Silent Smiles Recensione

Buongiorno cari lettori di manga, oggi torno per parlarvi di Silent Smiles. Un manga editato dalla Upper Comics e realizzato da Elena Vitagliano.

Potete acquistarlo cliccando qui.

Il manga dal titolo Silent Smiles presenta delle caratteristiche particolari, proprio come si può ben capire dal nome ci troviamo davanti ad un manga silenzioso che ti farà sorridere grazie alle sue dodici storie raccontate.

Una raccolta di storie pluri-premiate in Giappone nel concorso Silent Manga Audition e arriva per la prima volta anche in Italia. Questo titolo è stata la mia prima esperienza di un silent manga e ne sono rimasta entusiasta per vari aspetti.

E’ davvero un aspetto particolare dei manga che non ho mai affrontato prima. Solitamente siamo abituati ad immergerci in storie più lunghe e articolate dove ciascuna emozione viene trasmessa sia dalle conversazioni ma anche dalle scene riprodotte, invece in questo volume c’è l’assenza della conversazione quindi la nostra mangaka come riuscirà a trasmetterci un sorriso a fine lettura?

Posso dirvi che Elena ci è riuscita completamente. A fine lettura avevo un bel e grande sorriso stampato in faccia.

In primis si raccontano dodici storie una più carina dell’altra. Si parte con una storia divertente di cui il centometrista si accorge che un atleta ha una scarpa slacciata e non se la lascia “correre”.

Più avanti cambiano i personaggi e l’ambientazione e ci troviamo in una scuola Giapponese in cui il grande e grosso ragazzo vuole imparare a sorridere per far colpo sulla ragazza che tanto le piace. Ci riuscirà a far breccia nel cuore della fanciulla?

Successivamente incontreremo la storia di una ragazza che vuole studiare l’inglese, ma la scuola in cui lei desidera andare è aperta solo ai maschi dunque si inventa qualsiasi mezzo per imparare il suo amato inglese finché non viene scoperta… e secondo voi cosa può essere successo?

In un altro racconto invece ci troviamo alle terme, la ragazza protagonista vorrebbe tanto godersi un bagno caldo ma si vergogna a immergersi senza il costume da bagno dunque cerca una soluzione al problema.

Insomma, le storie sono tutte diverse e divertenti … andando dalle storie più ironiche a quelle più dolci come nel caso della protagonista che litiga con la madre ma dopo aver visto una vecchia fotografia in cui la sua mamma la stava abbracciando, si reca da lei e fanno pace.

I disegni di Elena sono coinvolgenti perché riesce con una grande creatività a realizzare ambientazioni ed espressioni di tutti i personaggi che permettono al lettore senza le nuvolette con le conversazioni di comprendere cosa si stiano dicendo indirettamente e soprattutto le emozioni che ciascuno prova. Ci vuole una grande capacità per saper fare ciò che la nostra mangaka è riuscita a realizzare in questo volume.

Come potete anche ben vedere dalle scan sopra riportate il design è davvero lineare e pulito. Non ci sono scene confuse o ambigue, ma è tutto realizzato con molta determinazione e dedizione alle storie.

Non volevo innamorarmi

Buongiorno cari lettori di manga! Oggi vi presento uno yaoi volume unico “Non volevo innamorarmi” edito dalla Star Comics uscito a Giugno 2021. Potete acquistarlo cliccando qui.

Trama: Yoshino è gay, ha quasi trent’anni e non ha mai avuto una relazione. Un giorno, quando ormai sta per abbandonare ogni speranza di trovare l’amore, decide di farsi coraggio e varca la soglia di un gay bar dove conosce Ro, un ragazzo dai capelli color argento. Attratto dall’aura di mistero che lo ammanta, lasciandosi trascinare dall’impeto del momento, Yoshino finisce per andarci a letto… Un’impacciata e dolce storia d’amore tra un affascinante studente universitario, apparentemente immune ai problemi di cuore, e un timido impiegato che non sa (ancora) cosa significhi innamorarsi.

Adatto a un pubblico adulto.

Cosa ne penso?

Questo meraviglioso volume unico yaoi ci presenta una storia fra un ragazzo di nome Ro al terzo anno di università sicuro di sé stesso e del suo essere “molto desiderato sia dagli uomini nonché anche dalle donne” e poi abbiamo un Yoshido di trent’anni che non ha esperienza in amore e vorrebbe avere una relazione di letto con un uomo.

