Il nostro futuro – Bokura no Tsudzuki

Siete in cerca di un volume unico che mi trasmette emozioni particolari e li faccia rimanere sul filo del rasoio tra un’emozione e un sospiro per tutta la lettura?

Allora continuate a leggere questa recensione perché oggi sarà dedicata la nuova uscita della J-Pop, un volume unico Boy’ s love dal titolo “Il nostro futuro” comunemente ricordato come “Bokura no Tsudzuki”.

Finalmente anche Italia abbiamo Amamiya che prende spazio nelle nostre librerie.

copertina

Trama:

Yousuke e Shuu si sono allontanati dopo un piccolo incidente avvenuto durante la loro infanzia. Anni dopo, a causa di alcune circostanze, Shuu si trasferisce a casa di sua nonna, che si trova nel quartiere dello shopping dove vive anche l’altro ragazzo. Yousuke cerca di stringere nuovamente amicizia con Shuu considerando che il giovane è sempre stato freddo con lui, finché un giorno Shuu inizia a esprimere i suoi sentimenti più apertamente.

Cosa ne penso?

Bokura no Tsudzuki” è una storia semplice e molto lineare, ma che riesce a trasmettere emozioni davvero forti che ci faranno intenerire per tutta la durata della lettura.

Il nostro futuro - Bokura no Tsuzuki

I nostri protagonisti si conoscevano fin dalla giovane età in quanto, Shuu si spostava da un posto all’altro a causa del lavoro di suo padre fino a giungere nella zona in cui la sua nonna e dove conosce Yousuke che per la prima volta vedendolo solo, lo invita a giocare a nascondino.

Purtroppo quella fu l’inizio della loro incomprensione che portò a non far parlare i due ragazzi per molti molti anni, finché un giorno Yousuke, con il suo modo di essere testardo decide di voler fare tutto per conciliarsi con la sua vecchia conoscenza ma questo porterà ad una evoluzione dovrò particolare della loro relazione.

Il nostro futuro - Bokura no Tsuzuki

Shuu e Yousuke iniziano a condividere piccoli pezzi della loro quotidianità, finché la loro compagnia non divento sempre più avvicinata e iniziano a scambiarsi anche piccoli pensieri e piccole paure. Il tutto viene colorato sia dai loro relativi animali che fanno da compagnia in questo contesto di evoluzione della loro amicizia e poi nella loro relazione d’amore, in quanto in un momento particolare si dichiarano l’uno all’altro nonostante questo inizio ha portato molto imbarazzo tra i due ragazzi.

Il nostro futuro - Bokura no Tsuzuki

Se vogliamo leggere una lettura fresca, se vogliamo sentirci a casa nel farci coccolare da una storia semplice senza troppe complicazioni ma molto lineare, con una vicenda che nasce e si evolve e finisce in un modo in cui i ragazzi cercano di pensare al loro futuro insieme, sicuramente questo è un titolo da non lasciarsi scappare.

Un punto super a favore per il recupero di questo manga e sicuramente i disegni, che sono davvero magnifici. Hanno una caratteristica molto particolare perché sono ben dettagliati sia nel viso che nella fisionomia dei nostri personaggi, gli animali come il gatto e il cane che accompagnano i nostri protagonisti sono davvero super carini e le vibrazioni che si riescono a percepire durante la lettura grazie anche all’ambiente circostante non che anche alla maturità dei disegni, è super positiva.

Sono super curiosa di scoprire altri volumi di Amamiya, che mi sento davvero molto affezionata ai suoi disegni e alle vibrazioni che riesce ad emanare con le sue storie.

Barbarities

Oggi vorrei parlarvi di un titolo che già dal suo annuncio mi aveva creato davvero tanta curiosità, vi darò in questa recensione anche degli ottimi motivi per recuperarlo immediatamente e non farvi assolutamente scappare questa storia che ha dell’incredibile.

Parlo proprio di “Barbarities“, il nuovo BL annunciato e portato in Italia dalla Magic Press!

Trama:

Tanto tempo fa, in una terra lontana, un uomo chiamato Visconte Adam venne incaricato di diventare la guardia del corpo di un Lord molto importante per il paese. Adam, che è bisessuale, rimane affascinato da Joel, nipote del Lord. Nel frattempo. il successore al trono di un regno vicino si innamora del suo aiutante…

Barbarities

Cosa ne penso?

Sono completamente attratta da questa storia con uno sfondo storico e con personaggi davvero maestosi.

Tra intrighi di corte e amori proibiti, abbiamo i nostri due personaggi: da un lato il nipote di Lord Montague dal nome Joel mentre dall’altro la sua nuova guardia del corpo Adam.

Parliamoci chiaramente, Barbarities non è il classico boy’s love dove la storia gira intorno ai protagonisti e non ha una vita ed essenza propria, bensì in questa trama possiamo notare che in realtà è come se noi stessimo difronte ad un film.

La storia ha un suo movimento, si evolve in maniera passionale, drammatica, ironica, sorprendente e di passo abbiamo anche i nostri protagonisti Joel e Adam che si muovono nel contesto, avendo dei propri pensieri e dosando in maniera interessante, anche le proprie azioni.

Non è una storia d’amore che si consuma in maniera semplice, infatti possiamo scoprire nel primo volume come il visconte e la sua guardia del corpo abbiano iniziato ad avvicinarsi, a confidarsi l’un con l’altro e anche ad allontanarsi.

