Recensione “Il Signore di notte”

Buongiorno community di lettori, oggi torniamo con un libro che appartiene al genere del giallo storico ed è stata una lettura sorprendente.

E’ possibile acquistarlo tramite Amazon, Kobo, YouCanPrint e infine presso il sito ufficiale dell’autore Gustavo Vitali cliccando qui.

Copertina: E’ semplice e vintage
Titolo: Il Signore della notte
Autore: Gustavo Vitali
Data di rilascio: 2020
Genere
: Giallo storico
Trama: Venezia, 1605. Sullo sfondo della città dei dogi un magistrato goffo e pasticcione indaga sull’omicidio di un nobile caduto in miseria. Ricopre la carica di Signore di Notte, la magistratura alla quale la Serenissima Repubblica ha affidato la tutela dell’ordine pubblico, sei giudici e insieme capi della polizia. Il protagonista, Francesco Barbarigo, irrompe sulla scena del giallo anche con una buona dose di spocchia, dopo essersi incaricato delle indagini con una leggerezza pari solo alla propria impreparazione, che lo porterà a clamorose sconfitte prima di giungere alla soluzione del giallo, ma non ce la farà da solo.Si lancia dapprima lungo piste inconcludenti e si accanisce su tracce fasulle. Emerge nel frattempo un uomo dalla personalità controversa e di difficile interpretazione che sfoggia una sicurezza solo apparente, mentre dentro di lui covano le incertezze, lo divorano le angosce. Per lo più incappa in una stramba relazione con una donna indecifrabile e misteriosa che gli procura nuovi turbamenti.Il racconto produce tutta una serie di personaggi, i principali realmente vissuti all’epoca e riesumati grazie ad un lungo lavoro di documentazione. Attorno al protagonista agiscono figure da salotto, bellimbusti e cortigiane, prostitute e bari, ricchi aristocratici e nobili decaduti che vivacchiano ai margini della classe potere. Ci sono anche sgradevoli comparizioni di uomini violenti, come banditi e sbirri, distinti tra loro dai rispettivi ruoli, ma simili nell’agire sopraffattore. Non tutti reciteranno il ruolo di semplici comparse, ma assumeranno parti importanti nel romanzo, qualcuna perfino decisiva. Determinante nelle indagini sarà un capitano delle guardie che affianca il Signore di Notte aiutandolo a dipanare una matassa parecchio complessa.Così, passando tra disastri, colpi di scena, agguati e quant’altro il Signore di Notte e il suo capitano riusciranno ad arrivare alla soluzione del giallo, una soluzione sorprendente e degno corollario di una trama coinvolgente alla quale si aggiungono curiosità, particolari, aneddoti sui costumi e le vicende dell’epoca, che inquadrano il racconto nella dimensione storica dell’antica Serenissima assunta quasi a protagonista silenziosa.


Valutazione: Prima di intraprendere questa lettura bisogna tener conto di una particolarità: innanzitutto è un giallo storico di un autore emergente che ha davvero carattere e ha i requisiti essenziali per riuscire a intraprendere una bellissima carriera nello scritto di questo genere. La narrazione si svolge a Venezia e nel periodo storico del 1605, ma vorrei soffermarmi su un punto fondamentale del racconto: la storia è inventata, ma coinvolge personaggi realmente esistiti. Già da questo prologo il lettore è davvero molto interessato andare a scoprire conoscere questi personaggi reali che si ambientano e si narrano in un contesto del tutto inventato. Chi è il personaggio che ti accompagnerà nella lettura di questa storia? Francisco Barbarigo.

Si può dire fin da subito che è un giallo storico che non annoia, non ha un racconto piatto ma è come andare sulle montagne russe perché c’è sempre un forte movimento e grande suspense, è caratterizzato soprattutto dalla raccolta di indizi che non permettono, in maniera semplice, al lettore di trovare la soluzione.

Conoscendo personalmente Venezia, mi sono ambientata dalle prime pagine nel contesto del romanzo, ma il lettore riuscirà comunque ad abituarsi e a immaginarsi la scena grazie alla grande caratteristica di dettaglio che viene promossa dallo stesso autore.

Il gergo che viene utilizzato da Gustavo è innovativo e non risulta banale. La prosa è ben strutturata e oltretutto c’è una grande caratteristica di variazione di termini e l’utilizzo di parole d’altri tempi. Ciò che davvero mi ha entusiasmata è fortemente la capacità di saper descrivere luoghi e personaggi.

Il testo è scorrevole, accattivante e ben strutturato. Vengono evidenziati i difetti dei personaggi in maniera innocente. C’è la mancanza di dialogo diretti all’interno del romanzo e questo rende la lettura più impegnativa e leggermente più lenta rispetto ad un romanzo caratterizzato anche da conversazioni.

Vengono descritti anche i membri della società veneziana, i nobili e i meccanismi del carcere e dei loro detenuti. Per esempio vengono descritti le celle soprannominate “Pozzi” e “Piombi” destinate ad accogliere gli ospiti del consiglio dei Dieci e degli inquisitori di Stato.


Pensieri personali del libro: La scrittura di Gustavo è pulita, coinvolgente e ben curata. Si nota la cura anche nelle conversazioni fra i personaggi, perché hanno uno stile di espressione che rispecchia i tempi dell’ambientazione del romanzo stesso, ma anche un buon occhio per le descrizioni che vengono usate con termini appartenenti al dialetto e luogo come per esempio ca’ granda. Il racconto prende forma nomade in cui viene ritrovato il cadavere di Nicolo Duodo nella sua dimora.

Durante la lettura possono scorgersi la conoscenza dei costumi, modi di dire, usi e fatti che costituiscono un bagaglio di informazioni del seicento.

La figura del “Signore di notte” viene descritta come un uomo contorto, molto isolato dalla società e con un poco senso per la investigazioni, egli infatti dovrà cavalcare le onde della suspense per avviare all’origine della morte del nobile e oltretutto è un uomo che coglie gli indizi con superficialità.
Sistema di valutazione: ★★★★ ☆ |

Ringrazio Gustavo Vitali per essersi affidato la mia valutazione oggettiva del suo romanzo. Ritengo che sia un eccellente giallo storico in quanto è caratterizzante di tutti i requisiti essenziali affinché si possa identificare tale romanzo in questa categoria.

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