Il volume si apre fin dalle prime pagine con una maestosa dimostrazione della omosessualità di Yoshino, non dichiarata alla società, che pratica dell’autoerotismo. Si inizia fin da subito a comprendere qual è il posto di Yoshido nella società: un ragazzo di 30 anni brillante sul lavoro e nelle relazioni sociali. Sarebbe più specifico definire “relazioni sociali” come “buona impressione e ben desiderato dalle donne”. Yoshino comprende la sua omosessualità già dagli anni delle superiori laddove lo sguardo delle donne gli era indifferente, mentre i suoi occhi ricadevano solo sugli uomini e desiderava di scoprirne di più.

C’è una grande evoluzione di questo personaggio dalle prime pagine fino alle ultime, si riesce a scoprire come egli accetta la sua omosessualità e non fa nulla per nasconderla, anzi si cimenta nel trovare qualcuno che possa soddisfare i suoi desideri più nascosti. Questi desideri verranno soddisfatti da Ro, un ragazzo incontrato in un bar gay che sarà il primo di tante “prime volte” per Yoshino. Il primo amante di letto, il primo ragazzo, il primo amore.

Ro è un ragazzo che sa di piacere alla gente. E’ sicuro del suo carisma e della sua gentilezza, non ha limiti nel sfoggiare il suo fascino e di conquistare chiunque.

Non volevo innamorarmi

Da un lato abbiamo Yoshino che è disperato, imbarazzato e si butta senza freni nel voler qualcosa di più con Ro, dall’altro lato abbiamo Ro che non comprende i suoi veri sentimenti per Yoshido. I due tra un imbarazzo e l’altro riusciranno a dimostrarsi che in realtà si amano.

Ro riesce a superare il suo grande limite: non essersi mai innamorato e questo passo gli permetterà di comprendere i suoi sentimenti puri e trasparenti per Yoshido e vivere una vita con lui.

Questa storia ci mostra come indipendentemente dall’età, dalla società in cui facciamo parte e nonostante le poche o le tante esperienze è possibile trovare un amore che ci completi e ci faccia sentire appagati.

E’ un volume che ha dei disegni splendidi, davvero ben definiti sia per la loro “semplicità” ma anche per la versione cute dei protagonisti che si presenterà in determinate situazioni che riusciranno a smorzare un po’ l’atmosfera. La stampa promossa dalla Star comics è sempre eccezionale, non ci sono problemi di lettura del manga nonché le stampe sono centrare nella pagina senza sfociare al bordi e danneggiare la lettura delle nuvolette e/o il disegno stesso.

Life – Camminando sulla linea

Buongiorno cari lettori di manga! Oggi vi parlo di “Life – Camminando sulla linea” edito dalla Star Comics uscito il 1 Giugno 2021. Uno yaoi volume unico che vi farà provare emozioni uniche.

potete acquistarlo cliccando qui.

Trama: Il serio Ito e lo spensierato Nishi sono due studenti che si incontrano casualmente mentre fanno il loro “gioco della linea” tornando da scuola. Col tempo i due diventano amici, ma piano piano Ito comincia a nutrire dei forti sentimenti per Nishi e un giorno, improvvisamente, lo bacia. Il tempo passa, i due crescono e il loro rapporto di sviluppa… ma le pressioni del mondo che li circonda comincia a diventare sempre più insopportabile. Che i sogni e l’amore della giovinezza debbano piegarsi a ciò che la società richiede a due uomini adulti? Una storia delicata e dolceamara, estremamente concreta e realistica, ma capace di toccare davvero il cuore dei lettore con una semplicità straziante.

Adatto a un pubblico adulto.

Cosa ne penso?

Partiamo dall’elemento che salta subito all’occhio: la copertina. Appena prendete il volume in mano potete lasciarvi affascinare già dalla sua bellezza. Oltre al disegno che rappresenta Ito e Nishi che danzano sulla linea, anche la particolarità dei riflessi che emergono dalla copertina stessa creando una danza perfetta sotto i colori della vita.

La stampa edita dalla Star comics è ben definita. Non ci sono tavole dimezzate o che creano disturbo nella lettura, inoltre la flessibilità del volume permette di poterlo leggere in tranquillità senza danneggiarne la forma. I disegni realizzati da Miya Tokokura sono magnifici. Passiamo da un character disegn da manga “adulto” dove ogni personaggio ha le sue caratteristiche ben definite ed espressione di emozioni in maniera disarmante a disegni più kawaii in certe situazioni che rendono nel complesso il volume davvero ricco di scene anche divertenti.