E’ la prima volta che leggo qualcosa di Tsuta Suzuki e sono rimasta sorprendentemente appassionata, infatti non vedo l’ora che esca il secondo volume, delle vicende di questi tempi lontani con i suoi intrighi e con la bellezza non indifferente di Adam che è soprannominato un dongiovanni che miete vittime ovunque si posi il suo sguardo.

Possiamo osservare anche una crescita e una maturità da parte di Adam che da un dongiovanni passerà ad essere un uomo meno altezzoso o quantomeno più rigido con i propri sentimenti, perché comprende per la prima volta in vita sua, che i suoi pensieri sono occupati da un solo nome.

Barbarities

Dall’altro lato abbiamo Joel, un uomo giovane e di intelletto. Non si lascia scalfire dalle dicerie che girano per i nobili nei confronti del suo orgoglio, al ché possiamo anche durante la lettura notare che è un uomo solitario, poco influente nelle conversazioni sociali ma rende bene nel lavoro che ricopre. Infatti, egli di astuzia, comprende come tenersi sotto la buon’ala anche della Chiesa che è il nucleo essenziale della società in cui vivono.

I disegni di Tsuta Suzuki sono impeccabili. Aldilà della composizione delle tavole ben lineari e semplici da seguire, il carattere del suo disegno è lineare, semplice ma intenso che rimane impresso nella mente del lettore.

Mi sono davvero innamorata della particolarità visiva dei protagonisti, sono due bellissimi uomini che ritraggono le caratteristiche lineari del viso e della composizione del corpo degli uomini di quel periodo.

Barbarities

Adam nonostante la sua grandissima bellezza e la particolarità dell’avere i capelli biondi e lisci, dall’altro lato abbiamo Joel con i capelli corti, neri e ricci. Un meraviglioso contrasto e soprattutto possiamo notare che anche caratterialmente sono l’uno l’opposto dell’altro.

Barbarities è una storia che si compone semplicemente da quattro volumi, in realtà lo spesso del manga è ben corposo e devo dire che il rapporto qualità-prezzo è eccellente.

Quindi, recapitolando i buoni motivi per cui recuperare questa storia sono:

  • è composto solo da quattro volumi finiti.
  • la storia ha una sua evoluzione eccellente e non è messa a caso giusto per creare un contesto in cui si muovono i personaggi
  • i personaggi hanno un’ottima graduazione di evoluzione e inoltre non si affretta la storia nel primo volume, ma tutto viene dosato in maniera eccellente per appagare il lettore
  • il rapporto qualità e prezzo della Magic Press è ottimale, infatti abbiamo un volume abbastanza corposo a soli 7,90 euro.

A sign of affection

Sono davvero contenta che in Italia è finalmente giunta una ulteriore storia che da valenza e importanza la lingua dei segni, un intreccio fra romanticismo è un mondo particolare e silenzioso che ci permette di imparare tantissime cose dal punto di vista di chi è sordo.

Probabilmente quando sentite parlare di una storia che parla del linguaggio dei segni il primo titolo che mi viene in mente è ‘ A silent voice ‘, ma posso assicurarvi che questa nuova uscita è data dalla star comics è davvero meravigliosa. Nella sua particolarità di avere una storia un pochino più soft rispetto a quella che possiamo incontrare in A silent voice, possiamo osservare che all’interno del volume stesso Suu Morishita ti interessa anche spiegare la differenza delle due modalità del linguaggio dei segni presenti in Giappone.

copertina

Trama:

Yuki è la tipica studentessa universitaria: la sua vita ruota attorno agli amici e ai social network. Ma è anche sorda dalla nascita. L’incontro casuale con Itsuomi, un amico di amici che studia nella sua stessa università, le fa battere il cuore. Però, nonostante Itsuomi sappia parlare tre lingue, quella dei segni non è tra queste. Riusciranno a trovare un modo per comunicare i propri sentimenti?

Cosa ne penso?

Siamo di fronte a una storia che ci mette a dura prova nel non piangere ogni tre secondi. Ammetto che sono particolarmente affezionata la tematica che viene trattata in questo shojo, in quanto penso che sia davvero importante promuovere uno sguardo particolare verso la lingua dei segni anche per interagire con le altre persone e farle sentire tutt’uno con il mondo.

A Sign of Affection

Questo titolo è sicuramente da recuperare per tutti gli amanti del romanticismo ma anche chi tende ad apprezzare dei manga che riescono a insegnare dei valori.

Yuki sorda dalla nascita, mentre Itsuomi parla tre lingue.

Il personaggio di Yuki mi fa davvero molto tenerezza, una ragazza che sapendo delle sue condizioni riesce comunque a viversi la vita nelle sue più particolarità e meraviglie che riesce a presentare, e anche un amico di infanzia che nonostante sappia parlare con il linguaggio dei segni, secondo la nostra protagonista, ogni volta tende ad utilizzarlo in maniera un pochino malvagia. Dall’altro lato abbiamo il personaggio più popolare e quello un po’ più sbarazzino in quanto gira sempre per il mondo, di nome Itsuomi.

Itsuomi, possiamo definirlo anche come un gentiluomo in età moderna, si interessa ad aiutare la nostra protagonista quando si trova in difficoltà nel dare dell’indicazione ad un turista, tra l’altro si assicura di parlare lentamente con il labiale affinché Yuki posso riuscire a decifrare le sue parole.

