima parola in una frase un termine che lasciasse un’impronta”.

Pensieri personali del libro: Emanuele ha scritto questa raccolta di poesie dopo aver letto Frankenstein di Mary Shelley in cui viene raccontata la nascita e la crescita della creatura. Lo scrittore cerca di rappresentare in maniera astratta il muro e la sua rinascita come padre e come marito che la diversità l’ha sposata. La prima poesia è dedicata alla creazione di nuovi ricordi come “il primo respiro” di sua figlia che sembra prendere il posto ti ricordi di Emanuele da bambino. Viene messo in scrittura la grandezza dell’amore che riesce a far diventare l’altro ciò che è.

“Qui seduto, dietro questo muro

imparo

dal tuo essere donna

cosa voglia mai dire

diventare uomo.”


La seconda poesia prende la forma dell’amore. Dell’amore di un padre nei confronti della propria figlia, della cura del misurare la dolcezza e di insegnarle ciò che la vita mai potrà offrirle: bisogna saper coccolare la propria voce interiore. La terza poesia l’ho recepito come un dialogo tra un padre e la propria fragilità proiettata verso il suo cuore: sua figlia.

“Fragilità

fermati per un caffè

(…)

perché ci è voluto

così tanto tempo

prima d’incontrarti.”

È una dichiarazione dell’autore, come se volesse enunciare che la fragilità, prima di allora, prima che non fosse connessa sua figlia fosse solo un astrattezza sconosciuta.

La quarta poesia è una inondata di crescita in cui viene spiegato con semplicità immagine ardue come cambia la vita di una persona che dall’oggi al domani diventa qualcuno: un genitore e riesce a identificarsi come tale riuscendo a scorgere anche nelle piccole cose la dolcezza che porterà, un domani, insegnamenti al suo futuro, alla sua bambina.

La quinta poesia si dedica alla delicatezza innocente che solo un bambino può esprimere. Alla preoccupazione è che noi, ormai grandi, non prestiamo attenzione perché siamo circondati dei problemi che litighiamo più importanti o più grande, quando dovremmo ancora una volta, vedere Il mondo con gli occhi di un bambino.

Sistema di valutazione: ★★★★ ☆ | mi è piaciuto molto.

Ho chiesto gentilmente l’autorizzazione di Emanuele per poter riportare all’interno dell’articolo alcuni passi delle sue poesie, per scoprire gli altri temi e soprattutto le bellissime parole che egli ha dedicato all’interno della sua raccolta, vi consiglio di acquistarlo su Amazon.

Recensione” Il Drago Purpureo”

Buongiorno lettori oggi vi porto la recensione di un libro dedicato all’Arte marziale di Nicola Pastorino. E’ un libro che si immerge nel mondo antico e moderno della tradizione ed interseca due vite.

Copertina: l’autore mi ha riferito che il disegno sovrastante in copertina è stato realizzando dal figlio.
Titolo: Il Drago Purpureo
Autore: Nicola Pastorino
Data di rilascio: 2020
Genere: Fantasy
Trama: Michele parte alla ricerca del Maestro disperso in Cina e si troverà a fronteggiare situazioni estreme e surreali. Alla fine porterà a termine una missione con origini millenarie riuscendo a salvare la razza umana, il pianeta e l’intero Universo dalla catastrofica mancanza di equilibrio. E’ un romanzo destinato agli amanti dell’azione e dei racconti sull’oriente ed i suoi misteri. Con il pretesto dell’avventura l’autore ci accompagna in un mondo che conosce approfonditamente al quale ha dedicato la vita intera. Descrizioni dettagliate di suggestivi luoghi dispersi nel profondo Oriente fanno da sfondo ad appassionanti combattimenti. La suspence è crescente e conduce verso un finale con uno strabiliante colpo di scena, offrendo scorci di materie complesse come la meditazione, la filosofia, le Arti Marziali Orientali e la Medicina Tradizionale Cinese. 

Valutazione: La storia si sviluppa su due tempi: il passato enunciando le antiche dinastie e il presente. C’è un buon racconto di parallelità tra Michele e Cheng X’ing. L’Arte Marziale viene descritta e spiegata nelle sue moltitudine forme e sfumature, spiegando anche molte tradizioni come l’inchino prima della lotta pacifista e la tradizione del té.

E’ un libro che mira ai lettori che amano questa Arte o ne vogliono conoscere di più.

Il racconto, rispetto alla prima revisione, è migliorato notevolmente. In alcuni tratti vi sono mancanze di virgole, ma sono accorgimenti che possono sfuggire a chiunque e per questo non ritengo che sia necessario penalizzare lo scritto.

La lettura è piacevole e scorrevole, l’amore di Michele per l’arte che rappresenta e studia è notevole e sorge dalla sua grande eroicità nell’aiutare il suo Maestro. Vengono emersi tratti profondi della tradizione che rendono ancora più curiosa la lettura.


Pensieri personali del libro: La storia si avvolge intorno a Michele e i suoi sogni dediti alle Arti Marziali come se fossero dei sogni premonitori di quando era piccolo. La cover e la illustrazione intera mi è piaciuta molto perché sono cariche di originalità e di creatività. La scrittura è semplice e arrangiata, non vengono usati termini difficili da comprendere.

Apprezzo gli elementi caratterizzanti del libro: le descrizioni, gli insegnamenti sulle tradizioni e sull’arte marziale, i sogni premonitori, il coraggio e la ferocia di Michele. L’avventura che si apre nel romanzo, la ricerca del maestro, la dedizione di Michele per la vita che ha deciso di intraprendere da quando era solo un bambino.

E’ un libro che parte dal contesto contemporaneo italiano per spingersi verso la meditazione, la filosofia, le Arti Marziali e la medicina tradizionale cinese.
Sistema di valutazione: ★★★★ ☆

Ringrazio l’autore per la fiducia.

È stata posta una seconda revisione allo scritto. Ho apprezzato la gentilezza e la umiltà dell’autore nel correggere ciò che gli ho fatto notare, rendendo così, più ricco di elementi il suo scritto.