Ho letto questo volume tutto d’un fiato. Posso dirvi con certezza che nonostante la storia sia stata raccontata in maniera “veloce” senza soffermarsi abbastanza su come è nato il loro amore, quando e come si siano dichiarati e le loro giornate tipiche alla fine vi scenderanno delle lacrime. Questo perché? Perché nella storia ci verrà raccontata la possibilità che si possa dare all’amore. Una possibilità che aspetta a tutti, indipendentemente dal sesso, dalle ambizioni e dallo stile di vita.

Ito e Nishi sono due ragazzi completamente diversi, con modi di affrontare la vita e una relazione omosessuale contrastante. Entrambi fin da giovani, dal ritorno da scuola, giocano sulla “linea”. Una linea disegnata sulla strada che nel loro immaginario è una linea di sopravvivenza che divide la loro possibilità di sopravvivenza alla caduta in mezzo agli squali o in mezzo ai ghiacciai appuntini. Così nasce la loro amicizia che poi si trasformerà in amore. Miya Tokokura ci mostra in queste tavole l’evoluzione dei ragazzi da adolescenti ad adulti affermati nella società. Un cambiamento che avviene in ciascuno di loro che prenderanno idee e decisioni differenti fino ad allontanarsi per otto anni. Otto lunghi anni dove ciascuno prenderà le redini della propria vita e riuscirà ad andare avanti, ma non a vivere finché non si rincontreranno nel loro luogo tanto desiderato e sognato e si dichiarano amore eterno e rimanendo insieme finché morte non li separi.

Un finale da brividi, ma in realtà tutta la storia di per sé nonostante sia “veloce” e poco mirata nel mostrare come e quando è nata la loro storia, si concentra sul dopo. Life – camminando sulla linea è un manga che mostra la separazione, la divisione di un amore, la sofferenza e il ritrovo. La riconciliazione di due cuori che nonostante in giovane età avevano paura di affrontare una società così chiusa e poco adatta per il loro amore, riescono a superare gli ostacoli e gioire insieme.

La carta da parati gialla e altri racconti

Buongiorno cari lettori di classici, oggi vi presento “La carta da parati gialla e altri racconti” edito dalla Caravaggio Editore. Siamo difronte ad un mini romanzo composto da 110 pagine a cura di Enrico De Luca.

Potete acquistare il romanzo cliccando qui

Trama: Charlotte Perkins Gilman, da veemente femminista qual era, dedicò la propria vita e la propria produzione letteraria a favore dell’uguaglianza di genere, dell’autonomia della donna e della sua libertà, della valorizzazione delle sue capacità e dei suoi desideri, contro gli stereotipi della società dell’epoca che la consideravano e la collocavano esclusivamente all’interno delle mura domestiche, nelle vesti di madre e moglie.
Nella Carta da parati gialla, racconto in forma di diario segreto, in parte autobiografico, Gilman denuncia i rischi del cosiddetto “riposo forzato” al quale ella stessa era stata costretta dopo il parto. Cosa si cela al di là dei vorticosi e intricati arabeschi che la protagonista si ritrova a scrutare quotidianamente e in modo ossessivo? La stessa autrice ce ne svela la chiave di lettura nell’articolo Perché ho scritto “La carta da parati gialla”? che accompagna il testo della presente edizione curata da E. De Luca.
Altre due figure femminili sono al centro dei successivi due racconti La sedia a dondolo e Quando ero una strega che offrono un ulteriore saggio dell’originale stile della scrittrice statunitense.

«[…] Molti anni dopo mi è stato detto che il grande specialista aveva ammesso agli amici di aver modificato il suo trattamento della nevrastenia dopo aver letto La carta da parati gialla. Esso non aveva lo scopo di far impazzire le persone, ma di salvare le persone dal divenir pazze, e ha funzionato.»

Cosa ne penso?

Come sempre la Caravaggio riesce a stupirci per la cura e la dedizione che ci mette in ogni titolo che pubblica. Come nei precedenti volumi, il font utilizzato dalla casa editrice è singolare e particolare. Ho notato un cambio di flessibilità della copertina, se nei volumi precedenti avevamo una flessibilità maggiore tanto a volte da danneggiare anche la piegatura del libro stesso, in questo volume ho notato una miglior consistenza.

Un classico poco conosciuto ma stampato in più edizioni. Mi ha affascinato davvero molto la scrittura di Charlotte Perkins Gilman ed è stata una bella scoperta visionare il suo sguardo da femminista tramite il romanzo stesso.