A Sign of Affection

Una storia che inizia con un incontro molto singolare, nulla di troppo eccentrico ma bensì semplicemente un aiuto in un momento più difficoltoso per la nostra protagonista, possiamo notare che lei già inizia ad avere dei sentimenti molto particolare verso il ragazzo e inizia ad ampliare anche il suo mondo di colori.

Infatti nonostante sia sorda e ammetta che da tutta la sua vita non ha mai sentito il suono, molto probabilmente i respiri che emette ogni volta che sta in compagnia di lui, iniziano ad avere dei colori.

A sua volta, Itsuomi, ha dei comportamenti molto dolci nei confronti della ragazza, infatti spesso dice che è splendida senza farsi capire e questo rende le situazioni un pochino particolare tra i due personaggi. Possiamo notare che è una persona molto vicina all’interesse del linguaggio dei segni, ma non solo, e un personaggio maturo e molto trasparente.

Il mondo di Yuki è un mondo ovattato, un mondo privo di suoni alti o bassi, un mondo dove vige il silenzio.nonostante la ragazza porta l’apparecchio sente un mix dei suoni senza riuscire effettivamente a decifrarli e tutte queste sensazioni di isolamento, di disagio, di distanziamento dall’ambiente circostante riusciamo a percepirlo appieno durante la lettura.

Sui disegni possiamo incontrare un carattere di disegno molto semplice, classico dei manga shojo, ma davvero molto simpatico in quanto si alterna tra linee più definite e quelle in cui si alternano delle figure più carine per rappresentare momenti di imbarazzo o di sorpresa. Inoltre c’è molta attenzione nel dedicarsi e sottolineare sia l’ambiente circostante, ma soprattutto ai gesti che vengono fatti dai nostri protagonisti e nell’importanza di sottolineare come l’oggetto ossia la tematica di questa storia e il linguaggio dei segni e come anche nel disegno viene data la sua prevalenza.

Sono davvero sorpresa di questo volume tra l’altro sono super contenta perché ho avuto una grande popolarità nel mondo mangagram straniero e quindi ogni volta ero super curiosa di conoscere questa meravigliosa storia. Adesso non vedo l’ora di leggere il secondo volume !

Call of the night

E’ in uscita una nuoca storia dalle tonalità dark e notturne, “Call of the night” di Kotoyama pubblicato in Italia dalla Jpop.

copertina

Trama:

Incapace di trovare soddisfazione nella vita di tutti i giorni e affetto da una grave insonnia, Yamori Kou inizia a girovagare da solo per le strade della città nelle ore notturne. Una sera, Kou incontra una strana ragazza, Nanakusa Nazuna, la quale si offre di aiutarlo a curare la sua insonnia invitandolo a dormire accanto a lei a casa sua. Tuttavia, ben presto Kou scopre che non si tratta di un semplice scambio a senso unico…

cosa ne penso?

Call of the night è uno shounen con qualcosa di particolare.

Una storia che già dalle prime pagine ci mostra la tendenza di Ko Yamori, un ragazzo di soli quattordici anni che ha lasciato la scuola per vivere la sua libertà notturna. Non si diverte né in casa, né fuori casa e non ha amici… ma una notte mentre era in giro per il quartiere incontra una strana ragazza che prende l’iniziativa di parlare con gli sconosciuti Nazuna Nanakusa.

Tra una battuta e l’altra i due si troveranno nella stanza di lei e si viene a scoprire che in realtà non è un essere umano, ma bensì un vampiro e spiegherà che anche se succhierà il sangue del giovane ragazzo finché egli non si innamorerà di lei, non diventerà un vampiro.

Call of the Night

Questa informazione così particolare e diversa rispetto ai racconti che girano intorno ai vampiri, fa sorgere il desiderio in Ko di innamorarsi di quella strana ragazza e viversi quella spensieratezza notturna come un vampiro, anzi, di diventare egli stesso un vampiro.

Call of the Night

Inizia così l’amicizia particolare tra l’essere umano e la vampira, ma entrerà in gioco a metà storia, un’amica di infanzia di Ko che cercherà di convincere il ragazzo a tornare a scuola.

La storia è molto semplice anche se divertente, i disegni sono freschi e ben composti. Non troviamo linee complesse, sguardi dispersivi, bensì una ottima raffigurazione della notte con le sue sfumature tra ombre e luce e due personaggi che con i loro caratteri particolari riescono ad entrare in simbiosi.

Mi aspettavo un incontro in circostanze più complesse, forse con qualcosa di più drammatico ma invece ci troviamo di fronte ad un incontro avvenuto normalmente, in una classica notte in cui i giovani non trovano rifugio nel sonno.

Le atmosfere sono normali, molto ‘soft‘ con nulla di troppo eclatante, salvo il rapporto che hanno i due personaggi in cui Ko si dedica ad essere il cibo quotidiano della sua vampira e lei, sarà oggetto del suo innamoramento.

Il personaggio di Ko, nonostante la sua tenera età, è un complesso di sentimenti inesplorati infatti egli stesso ammette di non comprendere cosa sia l’amore.

La vampiretta invece è una ragazza molto chiacchierona che, nonostante la sua parlantina, in realtà di fronte a qualche argomento si imbarazza facilmente e l’attività del ‘succhiare il sangue‘ da un corpo umano è più una tendenza a sfondo sessuale. Possiamo osservare dunque come viene mostrata la rappresentazione sessuale con uno sfondo più maturo.

Il primo volume avrà come oggetto solo ambientazioni notturne e ci mostra un po’ com’è la vita notturna e come una persona possa sentirsi libera da qualsiasi catena.