Non è semplice parlare in maniera così diretta di una tematica che per tempo, anche tutt’oggi, fa storcere molto il naso: la depressione. La depressione è sempre stata una di quelle malattie dove venivi catalogato immediatamente come “pazzo” ed escluso dal resto della società. In questo volume viene mostrato come la depressione possa colpire una persona e come quest’ultima possa sentirsi sotto gli occhi degli altri.

Il marito della donna continua a sostenere che la causa della sua malattia è un esaurimento nervoso che si porta dietro da tempo e che i dottori non riescono bene a comprendere.

Decidono dunque di trasferirsi in una tenuta di campagna per vivere la situazione in maniera più tranquilla e per respirare dell’aria fresca. La protagonista vivrà i suoi giorni in una stanza chiusa, dove la carta da pareti è gialla rovinata. I giorni passano ma il suo stato inizia a peggiorare.

Non è semplice riuscire a gestire una situazioni in cui si è dentro con entrambi i piedi. La protagonista cerca di appagare con le sue semplici azioni il volere del marito, rinunciando al tempo stesso, di dare vita al proprio desiderio. Questa situazione di stallo porterà la donna a peggiorare e vedere in quella semplice carta da parati gialla il peggio.

I married a Girl to Shut my Parents up

Buongiorno cari lettori di manga, oggi vi parlo del volume “I married a girl to shut my parents up” edito dalla Star comics uscito il 31 marzo 2021.

Potete acquistarlo direttamente da qui

copertina

Trama: Machi è cresciuta seguendo le regole imposte dai suoi genitori, sperando in qualche modo di soddisfarli. Con l’inizio del lavoro presso un’importante compagnia quotata in borsa, credeva di essersi finalmente liberata dalle continue pressioni, salvo poi scoprire che la loro nuova pretesa riguarda gli incontri organizzati per trovare marito. Per zittirli una volta per tutte, la ragazza decide di fingersi sposata con una kohai, Hana. Al contrario di quanto si sarebbe aspettata, la convivenza con la ragazza, che in passato le aveva dichiarato il suo amore, non le crea nessun disagio, anzi… si rileva sorprendentemente gradevole!

Cosa ne penso? Il volume si apre dalle prime pagine con le nostre due protagoniste che si sposano affinché i genitori di Machi smettessero di voler far fidanzare la loro figlia con un uomo. Machi è cresciuta con delle rigide regole imposte da sua madre, tutto basato sull’apparenza e su cosa doveva dimostrare alle altre persone. Riesce ad entrare in una ottima azienda quotata in Borsa, ma questo non soddisfa i suoi genitori, da sempre proiettati verso un’educazione molto rigida nei confronti della figlia. Vorrebbero che la loro dolce figlia trovasse un buon marito, un ottimo partito di cui potersi vantare.

Machi non ha mai scelto la scuola o il lavoro perché voleva farlo, quindi su un proprio gusto personale e desiderio, ma perché doveva portare un vantaggio alla madre e alla sua famiglia. Machi e Hana si sposano come ripicca nei confronti dei genitori della fanciulla. Un matrimonio definito partneship. Dopo il coming out della figlia i genitori non mollano la pretesa di volerla far sposare con un uomo, questa idea è anche guidata dalla mentalità ristretta del paese.

Man mano che le due ragazze vivono insieme riescono a influenzarsi a vicenda e sopratutto a trovare il giusto equilibrio per trasformare quel matrimonio falso in uno con delle fondamenta solide. La loro amicizia si trasformerà in amore.

I Married a Girl to Shut My Parents Up

E’ un manga molto leggero, sinceramente mi aspettavo qualcosa di più al livello di storia ma soprattutto nel nascere della relazione fra le due ragazze. E’ un volume unico che mi ha lasciato un po’ perplessa perché proprio nel momento “definitivo” della storia dove il tutto diventa più interessante e coinvolgente si interrompe la storia per dare vita nelle pagine extra a due storie: una che è uno spin-off della storia principale (ma messa nelle ultime pagine) e un’altra storia che racconta sempre un “amore nascente” fra due ragazze che non centrano nulla con tutto il volume. Sinceramente avrei preferito un approfondimento su Machi e la sua compagna anziché su due nuove ragazze di cui alla fine non si capisce né l’inizio né la fine della storia (come se quelle tavole siano state messe per riempire un vuoto).

La seconda storia che viene rappresentata si intitola Amore senza fiato che narra della vita scolastica di Oshimi e Mutsuki, compagne di stanza in un liceo rinomato per le discipline sportive. Due ragazze dal carattere completamente opposto che riescono nella loro maniera ad essere una la spalla dell’altra.

Dai caratteri completamente opposti, sembrano però compensarsi a vicenda, rivelando dei caratteri e delle inclinazioni che non rispecchiano completamente le apparenze che le due vogliono mostrare. Questo le porta a sentirsi più vicine e a sviluppare sentimenti che non riescono a condividere con altri.

I married a girl to shut my parents up è un manga che tocca tematiche molto sensibili ma non le approfondisce né mostra le conseguenze che possano derivarne, anzi da una mezza rappresentazione di come delle persone completamente differenti possano trovare una propria sintonia nella convivenza insieme.

I disegni sia di I married a girl to shut my parents up ma anche di Amore senza fiato sono tendenti allo stile delicato e morbido classico dello shojo.

Spy x family

Buongiorno cari lettori! Oggi vi parlo di Spy x Family edito dalla Panini manga. Fino ad ora in Italia sono usciti i primi 4 volumi e prossimamente a luglio uscirà anche il 5 volume, anche se attualmente in patria siamo in corso con 7 volumi.

potete acquistare i volumi di Spy x family presso il sito della Panini Manga o dal vostro fumettista, inoltre sono presenti anche delle variant.

copertina

Trama: Twilight, una delle migliori spie al mondo, ha trascorso la vita ad affrontare missioni sotto copertura per rendere il mondo un posto migliore. Un giorno però riceve un compito particolarmente difficile, per riuscire nella sua nuova missione dovrà formare una famiglia temporanea e iniziare una nuova vita!

Spy X Family

Cosa ne penso: Inutile negarlo ma fin da subito la mia crush è stata proprio Twilight. Ha un fascino irresistibile e un grande intelletto. Chi è Twilight? Il nostro protagonista è una spia dai mille volti che riesce a risolvere qualsiasi missione segreta che gli viene commissionata. Questa volta però dovrà svolgere una grande missione per un grande obiettivo che comporterà la creazione di una famiglia temporanea. La missione speciale viene chiamata Operation Strix (operazione gufo).

Famiglia temporanea? Io ho già i miei grandi dubbi su questo… perché? Nei volumi successivi il nostro caro Loid Forger (Twilight) ricoprirà un falso posto di lavoro da psichiatra e adotterà una bambina di nome Anya dall’orfanotrofio senza sapere che in realtà è nata dall’esperimento di una certa organizzazione. E’ una telepante in grado di leggere la mente altrui e salverà il caro papà in tante situazioni. Infine alla famiglia si aggiungerà anche una moglie temporanea di nome Yor ( in realtà lei svolge l’attività di sicario e viene chiamata Thorn Princess – la principessa delle spine – ) che ricoprirà tempestivamente il ruolo di impiegata del municipio.

Questi tre personaggi in realtà nascondono la propria realtà agli altri membri della famiglia per proteggersi. Ognuno ha un obiettivo ma simultaneamente si sostengono a vicenda.

Anya è la chiave per svolgere in maniera ottimale la missione di Loid e per poterla concludere riuscendo ad incastrare il pericoloso Desmond.

La piccola telepatica verrà iscritta ad una scuola prestigiosa in cui la sua ammissione sarà tutt’altro che semplice. Una bambina particolare, vivace ma non semplice da gestire. Riuscirà Twilight nella sua missione?

Certamente per ora i volumi sono meravigliosi. Io ho acquistato questo titolo ad occhi chiusi e mai ho fatto scelta più giusta. E’ dinamico, sorprendente e fa davvero ridere in moltissime situazioni. Ogni personaggio è differente nei modi di gestire gli eventi ma anche per le modalità di approccio alle situazioni, inoltre c’è da sottolineare come è ben pensata ed equilibrata la storia.

Bad Habits. La parola proibita.

buongiorno cari lettori, oggi vi porto alla scoperta di un titolo meraviglioso Bad Habits. La parola proibita. in collaborazione con la Dea (De agostini).

Potete acquistare il romanzo cliccando qui.