Probabilmente l’unica pecca che vorrei sottolineare è che non sono ben convinta del fatto che un personaggio maschio di soli 14 anni possa essere l’ideale per questo genere di storia, solitamente a quella età non si dovrebbe girar di notte in maniera tranquilla senza che i tuoi genitori se ne accorgano (?), tra l’altro viene solo espresso una volta in maniera veloce che i suoi genitori sono fatti così, questo mi fa sorgere dei dubbi, inoltre un’altra piccola particolarità negativa è che ad ogni inizio capitolo si ripete sempre una sorta di ‘sommario del capitolo precedente’ finendo per ripetere sempre la situazione in cui ‘Ko e Nazuna si incontrano, lei è una vampira e lui un umano. Per essere trasformati in vampiri bisogna innamorarsi del vampiro e dopo farsi succhiare il sangue e questo è l’obiettivo di Ko‘… direi che se sei andato avanti con il capitolo fino alla ottava notte è un po’ inutile rispiegare le cose basi della storia.

Il buio oltre la finestra triangolare

State cercando una storia piena di mistero ed elementi paranormali come fantasmi, maledizioni e tantissime vicende assolutamente da non perdere?

Allora vi suggerisco “Il buio oltre la finestra triangolare“, e oggi vi parlerò del volume quattro in uscita a Maggio!

Trama:

Tra cacciatori di fantasmi e fattucchiere liceali, i mestieri dei protagonisti di “Il buio oltre la finestra triangolare” sono tutt’altro che rassicuranti. Il mistero si fa sempre più fitto sulle maledizioni lanciate da Erika Hiura, ma Mikado e Hiyakawa hanno delle doti sovrannaturali che combinate insieme valgono più dell’intera sezione omicidi di Scotland Yard! 

Cosa ne penso?

Il quarto volume si presenta con una alternatività tra due colori il verde e il giallo.

I due investigatori si troveranno nuovamente di fronte a degli eventi in cui ci sono delle maledizioni da scoprire e da eliminare, facendoli sprofondare nell’abisso.

Un nuovo volume con tantissime storie che attraggono la curiosità del lettore, si osserva una maggiore relazione tra i due esorcisti, nuovi casi di maledizioni che danno l’incipit per la evoluzione della storia ma il finale è davvero molto maestoso in quanto riesce a catturare totalmente l’attenzione.

I protagonisti tra scene equivoche e molta ironia, riescono a smuovere la rigidezza dell’atmosfera. Tra maledizioni e paure, non è semplice riuscire a creare la durezza dell’animo dei personaggi, ma Mikado e Hiyakawa iniziano a comprendersi l’un l’altro.

Nuovi personaggi entrano in scena e si intrecciano con gli eventi misteriosi, il profilo di Erika viene maggiormente scoperto dandoci possibilità di sbirciare nelle sue piccole difficoltà, Mikado comprende di essere ‘legato’ da un filo e inizia ad elaborare dei pensieri e si troverà ad arrabbiarsi con il suo collega di lavoro.

Il volume 4 possiamo definirlo un volume di transito verso la prossima uscita, infatti non sarà ricco di eventi ma butta le fondamenta su nuovi intrecci.
La Magic press ha eliminato dalla copertina del quarto volume la patina luminosa che caratterizzava la illustrazione della mano invisibile, nonostante questo il volume è più flessibile rispetto ai precedenti.

Our not so Lovely planet travel guide

Il mese di Maggio è quel mese che ci invita a preparare il nostro biglietto di viaggio e goderci l’estate! E come non godercelo in compagnia del nuovo boy’s love pubblicato dalla Star Comics?

Our Not So Lonely Planet Travel Guide” è una storia assolutamente da non perdere soprattutto per chi ama viaggiare, per chi vorrebbe tornare a viaggiare ma anche per chi ama scoprire nuovi posti, nuove culture e nuovo cibo.

Per questo titolo e per il suo primo volume di lancio, in Italia è stato portato sia il formato regular con questo copertina rosso sgargiante in cui vengono illustrati i nostri due protagonisti pronti per il primo viaggio, ma anche la variante che racchiude all’interno di un box il primo volume con una copertina diversa, una mappa tutta da colorare con i posti che i personaggi andranno a visitare, e due Polaroid.

Un titolo assolutamente da non perdere, un titolo che ti farà innamorare del mondo, delle culture che si possono imparare e del buon cibo che si può assaggiare.tra problematiche di viaggio e divertimenti, i nostri protagonisti

Trama:

Asahi Suzumura e Mitsuki Sayama potrebbero sembrare una strana coppia, ma hanno stretto un patto: andranno in vacanza in giro per il mondo e quando torneranno in Giappone si sposeranno. Durante il viaggio, passando da una nazione all’altra, incontrano diverse persone, culture e cucine, grazie alle quali riescono a conoscere meglio il mondo e loro stessi.

Cosa ne penso?

Quando la StarComics ha annunciato questo titolo, sono rimasta super incantata sia dalla proposta del portare per il primo volume di lancio informato regular nonche anche il formato variant.

Chi ha detto che attraverso i manga non è possibile acquisire nuove informazioni relative al mondo, alle piccolezze che potremmo anche tralasciare e ad incantarci di fronte a delle meraviglie inesplorate?