Trama: A diciassette anni le regole non possono che stare troppo strette. Stanno strette ad Alex, che detesta i genitori per averla rinchiusa in una bigotta scuola cattolica. E stanno strette a Mary Kate, dolcissima, ligia al dovere, devota, e soprattutto stanca di rimandare il sesso fino al matrimonio. Anche ad altri, al liceo St Mary, certe regole vanno troppo strette. Ma non tutti osano esporsi, quasi nessuno pensa di poter cambiare le cose. Di certo non lo pensa Alex, che come unico obiettivo ha quello di farsi espellere dal liceo dei bacchettoni, e tornare a una vita normale, senza suore e preti che scorrazzano nel giardino a ogni cambio d’ora. Ma quando Alex si rende conto che per attirare l’attenzione di suo padre non basta finire dal preside una volta alla settimana, decide per una strategia diversa. Quella della parola proibita. E qual è la cosa che spaventa di più gli insegnanti del liceo in cui l’hanno rinchiusa? La vagina. Gridare quella parola. Alex intende far sentire la voce della vagina, certo, ma con stile. Con uno spettacolo teatrale colto e appropriato: I monologhi della vagina. A Mary Kate il piano di Alex sembra pessimo. Ad Alex il piano della vagina sembra geniale. Una cosa è certa, le regole stanno per cambiare.

Anticonvenzionale, sfrontata, spassosa. Una commedia romantica effervescente. Per chi ha amato Sex education.

Cosa ne penso?

I monologhi della non-vagina e la rivoluzione illusoria?

Tutti vogliono il cambiamento ma nessuno ha il coraggio di farlo.

Il titolo Bad Habits parla di una protesta contro tutte quelle ideologie che si sono instaurate nella società e hanno dato vita al patriarcato e contro a tutte quelle paure che le fanciulle e le donne mature hanno e non riescono a scrollarsi dal loro corpo.

“Non andare a comprare gli assorbenti, ci sono i ragazzi davanti agli scaffali”.

Un romanzo attuale, forte e pieno di ironia ma anche di verità. Verità che spesso che dimentichiamo di sottolineare, di abbracciare e di fare nostre. I diritti non sono nati dal nulla, le libertà non ci appartengono perché il mondo va così, ma perché c’è gente che non ha paura di urlare al mondo quello che pensa e di difenderlo con tutti i mezzi.

Bad habits ci mostra questo: la protesta che fa Alex Heck per le donne, per facilitare la possibilità di tutte le ragazze del liceo di poter affrontare con serenità il proprio essere donna e saper mandare al diavolo gli uomini che vogliono limitarle. La St Mary è un liceo cattolico legato alla religione, all’hokey e alla buona educazione, ma tutti i piani della St Mary andranno a fuoco tramite le gesta di Heck. (Letteralmente a fuoco.)

La parola vagina è la parola proibita. Nessuno riesce a pronunciarla, tutti usano sinonimi o non ne usano proprio, ma il termine vagina è, oltre sottolineare la forza della Donna e la sua autodeterminazione, anche il termine per definire la parte genitale femminile. Perché bisogna aver paura di pronunciarla?

Alex in questo viaggio di protesta incontrerà innumerevoli ostacoli che non saranno semplici né da gestire né da superare. Verrà accompagnata da Pat, Mary Kate ma anche da un’altra ragazza che si scoprirà essere fondamentale per la vincita alla St Mary.

Il suono della ribellione è l’essenza stessa di Heck. Una ragazza finita in un liceo che non le appartiene, sempre in prima fila per violare le regole e ci proverà in tutte le maniere per essere cacciata ma nessuno lo farà. Qualcuno sa che lei è la persona giusta per rivoluzionare quel liceo. 

Heck decide di mettere in scena I monologhi della vagina al festival come strumento di enunciazione della forza e del femminismo. In tanti sono indignati della parola “vagina” tanto da mettere i bastoni tra i pini di Alex che dovrà parlare della rivoluzione della vagina con I monologhi.

Io so un segreto

Buongiorno cari lettori, in collaborazione con la Caravaggio Editore vi presento un nuovo titolo “Io so un segreto” di Lucy Maud Montgomery a cura di Enrico De Luca.

Potete acquistarlo qui.

Trama: Io so un segreto è un racconto scritto negli ultimi anni della sua vita (1935), che mostra ancora una volta l’abilità di Lucy Maud Montgomery nel trattare un argomento a lei congeniale: il mondo dell’infanzia, descritto in tutte le sue sfaccettature. La storia di Jane Lawrence, e del suo incontenibile desiderio di conoscere almeno uno dei segreti della sua amica più grande dovie Johnson, è emblematica di come chiacchiere e falsità possano essere fonte di angoscia e di dolore anche per i piccoli. 

Cosa ne penso?

Già dalla trama si riesce a percepire l’essenza e l’andamento della storia. Una breve narrazione di una sessantina di pagine che ci fa immergere nella giovinezza e l’innocenza dei bambini. Spesso ci dimentichiamo quanto sia semplice credere ad una piccola bugia o farsi emozionare nello scoprire un segreto.

Questo racconto ci permette di ammirare ancora una volta la gioia che vive dentro di noi anche se spesso ce ne dimentichiamo. Ci permette di riflette e di capire quanta bellezza c’è nella innocenza di chi crede alle parole di qualcuno. Man mano che cresciamo diventiamo sempre più distaccati dall’altro, ci dimentichiamo delle piccole gioie e spesso voltiamo le spalle ai piccoli saperi… ma con questo racconto riusciremo a fare un breve viaggio in ciò che eravamo da bambini.

Conoscere un segreto. Questa è la parola chiave della narrazione ma anche la fonte di gioia della piccola Jane che viene ingannata dalla sua amica. Dovie Johnson è una bambina vivace ma conosciuta come la piccola peste perché ovunque va porta con sé dei problemi. Dovie promette a Jane un segreto che non deve essere rilevato a nessuno, un segreto che renderà triste la innocente Jane.

L’unica cosa che deve fare Jane per ottenere quel segreto è regalare sette mele a Dovie. Jane avrà difficoltà nel raccogliere sette mele, una per ogni giorno, dall’albero della zia ma con audacia e grinta riuscirà nel suo intento senza sapere a cosa andrà incontro.

La tristezza e l’amarezza nel conoscere ciò che in realtà non voleva mai scoprire. Jane si trova a pentirsi di aver scoperto quel segreto.

Scrittori e amanti

Buongiorno lettori,oggi vi parlo del titolo Scrittori e Amanti di Lily King. Un romanzo sorprendente ed elegante nella sua narrazione edito dalla Fazi Editore.

Puoi acquistarlo attraverso questo link.

Trama: Casey è una ragazza di trent’anni che ha fatto un patto con se stessa: non pensare ai soldi e al sesso, almeno al mattino. Appassionata di letteratura e aspirante scrittrice, si è indebitata pesantemente per pagarsi gli studi e ora si ritrova a vivere in una piccola stanza ammuffita e a lavorare come cameriera. Rimane però aggrappata al sogno che quasi tutti i suoi vecchi amici hanno ormai abbandonato e, con ostinata determinazione, ogni mattina scrive. Di recente ha perso la madre, con la quale aveva un rapporto di confidenza profonda e che rappresentava, sebbene vivesse dall’altra parte del paese, la sua unica ancora affettiva. E infine, gli uomini: reduce dall’ennesima relazione fallita in maniera inspiegabile, girovagando per librerie e happening letterari, Casey incontra due scrittori che cambieranno le cose. Da una parte c’è Silas, giovane poeta gentile e sognatore spiantato quanto lei, dall’altra Oscar, maturo padre di famiglia, autore affermato prigioniero del proprio talento…

Cosa ne penso?

La scrittrice è riuscita con questo romanzo di 331 pagine, a farmi innamorare sempre di più della sua protagonista Casey. Casey è una donna sulla trentina che ormai da sei anni sta tentando di concludere il suo primo romanzo. La sua vita, come i suoi sentimenti, sono incasinati. Lavora di sera come cameriera e vive dentro quattro mura sporche e prive di personalità. Spesso porta a spasso il “cane di Adam”, lo chiama così perché in realtà non si ricorda il suo vero nome. Adam è il suo affittuario che ben presto, tra un divorzio e un investimento, chiederà a Casey di andare via da casa.

Le emozioni della nostra scrittrice sono confuse ed estenuanti, per una vita intera è vissuta con il pensiero che suo padre non fosse una bella persona e la madre, ormai deceduta da poco tempo, ricompare come un’ombra indelebile nella sua casa. Il dolore del lutto rimarrà ancorato a Casey per molto tempo. Il romanzo non vuole farsi scrivere. Casey trova difficoltà a completarlo e a scrivere, in particolare, la scena dello stupro. Un evento doloroso, penetrante nelle sue emozioni ma necessario per lo svolgimento della storia.