Our not so lovely planet travel guide” non è solo un boy’s love, ma è una fonte di informazioni. Proprio perché i nostri due protagonisti, con i loro sentimenti un po’ traballanti e la loro promessa di sposarsi una volta terminato il giro del mondo, ci faranno scoprire le bellezze del mondo, ci faranno divertire con i loro ostacoli che possono intercorrere durante un viaggio, le loro paure, ma soprattutto la felicità che si può provare nel scoprire ed essere accompagnati in qualcosa di unico e speciale.

Indipendentemente dal fatto che siamo di fronte ad un boy’s love, questo non è un motivo per alcuni per scartarlo, anzi, Mone Sorai ha creato una storia magnifica con una grande cura per i Paesi descritti sia nella loro immagine e rappresentazione nonché anche per le curiosità, monumenti tipici, cibi tradizionali.

È un viaggio intorno al mondo, ma non è solo questo, perché già dal primo viaggio dei nostri protagonisti che avviene in Thailandia possiamo trovarci di fronte a dire che sfociò nella comunità lgbtq+ . Riusciamo a comprendere come si metta per iscritto la importanza di saper apprezzare le altre culture, di saper comprendere i limiti delle nostre culture ma soprattutto delle impostazioni che la società ci trasmette la società con i propri ideali e paragonarlo in questo caso tra i pensieri che viaggio della società giapponese e la libertà di espressione che è presente in Thailandia, fa davvero molto pensare.

Viene spiegato come in Thailandia ciascuna persona è libera di essere quello che è perché “io sono io e il mio cuore il mio cuore“. Indipendentemente dal fatto che ci possono essere trans, etero, omosessuali o qualsiasi altro genere di persona che ha la libertà di esprimersi e il diritto di essere quello che vuole, la bellezza è proprio il voler dimostrare come è possibile cambiare il proprio pensiero da turista e soprattutto saper apprezzare queste differenze che arricchiscono la nostra anima.

Il secondo viaggio è nel maestoso territorio dell’India, con le sue problematiche di traffico, con le sue problematiche e ostacoli in cui intercorrono i protagonisti, scopriranno in realtà c’è questa terra e ricca di bellezze e di cultura inestimabile.

Nel terzo viaggio che conclude il primo volume, invece, ci troviamo nella Giorgia, con la sua particolarità del vino che viene fermentato nel sottosuolo all’interno di alcune cantine chiamate ‘marani’, con la particolarità delle su saune, con le sue cattedrale maestose e illuminanti. I protagonisti troveranno delle ex compagni di istituto che faranno sorge già i primi di gelosia.

Perché consiglio di recuperare questa storia?

È una storia fresca, una storia innovativa. È qualcosa che non ti annoia, qualcosa che ti spinge di acquistare anche il prossimo volume, di leggere d’un fiato capitolo dopo capitolo.

Si può certamente affermare che il disegno di Mone Sorai è unico, nelle sue particolarità di raffigurazione dei protagonisti con queste linee semplici e a volte grezze per il viso, questi sguardi brillanti e pieni di eccitazioni, riesce a mantenere una buona andatura e un’ottima narrazione. Il punto focale più eccitante del suo disegno è proprio la rappresentazione dei monumenti, del cibo e dei luoghi da visitare. Ho trovato che i suoi disegni sono incantevoli, maestosi. Il lettore rimane incantato durante questo viaggio intorno al mondo e la cultura che si riesce ad estrarre dal primo volume è notevole.

Io ho imparato molte cose che non sapevo inerente a questi tre primi paesi e questa cosa mi ha reso davvero felice. Sono felice perché oltre a parlare di tematiche lgbtq+ che vengono citate nel primo viaggio, la gelosia e tanti altri sentimenti, Out not so lovely planet travel guide ti insegna il mondo.

Il mistero di Four-Pools

Sono davvero contenta che nella mia libreria dedicata ai libri e alla lettura dei classici si è aggiunto anche questo titolo da parte della Caravaggio Editore. Proprio così, vi sto parlando del titolo “Il mistero di Four-Pools“, un meraviglioso scritto a cura di Miriam Chiaromonte che si è preoccupata di portarci in Italia questa prima traduzione integrale.

Trama:

Proprio mentre stavamo per salire il paio di gradini in pietra che conducevano verso il pendio, la guida al comando si fermò improvvisamente, e afferrandomi per il braccio puntò un tremante indice verso la pozza.
«Cos’è quello?» ansimò.
Sforzai gli occhi nel buio ma non riuscii a vedere nulla.
«Lì, quella cosa nera sotto la riva» disse, alzando la sua candela e gettando la luce verso l’acqua.
Tutti lo vedemmo e riconoscemmo con un fremito di orrore.

Nella produzione di Jean Webster, autrice del celebre Papà Gambalunga, ci imbattiamo in un interessante giallo pubblicato in forma anonima nel 1908: Il mistero di Four-Pools. Ambientato nella Shenandoah Valley (Virginia dell’Ovest) negli anni successivi alla Guerra Civile, il romanzo narra le vicende dal punto di vista del newyorkese Arnold Crosby, la cui vacanza al Sud viene stravolta da strani eventi – un furto e un omicidio – collegati a presunti fantasmi che turbano la tranquillità della Piantagione Four-Pools. Grazie all’intervento del reporter Terry Patten – accolto dalla critica come «il successore di Sherlock Holmes» – il singolare evolversi delle vicende confermerà non solo la capacità dell’autrice di destreggiarsi con un genere nuovo rispetto a quelli a lei più congeniali, ma anche il suo attivismo in campo sociale attraverso un forte messaggio umanitario.

Cosa ne penso?

Se sei in cerca di un romanzo che possa catturare la tua attenzione e che ti tenga compagnia per massimo due giorni, e ti vada ad intrigare e incuriosire così tanto che ne vuoi sapere sempre di più capito dopo capitolo, allora continua a leggere questa recensione perché è proprio dedicata a te.

Sono così felice di aver avuto la possibilità di leggere questo romanzo dalle tinte misteriose, particolari e caratterizzate sul concetto di investigazioni ma non solo.

La grande cura che possiamo riscontrare all’interno di questo romanzo edito dalla Caravaggio è davvero impressionante, già dal font che viene utilizzato e rimane coerente con tutta la sua collezione, è possibile trovare anche delle illustrazioni all’interno della storia che rendono il tutto più magico. La Caravaggio è in grado sempre di portarci titoli di classici ritrovati che devono esserci necessariamente nella libreria di ciascun lettore, soprattutto mi prenderò cura di convincervi nell’acquistare questo volume.

Perché è vero che questo romanzo parla di un omicidio, ma è anche vero che tutto già intorno a prestare attenzione a quello che ci circonda ma soprattutto osservare con occhio diverso da quello che può fare un avvocato di diritto societario o gente del posto per scovare la verità.

Un classico ritrovato, dove si presta attenzione nel riportarlo in Italia nella sua traduzione integrale e ci permette di osservare come in questo titolo nonostante abbia una tendenza ad essere un thriller accompagnato anche dalla investigazione, in realtà non è solo questo. Si possono scorgere già dai primi capitoli iniziali, ma anche dalla prosecuzione della lettura, che questa storia vada aldilà alle circostanze dell’omicidio, ma parla anche di una tematica da non tralasciare: i diritti dei neri.

Questo perché? Perché ci fa comprendere come spesso anche nelle piccole cose, si tende a guardare dall’alto verso il basso le persone di colore, e questo romanzo lo mette in attenzione sottolineandolo parecchie volte.

In questa cittadina situata nella Virginia dell’Ovest, ci sono dei neri che sono ritenuti degli schiavi e spesso vengono frustati dalla nobiltà, ma bisogna comprendere che non sono meno esseri umani delle altre persone. Questo ci fa capire come all’interno della lettura è possibile percepire anche dei messaggi importanti per la nostra società da non lasciare in disparte.

Sono rimasta particolarmente attirata dalla voracità e dall’intelletto del nostro investigatore nel riuscire a percepire degli indizi che non sono stati osservati o compresi da tutte le persone che erano sulla scena, come in pochi conversazione e con l’osservanza semplicemente della scena è riuscita a trovare la verità e a far capire che spesso non bisogna perseguire delle idee che ci siamo creati in testa ma bisogna saper guardare oltre e con gli occhi chiari.

Se siete amanti dei misteri e anche della tenacia di Sherlock Holmes allora posso dirvi che l’ispettore che prenderà carico nel comprendere le vicende, mascherare i fantasmi che si aggirano in questa cittadina, difendere i più deboli e giungere alla verità per scarcerare una persona che stata resa imputata solo su delle ipotesi, vi farà innamorare.

Aethernal vol.2

Ogni volta parliamo sempre di manga prettamente giapponesi, ma oggi voglio parlarvi di una scoperta da non lasciarvi assolutamente scappare soprattutto se gli piacciono le ambientazioni i punk e un po’ dark.

In casa UpperComics arriva il secondo volume di Aethernal, un magnifico manga occidentale che si legge da sinistra a destra come i classici romanzi ed è una scoperta assolutamente da non farsi mancare nella propria libreria.

Trama:

Nel ventiquattresimo secolo, la sete di sangue dell’uomo decimerà la popolazione terrestre mediante il quarto conflitto termonucleare.
Il genere umano troverà rifugio nelle arkae, soffocanti bunker ospitanti megalopoli sotterranee, soggiogate dai patriarchi.

Dopo aver cercato invano vendetta contro il patriarca Centauri e aver dato sfoggio dei suoi misteriosi poteri, Weiss viene scambiato per un patriarca e rapito dalle “Cicale“, un gruppo di contro il patriarcato che lotta per liberare Æthernal, la capitale delle arkae.
Riuscirà il ragazzo a dimostrare la sua innocenza? In bilico tra luci e ombre, la carneficina per il futuro dell’umanità sta per
raggiungere il suo culmine?

Dalla disturbante creatività del visionario Luca Maffia, l’intenso volume finale dello shonen cyberpunk campione di vendite!
Il viaggio verso le profondità di Æthernal arriva all’inesorabile epilogo.

Cosa ne penso?

Il primo volume, con la sua copertina particolare, mi aveva subito intrigata soprattutto per la trama creativa e anche per l’ambiente molto dark e cyberpunk.

Una storia che si ambienta nel futuro, nel XXIV secolo, in cui la sete di sangue dell’uomo decimerà la popolazione terrestre in un conflitto. Se nel primo volume è una sorta di introduzione in cui vengono già annunciati i personaggi nelle loro miglior caratteristiche e personalità ambigue e particolari, il secondo volume ci tuffa all’interno del nucleo della storia.

Le tavole sono molto movimentate, questo richiede una grande attenzione da parte del lettore e non solo, possiamo ritrovare delle schede che vanno a ripresentarci o a presentarci i personaggi, nonché c’è anche una alternatività con delle illustrazioni dei personaggi stessi.

Una battaglia sanguinosa, che non lascia dietro di sé nessuna paura, in cui i nostri personaggi hanno un unico obiettivo: quello di sconfiggere le Cicali e giungere ad una soluzione per Aethernal.