Non è semplice la sua vita, tra un libro non concluso e le poche mance che recupera durante il lavoro, Casey incontra Oscar. Oscar è uno scrittore con due figli, un uomo che si scoprirà essere affettuoso e premuroso nei confronti della giovane, ma anche pieno di speranze di realizzare una vita di calore e abbracci. Non ha paura di buttarsi in una nuova relazione, mentre dall’altro lato la scrittrice tende a rimanere sulle sue, un po’ perché ha paura degli uomini, dall’altro perché nella sua vita è comparso Silas. Silas è un giovane poeta sulla trentina che al primo appuntamento con Casey le da buca tramite un messaggio per poi sparire per un po’ di tempo. Casey non lo pensa più, ritiene che un uomo che ti da buca al primo appuntamento non ne vale la pena.

La sua relazione con Oscar continua a progredire tra un’uscita e un bacio, anche Jasper e John (i figli di Oscar) iniziano ad abituarsi alla presenza di Casey nella loro vita.

Si giunge ad un punto di svolta per la vita della trentenne. Finalmente dopo sei anni ha concluso il suo primo romanzo, ma dopo aver ricevuto undici lettere di rifiuto ha avuto la fortuna di trovare un’agente. Ma cosa succederà? La sua vita verrà travolta, ora che si sente realizzata e verranno travolte anche le sue emozioni. Silas è tornato dopo un lungo viaggio in cui sentiva il bisogno di staccare e scappare via. Cosa succederà tra Casey e Oscar?

Casey troverà il suo cavallo vincente?

Lily King con questo scritto è riuscita ad appassionarmi alle scelte e ai pensieri di Casey. E’ un personaggio che vive le emozioni in maniera pura e trasparente. Vive una vita comune, tra alti e basse e ha difficoltà a realizzarsi. Chi è che non si vedrebbe in lei?

Il dolore e il bisogno di staccarsi dalla presenza della madre da un lato e la necessità di trovare l’amore, Casey si evolve ad ogni pagina. Un racconto travolgente, elegante e pieno di vita vera e non semplici illusioni.

Quando ho concluso il libro ho sentito la necessità, ancora più forte, di ricercare me stessa. Sento il bisogno di essere indipendente proprio come Casey e di realizzarmi. Sento il bisogno di raggiungere i miei sogni e chiuderli in pugno in segno di vittoria.

La ragazza con l’occhio di vetro e altre storie di amore dark

Buongiorno a tutti lettori! Oggi vi parlerò di La ragazza con l’occhio di vetro e altre storie di amore dark in collaborazione con la CE Cut-Up Publishing. Un romanzo concentrato su diverse storie dark realizzato da di Stefano Fantelli (Autore), Moreno Burattini (Prefazione).

Potete acquistarlo tramite il mio link

Trama: “Molti miti femminili hanno, non per caso, una tripartizione: tre le Moire, le Parche, le Nornem germaniche, le Brigit in Irlanda, le Roznicy slave. Tre anche le Marie sotto la croce (e tre, di nuovo, le sorelle vampire di Stoker). Stefano Fantelli, da brujo qual è, rinnova le sue e le nostre paure ancestrali, con un’abilità di scrittura in grado di farci temere, e al tempo stesso desiderare, l’incontro con le sue incarnazioni delle antiche divinità femminili…”

Cosa ne penso?

Personalmente non ho apprezzato la carta con cui è stato stampato. Le pagine sono trasparenti e spesso si ha la sovrapposizione fra il testo anteriore e quello posteriore creando una sorta di “riflesso” delle parole. Voglio sottolineare come, nonostante il titolo e la trama siano così curiosi, alla fine della lettura non mi è rimasto molto. Purtroppo nonostante i diversi racconti riportati, nessuno è riuscito a darmi una buona impressione anche perché, durante i dialoghi, ho notato una sorta di “monotonia” fra le conversazioni presenti nelle diverse storie dark. Questo carattere mi ha dato la sensazione che in realtà non ci fosse un personaggi diverso dall’altro ma che fossero tutti la stessa persona.

Ero già consapevole della presenza di alcune situazioni particolari raccontate nei testi, ma ho ben capito anche grazie a questo titolo che purtroppo non so apprezzare romanzi che contengono effusioni sessuali aggressive, particolari e tendenti a ciò che io definirei “strano”.

Mi è rimasta impressa, in senso positivo, la prefazione realizzata da Moreno, inoltre è molto interessante come abbiano aggiungo anche delle immagini chiave per descrivere le storie narrate ed è molto particolare il linguaggio utilizzato da Stefano.

E’ possibile trovare nel romanzo 17 storie di amori impossibili in una chiave horror da lasciare i brividi. Il sentimento che incontreremo sempre durante questo viaggio è “l’amore” sotto mille sfumature con la presenza di figure femminili mistiche, malvagie, particolari.