Weiss Stray, Schwatz e Rex sono i tre personaggi che prendono il centro dell’attenzione, tutto gira intorno ai loro pensieri e alle loro azioni. Weiss Stray assetato di vendetta, mostra la sua parte più profonda e le sue abilità non indifferenti.

Possiamo notare che le vicende si muovono molto velocemente e queste vengono accompagnate dal disegno molto frenetico e dettagliato del mangaka. Una storia che a tratti trova delle tavole un po’ confuse, altre molto particolari che catturano enormemente l’attenzione ed altre ancora che tendono a rallentare per far comprendere effettivamente come si sta evolvendo questa battaglia cruciale.

una battaglia così importante che viene anche accompagnata da una colonna sonora che possiamo trovare con il suo QR verso la fine del volume. La mia domanda è: perché farsi scappare questo volume? Corri a comprarlo!

La creatività che si può scorgere tra queste tavole, ma soprattutto per la tematica inerente ai governi e alla guerra, non è tanto lontano dai giorni nostri e tutti i pensieri che emergono da questa lettura in realtà sono piccole particelle dei nostri pensieri quotidiani. Ovviamente stiamo sempre parlando di un genere thriller, misto futuristico con caratteristiche molto particolari ma è assolutamente una storia da non lasciarsi scappare.

Ammetto che molto probabilmente avrei voluto godermi maggiormente il proseguo della lettura, visto che si conclude semplicemente con due volumi.

Probabilmente se devo trovare un difetto, per me la unica nota stonata è che ho riscontrato una rigidità maggiore rispetto al primo volume. Infatti il primo volume ha più flessibilità nel sfogliare le pagine, ma anche a livello di lettura delle tavole stesse, questa positività invece non l’ho riscontrata nel secondo volume che tende a essere più rigido, più difficile da aprire ma soprattutto alcune tavole nella loro bozze di conversazione vengono tagliate dalla chiusura del volume.

Aldilà di questo, sono davvero contenta che il genere del manga stia prendendo forma un po’ ovunque e soprattutto nella nostra Italia ci sono dei giovani talenti che mostrano la propria creatività con storie particolari e uniche.

Mermaid Prince

Catapultiamoci in questa nuova uscita Jpop che ci porta un viaggio in compagnia di tre storie conclusive piene di sentimento ed emozioni.

Mermaid Prince” una bellezza da non perdere!

copertina

Trama: Raccolta di tre storie brevi:

1. Ametsukigahara: Akari è una studentessa che non tiene ad alcuna cosa in particolare nella sua vita, se non all’amicizia con la sua compagna Fumika, che è intimorita dai ragazzi. Ma un giorno Fumika si trova un fidanzato, e qualcosa rende Akari ancora più stanca ed esausta di prima.

2. Yuuki no Hi: in un giorno nevoso, padre e figlio, entrambi senzatetto, trovano rifugio in una biblioteca. I bibliotecari, inizialmente diffidenti dei due, scopriranno che le apparenze ingannano…

3. Ningyo Ouji: la storia ha per protagonista Mugi, un ragazzo proveniente da Tokyo che si trasferisce ad Okinawa a seguito del matrimonio di sua sorella. Affascinato dalla figura mitologica della sirena, Muji un giorno incontra Madori, una ragazza con delle difficoltà in famiglia. La sua gentilezza lo renderà agli occhi di Madori un vero e proprio “principe” delle sirene.

Cosa ne penso?

“Mi sembrava di sentire il profumo del mare, ma per quanto camminassi non riuscivo a raggiungerlo.”

Il primo racconto si intitola “Ametsukigahara” racconta del senso di libertà intrappolato nel corpo di Akari Umino. Una ragazza diversa dalle altre, con la sua spiccata sensibilità verso il suo mondo interiore si sente come un uragano. Decide di vivere libera, di andare oltre alla solita fermata della stazione che la conduce a scuola ogni giorno. Vuole combattere quel senso di chiusura che prova fino a spingersi a togliersi le mutandine per un giorno. Incontra l’ex fidanzato della sua vecchia compagna di classe e in un giorno sfuggente, si consolano a vicenda per non incontrarsi mai più.

Mermaid Prince

Il secondo titolo è “Giorno di neve” una storia breve che racchiude l’incontro tra una ragazza che lavora in biblioteca e dei senza tetto e la spiccata metafora di un cinghiale che è stato investito per poi far nascere il suo piccolo durante la primavera. 

Il terzo racconto è quello che da vita al titolo del volume “Mermaid Prince” che vede come protagonisti Mugi e Matori. La loro connessione con una diceria che gira intorno ad una sirena e l’esaudire un desiderio. Sarà vero?

Personalmente sono rimasta attratta dal disegno molto semplice e diretto, ma la mia attenzione è caduta sulla spiccata sensibilità di ciascuna storia. Ognuna, a modo suo, è riuscita a trasmettermi emozioni particolari che mi hanno toccata nel profondo.

I vari protagonisti nelle varie situazioni si troveranno sempre ad affrontare la tematica della libertà e della fragilità di se stessi.

La copertina con questi colori vivaci che ricordano il fondo dell’oceano ci apre un volume con dei disegni semplici ma eleganti, pieni di sentimento.

Cupid Shock – Box

In questo mese di Maggio le intensità che si raggiunge con i vari titoli che sono stati annunciati dalla StarComics è superba. Oggi vi voglio parlare di un titolo da non perdere assolutamente! Parlo proprio di “Cupid Shock” nel suo formato box dove troveremo il volume 1 e il sequel, nonché una maestosa cartolina super carina che raffigura i nostri personaggi Ao e Shingo.

La Minta Suzumaru non è solo un miraggio, giunta in Italia non con uno, non con due, ma bensì con tre titoli meravigliosi! Vi ricordo che dalla stessa casa editrice sono stati pubblicati anche Non volevo innamorarmi e Golden Sparkle.

CUPID SHOCK BOX - MangaMania

Trama:

Shingo Nagata lavora come “cupido” nel suo liceo; dietro richiesta si occupa di scoprire interessi e tipi ideali dei ragazzi oggetto del desiderio e come ricompensa chiede solo del cibo. Un giorno, un gruppo di ragazze attratte dall’affascinante “Principe di ghiaccio” Ao, chiedono a Shingo di scoprire la causa della grossa cicatrice che il ragazzo reca sulla fronte.

Cosa ne penso?

Ammetto che ogni volta che leggo delle storie realizzate dalla Minta Suzumaru il mio cuore perde sempre un battito.

Sicuramente questa box non è assolutamente da perdere, infatti possiamo osservare la cura della casa editrice inerente all’estetica della box con questa scritta color pastello dedicata al titolo, anche nella parte posteriore possiamo osservare una illustrazione che raffigura i nostri due personaggi principali, all’interno del box potremmo trovare sia una cartolina che i due volumi.

Cupid ni Rakurai

La storia principale inizia con Shingo che viene soprannominato come ‘Cupido’ dai suoi compagni perché è in grado di trarre informazioni, con semplicità, per aiutare i cuori delle giovani ragazze della sua scuola e cercare di creare delle nuove storie d’amore. Tutto accade un giorno, quando due ragazze chiedono il suo aiuto per scoprire la misteriosa cicatrice sul viso di Ao, un ragazzo definito un lupo solitario e un principe freddo.

Cupid ni Rakurai

Shingo senza preoccuparsi delle circostanze e della sua insensibilità, si butta a capofitto in questa nuova missione e dopo aver incontrato Ao e chiedergli sfacciatamente della sua cicatrice, capisce di aver sbagliato metodo di approccio. Infatti tra i due si crea una certa distanza in quanto, prima di allora, non si siano mai parlati e sono dei semplici sconosciuti ma per via di alcune circostanze che diventano importanti per l’evoluzione del loro rapporto, Shingo viene a conoscenza di un segreto di Ao.

Quest’ultimo inizia ad osservare come il ragazzo dall’aria sempre vivace inizia a prendersi cura di lui e gli corre sempre incontro quando si trova in difficoltà. Questo segreto permette ad Ao e Shingo di avvicinarsi.

Due ragazzi con una grande popolarità, ma dal carattere differente. Shingo è circondato da un’aurea scintillante, positiva e piena di vivacità mentre Ao amante dello sport e dall’aura misteriosa, rimane sempre in disparte dai suoi compagni rimanendo un quasi solitario.

Nel primo volume, a metà storia, si aggiungono due personaggi che si distaccano dalla storia principale e sono Taira e Ryunosuke.

Taira porta avanti i bagni pubblici della sua famiglia ed è un grande amante dei muscoli, infatti nel suo tempo libero legge sempre riviste che raffigurano dei bellissimi ragazzi e i loro super muscoli. La clientela maschile sa della passione di Taira e permette di sfruttare quei momenti per soddisfare i suoi gusti personali, ma un giorno arriva un nuovo cliente di nome Ryunosuke. Un ragazzo diverso, particolare ma dal viso splendido. Ryunosuke inizia ad avvicinarsi pian piano a Taira, cercando di fargli capire il suo orientamento sessuale finché per alcune circostanze non succede che fa il grande passo e si dichiara.

Il sequel viene dedicato interamente alla prosecuzione della storia d’amore tra Shingo e Ao in cui si iniziano ad intravedere i primi segni di una litigata, le incertezze e i dubbi. Shingo che si è avvicinato al suo amato perché era l’unico a conoscenza del suo segreto, si troverà un nuovo rivale che farà fraintendere la situazione portando ad un allontanamento dei due ragazzi.

Cupid ni Rakurai Tsuigeki

Ao non sa come gestire la situazione e tra un errore e l’altro, si troverà a capire che Shingo ha dei dubbi e ha paura di essere lasciato. Farà di tutto il nostro lupo solitario per superare le sue paure e per far comprendere i suoi sentimenti a Shingo.

Cupid ni Rakurai Tsuigeki

La grande capacità di Minta Suzumaru è quella di rappresentare, nei suoi titoli, le paure adolescenziali e non, ma con una grande intensità. In volumi singoli riesce a racchiudere la nascita, la crescita e l’evoluzioni delle conoscenze e delle storie d’amore, riesce a captare la sensibilità di alcune tematiche e a trattarle con il giusto rispetto.

Cupid Shock non è da meno, in questi due volumi si racchiudono le paure di un amore, le incertezze nel vedere l’altra parte che si apre con persone diverse dal suo amato, la sensibilità nei confronti dei bisogni dell’altra parte ma anche la serenità e il benessere che una storia d’amore può portare con sé.

Sei in cerca di una storia che riesca a trasmetterti un senso di calore e ti riscalda l’anima? sicuramente l’autrice che fa per te è Minta Suzumaru!

Cupid ni Rakurai